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Illuminazione urbana sostenibile, ecco i vincitori di Auroralia 2012

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Anche se i Maya ci hanno azzeccato e fra una decina di giorni finirà il mondo, posso almeno dire di aver visto, finalmente, il Festival delle Luci di Lione. Appuntamento di cui ho scritto parecchie volte, ma a cui, putroppo, non ero mai riuscito a partecipare di persona. Davvero impressionante, installazioni di luce e videoproiezioni che fanno scomparire analoghe iniziative qua in Italia, tuttavia la cosa che di più mi ha colpito è stata la gente: tutti in strada, migliaia di  idiomi e persone da tutto il mondo, assieme, a vivere la magia della Fête des lumières.

Diciamo che però, il motivo vero per cui ero da quelle parti proprio il giorno del festival era un altro. Non so se vi ricordate, ma nel mese di settembre pubblicai di Auroralia, premio internazionale organizzato da dall’azienda belga Schrèder e da LUCI Association e volto a premiare il  miglior progetto di illuminazione urbana ecosostenibile del momento. Naturalmente la cerimonia di premiazione proprio durante il festival delle luci più famoso al mondo.

Dovete sapere che pochi giorni dopo venni contattato dall’organizzazione per far parte della giuria internazionale, composta da giornalisti di importante testate europee del settore che avrebbero dovuto selezionare i migliori lavori presentati. Per me davvero un onore, non potete capire quanto, quasi emozionante poter toccar con mano, finalmente, i frutti di tanti sforzi impegnati in questo blog, soprattutto dopo gli ultimi articoli pubblicati, proprio in tema di illuminazione urbana.

A novembre mi sono incontrato dunque a Liège con gli altri  membri della giuria , come dicevo giornalisti di importanti riviste in materia di illuminazione, eco-sostenibilità e architettura urbana, per decidere i vincitori del premio che poi sarebbero stati premiati durante la cerimonia ufficiale di Lione.

E’ stato arduo, ma alla fine abbiamo selezionato i primi 3 classificati, oltre ad una menzione speciale, tra le 16 città che quest’anno avevano presentato la candidatura per Auroralia.

Questi i 16 candidati:

Bogotá, Colombia; Bucaramanga, Colombia; Buin, Cile; Gand(Gent), Belgio; Guimarães, Portogallo; Heilbronn, Germania; Lavagna, Italia; Lipsia, Germania; Londra, Gran Bretagna; Los Angeles, Stati Uniti; Lione, Francia; Mar del Plata, Argentina; Reguengos de Monsaraz, Portogallo; Soto del Real, Spagna; Taxco de Alarcón, Messico; Valença, Portogallo, e Valladolid, Spagna.

Abbiamo svolto un minuzioso lavoro di analisi per arrivare alla scelta dei tre progetti migliori, i criteri applicati hanno tenuto in considerazione la riduzione dell’impatto ambientale del progetto, valutato, in particolare, sulla base della riduzione delle emissioni di CO2 ma anche il carattere esemplare dell’inserimento nel contesto di un piano più ampio, la pertinenza socio-economica, la dimensione educativa e l’originalità. Dopo un primo scrutinio al termine del quale, Lipsia,  Guimarães, Valladolid, Soto del Real, Lyon e Reguengos de Monsaraz erano fra le finaliste, si è ritenuto di assegnare i Premi a  Gand(Gent), Valença e Los Angeles, con una menzione speciale per Buin.

1° Premio – Gand (Gent) (Belgio)

Con poco più di  250.000 abitanti, Gand è la seconda città più popolata del Belgio e la prima città studentesca del paese. Desiderosa di inserirsi in una dinamica di sviluppo duraturo, Gand ha svolto un ruolo precursore a livello nazionale lanciando sin dal 1998 un piano di illuminazione. Nel 2005, prende il via il progetto Rational Use of Energy. Grazie ad un investimento costante ma ragionato, la città fiamminga ha progressivamente modernizzato le proprie infrastrutture per ridurre sempre di più il fabbisogno energetico. Parallelamente, ha cercato di alimentare gli impianti di illuminazione con energia più verde. Dal 2008, l’elettricità utilizzata dalla città deriva al 100% da fonti rinnovabili. Desiderosa di continuare ad offrire un’illuminazione di qualità, la città ha aumentato il numero di punti luce del 10% continuando a rispettare scrupolosamente le norme fotometriche internazionali. Il nuovo sistema di illuminazione consente un risparmio energetico del 20% e diminuisce le emissioni annuali di CO2 di ben 1.113 tonnellate, ovvero l’equivalente delle emissioni di oltre 1.000 abitazioni. Nel breve periodo, quando il sistema di variazione d’intensità diventerà completamente operativo, Gand ridurrà di un altro 20% il fabbisogno energetico.

La Giuria del Premio Auroralia è rimasta favorevolmente impressionata dalla costanza dell’impegno della città di Gand. Grazie all’approccio razionale che mirava ad una sostituzione mirata e progressiva del sistema di illuminazione, ha conciliato una gestione finanziaria severa e obiettivi importanti in materia di riduzione del consumo energetico e delle emissioni di C02.

2° Premio – Valença (Portogallo)

Valenza 2nd_Prize01Situata a nord del Portogallo, Valença è una delle più belle città fortificate del paese. Nel corso della storia, Valença ha avuto un ruolo difensivo importante proteggendo la provincia di Minho dalle invasioni. Oggi, è una piacevole cittadina medievale la cui attività turistica e commerciale beneficia direttamente della vicinanza della frontiera spagnola.  Nel 2006, il comune ha lanciato un progetto mirante a rinnovare gli spazi pubblici dentro le mura. Una parte importante del progetto consisteva nel rinnovamento totale dei sistemi di illuminazione la cui inefficacia danneggiava l’atmosfera notturna della città. Le vecchie lanterne hanno lasciato il posto agli apparecchi Coroada, disegnati per l’occasione dall’architetto Eduardo Souto de Moura, vincitore del prestigioso Premio Pritzker. In un primo tempo, i Coroada sono stati dotati di lampadine a ioduri metallici per passare poi alla più recente tecnologia LED. Integrandosi perfettamente nel paesaggio urbano, Coroada associa un’estetica di ispirazione tradizionale a una tecnologia all’avanguardia per offrire a  Valença un sistema di illuminazione rispettoso del patrimonio architettonico garantendo parallelamente un notevole risparmio energetico. La città portoghese ha ridotto il consumo energetico del 69% e le emissioni di CO2 di oltre 28,5 tonnellate l’anno.

Il rinnovamento urbano che ha dato un nuovo volto diurno e notturno a Valença è stato salutato favorevolmente all’unanimità dalla stampa. Un plebiscito a cui si è unita la Giuria Auroralia assegnando il secondo premio alla città portoghese.

3° Premio – Los Angeles (USA)

Con oltre 210.000 punti luce, Los Angeles possiede il secondo parco di illuminazione degli Stati Uniti in ordine di grandezza. Nel febbraio 2009, l’ex Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, a capo della Clinton Climate Initiative, e il Sindaco di Los Angeles, Antonio Villaraigosa, hanno lanciato un grande piano di conversione di 140.000 apparecchi alla tecnologia LED. La prima fase del Los Angeles LED Conversion Project si è dedicata a modernizzare l’illuminazione dei quartieri residenziali e delle strade secondarie con nuovi apparecchi dotati di 20 o 40 LED. La seconda fase del piano è iniziata nel secondo semestre 2012 con la sostituzione degli apparecchi installati sui grandi assi stradali con apparecchi dotati da 60 a 160 LED.   Oggi, con oltre 100.00 apparecchi LED (altri 38.000 saranno sostituiti nel 2013) che consentiranno ognuno un risparmio energetico del 50% rispetto all’apparecchio che sostituiscono, Los Angeles ha ridotto le emissioni di CO2 di almeno 29.500 tonnellate l’anno! In California, il 52% dell’elettricità consumata deriva ancora da centrali che utilizzano il carbone fossile. Il passaggio ad un’illuminazione LED ha di conseguenza un impatto decisamente favorevole sull’ambiente.

Assegnando il terzo Premio a Los Angeles, la Giuria Auroralia ha voluto sottolineare il ruolo guida della megalopoli californiana nella ricerca di una maggiore efficienza energetica negli Stati Uniti.

Menzione Speciale – Buin (Cile)

La città di Buin, nella periferia di Santiago del Cile, è una meta turistica decisamente apprezzata. L’annuale festa del vino è un evento molto popolare nella regione. Un’illuminazione di cattiva qualità minacciava di compromettere il buon svolgimento della festa a causa di una recrudescenza della criminalità e di una sempre maggiore sensazione di mancanza di sicurezza da parte della popolazione. Nel 2011, le autorità locali hanno deciso di affrontare il problema lanciando un progetto di illuminazione basato sulla tecnologia LED per migliorare i livelli e la qualità dell’illuminazione riducendo il consumo energetico e le emissioni di CO2. Desideravano anche creare un’atmosfera piacevole ed armoniosa per fare in modo che gli abitanti si riappropriassero dello spazio pubblico. La prima fase ha già dato i suoi frutti con il nuovo sistema di illuminazione LED della piazza principale della città, la Plaza de Armas. Grazie al rinnovamento dell’illuminazione, il consumo elettrico e le emissioni di CO2 sono diminuiti dell’80%. La distribuzione fotometrica precisa dei nuovi apparecchi LED contribuisce anche alla conservazione della biodiversità di questo scrigno di vegetazione. Riconoscendo una menzione speciale alla città cilena, la Giuria del Premio Auroralia ha voluto ricompensare il volenteroso approccio delle autorità di Buin.

Un’ultima nota sul primo premio a Gent, dimostrazione che illuminazione urbana ed ecosostenibile non significa solo mettere quattro pallini su una pianta purchè siano LED,  ma uso razionale, partecipato e razionalizzato della luce, insomma l’antitesi di quello che era (almeno per come è stato rappresentato) l’unico progetto italiano presente alla selezione.

Alla prossima.

Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

3 Commenti

  1. Complimenti per l’incarico Giacomo!

    E una chiosa forse un po’ polemica…in nessuna motivazione compare la menzione dell’inquinamento luminoso, la cui minimizzazione dovrebbe guidare le nuove progettazioni al pari del risparmio energetico e del miglioramento della “qualità” della luce….implicito oppure non considerato???

    Ciao

    Andrea

  2. Ciao Andrea, grazie!
    Per quanto riguarda l’inquinamento luminoso, assolutmente no. Forse non si evince nello scritto, ma è stato decisamente un parametro influente nella valutazione finale.
    Prendiamo ad esempio la menzione a Buin (Cile) hanno sostituito delle sfere con lampade (non specificate) a bassa efficienza, con corpi illuminanti decisamente dentro i parametri definiti dalle diverse associazioni darksky internazionali. (Puoi vedere la foto allegata)
    Anzi ti dirò di più sul il progetto in Italia, che di fatto presentava tante belle cose sulla carta, ma poi approfondendo un po’ era il classico intervento all’italiana. Tra le cose che hanno fatto decidere per la non inclusione nella top ten (prima scrematura diciamo) era la scelta di un corpo illuminante,che sulla carta era indicato come assolutamente rispettoso delle normative in vigore in materia di inquinamento, ma poi di fatto andando a vedere solo la disposizione dei LED..insomma qualche dubbio ci è venuto.
    Alla prossima

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