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Settembre 2009, come muore una lampadina

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Ormai il count-down è iniziato. Il processo che porterà alla scomparsa della cara  vecchia lampadina ad incandescenza, sta per avere inizio: a partire dal prossimo settembre infatti le prime sorgenti inizieranno ad uscire di produzione, per poi scomparire definitivamente entro l’ultimo trimestre del 2016.
Per per fare un po’ di chiarezza sulle modalità e le tempistiche con le quali le lampade a filamento usciranno di scena dobbiamo dare un’occhiata alla normativa europea in tema di Ecodesign o direttiva EUP (Energy Using Products) 2005/32/EC, che definisce i parametri per una progettazione ecocompatibile di prodotti che consumano energia.
Obiettivo della EUP è quello di ridurre sensibilmente gli sprechi ed i consumi energetici entro il 2020, o meglio ridurre  del 20% il consumo di energia che si avrebbe in assenza di misure in favore della progettazione eco-compatibile, risparmiando all’incirca 39TWh per rispetto ai consumi previsti per quella data.

Nei primi mesi di quest’anno la Comunità Europea ha pubblicato 2 regolamenti applicativi per la 2005/32/EC, Il primo  riguarda l’illuminazione ad uso prevalentemente domestico, il secondo invece riguardante il settore terziario:

  1. REGOLAMENTO (CE) N. 244/2009 DELLA COMMISSIONE Misura di implementazione per le lampade non direzionali di uso domestico (Domestic Lighting Part 1)
  2. REGOLAMENTO (CE) N. 245/2009 DELLA COMMISSIONE Misura di implementazione per l’illuminazione nel settore terziario

Oggi quindi daremo un’occhiata al  244/2009,  che definisce tra le altre cose le tempistiche e le modalità secondo le quali le sorgenti ad incandescenza dovranno essere ritirate dal mercato.

Per prima cosa ecco quali sono casi più rilevanti ai quali il regolamento non si applica (per un maggiore dettaglio consiglio di dare una lettura alla normativa):

a) lampade con le seguenti coordinate x e y cromatiche:

x < 0,200 o x > 0,600

y < – 2,3172 x2 + 2,3653 x – 0,2800 o

y > – 2,3172 x2 + 2,3653 x – 0,1000;

Ovvero sono escluse dal regolamento le sorgenti che non ricadono nello spazio intorno al Black Body Locus evidenziato nell’immagine sottostante :

Diagramma CIE colore

b) lampade direzionali, ovvero aventi almeno l’80% dell’emissione luminosa all’interno di un cono con angolo di 120°;

c) lampade con flusso luminoso inferiore a 60 lumen o superiore a 12.000 lumen;

d) lampade “UVA” o “UVB”

e) lampade fluorescenti senza alimentatore integrato;

f) lampade a scarica ad alta intensità (HID)

Sono state fissate sei fasi che avranno inizio a settembre 2009, durante le quali progressivamente si introdurranno criteri di Eco‐Design sempre più restrittivi:

Cronoprogramma

Più nel dettaglio ciascuna fase andrà a colpire diverse tipologie di lampade, suddivise in linea generale in due macrofamiglie: lampade con diffusore trasparente e lampade con diffusore opalino, quest’ultime, caratterizzate da un peggior rapporto luce emessa/energia consumata, saranno le prime a lasciarci, già a partire da settembre.

Chi rimane e chi no

La tabella qua sopra fa riferimento a classi energetiche, vediamo più nel dettaglio:

Tabella classi energetiche lampade

Inoltre dopo la fase 2 sull’imballo della sorgente dovranno essere apposte obbligatoriamente  le informazioni principali relative  alla lampada, tra cui :

  1. Vita nominale della lampada espressa in ore (non superiore alla vita caratteristica).
  2. Numero di cicli di accensione prima che si verifichi un guasto prematuro della lampada.
  3. Temperatura di colore (espressa anche in Kelvin).
  4. Tempo di avvio fino al 60 % della piena emissione luminosa (può essere indicato come «piena luce istantanea» se minore di 1 secondo).
  5. Se non è possibile regolare la lampada o se questa operazione può essere effettuata solo con alcuni variatori specifici è necessario indicarlo.
  6. Se la lampada è progettata per l’uso ottimale in condizioni non standard (ad esempio una temperatura ambiente Ta ≠ 25 °C), è necessario fornire informazioni su tali condizioni.
  7. Dimensioni della lampada in millimetri (lunghezza e diametro).

Ecc.

Questa è dunque la situazione, riassunta spero in maniera esaustiva. Siete pronti dunque a dire addio alla care lampadine? Io non molto, ma staremo a vedere 😀

Una delle prossime volte daremo un’occhiata al regolamento specifico per le sorgenti ed apparecchiature in uso nel settore terziario!

Alla prossima 😉

Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

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