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LED throwies, nuove forme di comunicazione urbana.

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Avete mai pensato all’utilizzo dell’illuminazione come strumento di comunicazione urbana, nello stile dei tanto contestati “writers”  per intendeci? Illuminazione come strumento per comunicare in modo estemporaneo una propria idea, un modo pacifico per esprimere il proprio disappunto, questo è il futuro della comunicazione urbana, non più solo vincolata all’utilizzo (spesso contestato)  delle vernici su un muro, ma che si evolve di pari passo con la tecnologia, magari utilizzando proiettori laser o semplicemente utilizzando LED magnetici su una superficie metallica, per realizzare composizioni di colore o magari semplicemente delle scritte luminose. Questa è una nuova tendenza made in USA ovviamente, che piano piano si sta diffondendo in tutto il mondo e che settimana scorsa è sbarcata anche da noi. Milano, Napoli, Roma e Palermo, queste le città “colpite” da questa nuova tendenza il 29 aprile scorso, dove un gruppo di “writers” luminosi, LED throwers (lanciatori di LED) sarebbe meglio chiamarli, uniti sotto il nome ULTRA-T  hanno dato vita ad installazioni luminose temporanee su saracinesche chiuse, su corrimano metallici, utilizzando ben 20mila LED magnetici (LED throwies). La motivazione di questa incursione appare ancora ignota, magari una seplice trovata pubblicitaria?

Samsung - Ultra T - led luminosi in giro per la citta' - Ultra T - led luminosi in giro per la citta'Ultra T - led luminosi in giro per la citta'

Quella dei “LED throwies” è una tendenza lanciata per la prima volta dal gruppo  Graffiti Research Lab (G.R.L.) ondato da Evan Roth e  James Powderly fuoriusciti dal Eyebeam Open Lab, atelier con sede a New York, che basa la propria esistenza sulla ricerca di nuove forme d’arte e comunicazione  a partire dalle tecnologie di cui oggi disponiamo. Così nasce il gruppo G.R.L. ,  che oggi ha sedi sparse in tutto il mondo e che, come dice il motto sulla homepage,   mette a disposizione  di “Writers”,  artisti, o chiunque voglia esprimere la propria idea, la tecnologia necessaria per sviluppare liberamente nuove forme di comunicazione urbana.

Tornando ai LED Trowies, beh la realizzazione di questi oggetti è molto semplice, sono necessari:  una batteria , un magnete e ovviamente dei LED e quindi una superficie metallica su cui lanciarli e comporre ciò che meglio ci aggrada.
Qua sotto vi allego qualche filmatino illustrativo su come realizzare questi oggetti e sui possibili usi che se ne possono fare. Maggiori informazioni le trovate qua e qua

Non dimenticate però che  le batterie  contengono sostanze dannose, quindi se decidete di realizzare la vostra opera con i LED throwies non dimenticate di pensare anche all’aspetto dello smaltimento delle batterie utilizzate. Buon divertimento!

Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

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