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Un software illuminotecnico tagliato su misura

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Questo articolo è diretto principalmente a voi, amici lighting designer, o progettisti in genere, che utilizzate i software di simulazione illuminotecnica quale strumenti di verifica a supporto della progettazione.

L’argomento di oggi  riguarda appunto i “software CAD illuminotecnici  e di come  questi potrebbero essere migliorati con  funzioni aggiuntive o altre modifiche a caratteristiche esistenti, dettate dal basso dei Lighting Designer (o altri utilizzatori),  maturate dall’esperienza di utilizzo degli stessi.

I software di simulazione illuminotecnica  sono mezzi di grande ausilio soprattutto per chi svolge la professione di lighting designer, il loro utilizzo rappresenta solo una fase dell’intero progetto: ovvero quella di verifica delle prestazioni illuminotecniche da raggiungere.

Oltre a ciò, grazie alla funzione di creazione di immagini 3D renderizzate, sono di aiuto nella fase di comunicazione e presentazione del progetto.

L’intento di tale articolo è quello di creare un dibattito sull’appena presentato argomento e sulla seguente idea per una funzione aggiuntiva.

Immaginate di dover progettare un impianto di illuminazione per un ambito in cui ci sono delle task area specifiche in cui occorre tenere sott’occhio il livello di illuminamento medio e l’uniformità di illuminamento in base a quanto prescritto dalle normative di riferimento.

Avete ben presente, in seguito ad un sopralluogo ed ad uno studio dell’ambiente, un concept di impianto e avete già abbozzato un progetto preliminare; ovvero avete già ben chiaro: con quali tecnologie di sorgente luminosa volete lavorare, con quali tipologie di apparecchi e più o meno indicativamente quanti, di che potenza, come e dove installarli.

Quindi siete pronti per passare al lavoro di verifica su software  illuminotecnico. Prima di inserire gli apparecchi, avete ricostruito l’ambiente e definito le superfici i cui risultati illuminotecnici devono essere in linea con le normative di riferimento.

Sapete tutti che l’illuminamento medio su una superficie è frutto della quantità del flusso luminoso incidente sulla stessa.

Ora la mia domanda è la seguente:

Partendo dal risultato di illuminamento medio su una superficie di vostro interesse per il progetto in questione, pensate possa essere interessante ed utile ad una progettazione più consapevole e controllata, conoscere in che percentuale ogni apparecchio concorre alla realizzazione di un determinato livello di illuminamento medio e di uniformità di illuminamento su una certa superficie?

Magari sia in maniera diretta che indiretta in seguito a delle riflessioni su altre superfici (come pareti ad esempio).

Oggi, con i software illuminotecnici, è possibile attuare un’analisi del genere, ma dovrei creare una scena di luce per ogni apparecchio presente nell’ambiente, per ogni scena di luce tenere acceso un apparecchio e spenti tutti gli altri e lanciare il calcolo per ogni scena di luce. Infine dovrei analizzare i risultati separatamente per ogni scena definita.

Ciò rende questo processo di analisi macchinoso, lento e con una scomoda modalità di confronto dei dati tra le varie scene che si traduce in una difficoltosa capacità di sintesi su quanto appena indagato.

E’ per questo, almeno credo, quello sopra, sia un percorso poco battuto dai progettisti illuminotecnici.

Da qui l’esigenza di uno strumento che consenta di effettuare tale verifica in maniera più fluida, veloce e con una capacità di sintesi superiore.

Ciò potrebbe essere utile per una serie di motivi, quali ad esempio:

  • una più accurata scelta dell’angolo di apertura del fascio degli apparecchi
  • una più accurata scelta dei puntamenti dei vari apparecchi?
  • potrebbe essere utile per ottimizzare il numero degli apparecchi da installare
  • modulare con precisione la potenza di ogni apparecchio impiegato
  • evitare di sprecare flusso luminoso dove non serve
  • arrivare al setup di impianto definitivo in maniera più rapida
  • capire se sono state sfruttate tutte le potenzialità di un apparecchio d’illuminazione

Personalmente non consoco nel dettaglio tutti i CAD illuminotecnica presenti sul mercato, quindi smentitemi in caso già esistesse uno strumento del genere.

In caso non esistesse, potrebbe aiutare? Cosa ne dite?  Avete mai pensato a nuove funzioni che vi piacerebbe fossero inserite nei software  illuminotecnici?

Questo è solo uno spunto su un’idea che mi è venuta personalmente. Generalmente la bontà di qualsiasi software va pesata in base a molteplici aspetti (come l’usabilità, la funzionalità, l’interfaccia, l’intuitività ecc.), quindi ben vengano vostre idee (dato che voi siete i maggiori fruitori) su come potrebbero essere arricchiti e/o migliorati i software CAD illuminotecnici.

Chissà che si riesca a diffondere un’idea dal basso fino a definirla più nello specifico ed a farla arrivare alle orecchie dei produttori di software.

E chissà se quest’ultimi sarebbero aperti ad una valutazione ed a mettere in campo, in caso fosse ritenuta valida, tale idea.

Michele
Michele
Laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università Politecnica delle Marche ed ha frequentato presso il Politecnico di Milano il corso di formazione permanente in Lighting Design. Da quattro anni si occupa di Fotovoltaico Off-Grid e di Street Lighting Design a livello di impianto e di prodotto. Nel 2012 è finalista nel contest internazionale Lightitude organizzato da CLU fondation.

3 Commenti

  1. Caro Michele, ho letto con interesse il tuo articolo sui desiderata per un software di progettazione illuminotecnica e ci siamo sentiti chiamati in causa come società di sviluppa software nel campo illuminotecnico.

    Ti confermo che quanto da te richiesto, vale a dire disporre di una funzione che permetta di selezionare l’apparecchio e la superficie di interesse con 2 click del mouse da cui calcolare il contributo del primo sulla seconda come rapporto di flusso (valutare quindi quanto flusso dell’apparecchio cade sulla superficie) è fattibile.

    La nostra società è disponibile a sviluppare funzioni ad hoc per migliorare il lavoro dei lighting designer come del resto già in atto attraverso la stretta collaborazione con alcuni di essi
    (vedi, a esempio, lo sviluppo:
    – di un sistema a database aperto che permetta di gestire tutte le informazioni, derivate da Plug-in forniti da aziende o importati da file Eulumdat/IES/OXL all’interno dello stesso database
    – di funzioni di preventivazione automatica
    – di analisi delle fotometrie
    – di gestione automatica e personalizzata della documentazione
    – ecc.
    in pratica non solo verifica illuminotecnica+rendering ma gestione del progetto nella sua interezza)

    Consiglio a voi la creazione di un pool di lighting designer col compito di sintetizzare e armonizzare le esigenze di tutti gli interessati da passare poi all’analisi e al successivo eventuale sviluppo da valutarsi in base alla forma di collaborazione concordata.

    Resto a tua disposizione per ogni chiarimento.

    Stefano Borsani/OxyTech Srl

    • Caro Stefano,

      bentrovato su Luxemozione. Ti ringrazio per l’interesse al tema trattato.

      Esatto penso che potrebbe essere comodo sapere:
      1) quanto flusso di un apparecchio incide su una determinata superficie
      2) in che modo ogni apparecchio concorre a realizzare un determinato illuminamento medio ed una determinata uniformità su una specifica superficie, cosiderando che più flussi di più apparecchi incidono su di una superficie

      Quindi ci confermi la realizzabilità di queste funzioni.

      Pensi che l’implementazione di tali funzionalità possa essere da voi presa in considerazione, valutata ed in caso implementata nella versione standard e open del vostro software Litestar, in quanto possiate credere che ciò possa conferire valore aggiunto al vostro prodotto? O pensate sia più targetizzabile come funzione ad hoc da implementare su richiesta custom di un vostro cliente?

      Sicuramente sarebbe buona cosa riunire e sintetizzare le esigenze di tutti i lighting designer in materia di CAD illuminotecnici. Credo sia allo stesso tempo molto faticoso. Chissà se le associazioni di categoria hanno mai tentato di trattare questa tematica e di riunire le esigenze appena citate?

      • Caro Michele,

        ti confermo che la funzione che richiedi è fattibile e sarà inclusa in una prossima versione di LITESTAR 4D Open, il programma freeware scaricabile dal ns. sito.

        La versione Open include in genere le funzioni di base mentre in quella Pro sono racchiuse funzionalità più professionali.

        Ciò deriva da una scelta strategica già dalle origini della nostra attività oltre 25 anni fa.

        Allora i Lighting Designer erano più che una rarità e le società produttrici avevano bisogno di avere interlocutori che iniziassero a entrare nel mondo della cultura illuminotecnica: fu anche per ciò che i produttori iniziarono a distribuire gratuitamente i programmi verso il mercato.

        Il tempo ha mostrato che tale cultura diviene sempre più patrimonio allargato e l’opera del Lighting Designer è ritenuta sempre più essenziale e importante.

        Cosa sta determinando tutto ciò? Che i programmi precedentemente forniti dalle aziende risultino essere sempre più limitati in funzione delle esigenze dei professionisti del mercato (guarda la presentazione: http://www.oxytech.it/Software/Webinar/2012_11_progetto%20diverso.asp?LN=IT), per cui una parte di esso, di valore professionale più elevato, ritiene e richiede di lavorare in maniera diversa, più efficace ed efficiente, massimizzando la resa del proprio tempo.

        E’ perciò che OxyTech, sin dagli inizi, ha voluto essere una realtà indipendente a 360° in grado di ascoltare e, nel caso, soddisfare le esigenze dei diversi attori, produttori e realtà del mercato, facendo in modo che questi possano collaborare al più alto livello possibile.

        Cosa ci chiedono sempre più i Lighting Designer? Possiamo sintetizzare tutto ciò in un semplice concetto: gestire le informazioni tecniche dei prodotti di qualsiasi azienda all’interno di un database aperto da cui attingere i dati per alimentare in modo dinamico, flessibile ed efficiente le diverse applicazioni, dal calcolo alla gestione della documentazione di supporto, a quella fotometrica ecc. ma in modo indipendente e libero da schemi prefissati.

        Interessante è stato a tal proposito un recente colloquio avuto con una Lighting Designer italiana che ci ha descritto le difficoltà che incontra giornalmente nel reperire le informazioni dei prodotti che spesso deve recuperare a pezzi nei vari siti, salvarle poi in cartelle multiple nel proprio computer, di cui poi perde traccia, e magari poi recuperare le stesse informazioni per un progetto successivo non ricordandosi di aver già salvato lo stesso prodotto. I database servono per dedicare le nostre capacità ad altro.

        Ecco perché non abbiamo mai voluto sostenere un consorzio di aziende: perché ciò ci avrebbe costretti a seguire schemi preimpostati, prediligendo un attore a danno dell’altro e, quindi, a chiudere il database tecnico commerciale che a nostro avviso può diventare il vero valore aggiunto del lavoro dei Lighting Designer e non solo, oltre ad altre funzioni che avremo il piacere di discutere con voi.

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