E alla fine anche questo salone edizione 2009, con i suoi numeri fantasmagorici (ben 300 mila visitatori), se n’ è andato. Per quanto riguarda Euroluce, beh che dire nulla di più nulla di meno di quello che mi aspettavo, tutto sommato in linea con le edizioni precedenti, naturalmente succube del più grande evento mondiale sul design del quale fa parte.
Parlando in particolare di illuminazione molte aziende da sempre disallineate con Euroluce non hanno resistito alla tentazione ed hanno deciso comunque di aprire gli showroom al pubblico dei Fuorisalone, spesso più interessato al free-drink che alle novità del design. Massima espressione in negativo in questo senso sono stati gli eventi in via Tortona che di anno in anno si sta trasformando sempre più in una fiera di paese: quest’anno i “baracchini” dei panini, l’anno prossimo cosa ci aspetta?
A vedere bene tuttavia non son certo mancate le iniziative interessanti, proprio in zona Tortona. Tra queste degna di nota sicuramente Overture ,l’installazione che l’ormai noto studio giapponese Takram ha realizzato in collaborazione con Toshiba presso la Design Library.
Luce per emozionare o akari come ai giapponesi piace definire questa capacità tutta unica dell’illuminazione, proprio questo è il concetto che deve stare alla base di ogni installazione luminosa: riuscire a far vibrare sensi ed emozioni, spesso assopiti.
Overture vuole dimostrare come anche utilizzando il LED è possibile creare scenari eccezionali, emozionanti, un tempo prerogativa delle sole lampade ad incandescenza.
Foto by Designboom
Così, sospese tra le mura della Design Library, una ventina di ampolle, che ricordano le care vecchie lampadine, vengono reiterate all’infinito dagli specchi tutt’intorno che ricoprono le pareti . All’interno di ciascuna di esse riposa un led sommerso in tre dita d’acqua che, all’avvicinarsi del visitatore, diventa più intenso proprio come un essere dotato di vita propria.
Veramente bello. Ben fatto Takram!
E voi? l’avete visto?
ciao a tutti