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ON-OFF: apparecchio stradale ecosostenibile a LED by Giugiaro

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Per dare seguito al post di settimana scorsa sugli apparecchi stradali a LED, vorrei segnalare un nuovo prodotto che sfrutta questa tecnologia.
Si tratta nello specifico del palo ON-OFF che lo studio Giugiaro ha disegnato per Disano illuminazione, azienda leader nel settore illuminotecnico, che nel 2007 ha compiuto 50 anni di vita.
Perchè segnalo proprio un prodotto di Disano? perchè secondo me è interessante vedere come un’azienda che fino a poco fa era conosciuta nel settore più per l’aspetto economico che per l’aspetto estetico, stia investendo nell’ultimo periodo molte risorse nella ricerca di nuovi prodotti che siano sia accattivanti dal punto di vista formale sia all’avanguardia dal punto di vista tecnico.
ON-OFF in particolare non propone solo una nuova forma studiata appositamente per alloggiare una nuova tecnologia (i LED), ma offre anche particolare attenzione all’aspetto ecosostenibile e di risparmio energetico.
OnOff ed è stato presentato in anteprima mondiale a Remade in Portugal, fiera dei prodotti d’avanguardia costruiti in materiale riciclato e riciclabile. è un apparecchio appositamente studiato per aumentare la sicurezza dei passaggi pedonali, pensato per ridurre al minimo l’impatto ambientale fin dalla fase di produzione: Si tratta infatti di un apparecchio costruito in alluminio, materiale interamente riciclabile, con un design che integra palo e apparecchio di illuminazione in un solo oggetto.

Per quanto riguarda i consumi l’aspetto più interessante è la possibilità di sfruttare l’energia solare. Infatti, sulla copertura del lampione è integrato un pannello fotovoltaico. Il che significa che OnOff si può alimentare in modo completamente autonomo senza la necessità di collegarlo alla rete elettrica. In assenza di irraggiamento solare le batterie garantiscono comunque un’autonomia di cinque giorni.

Anche per la sorgente luminosa è stata scelta una soluzione d’avanguardia. OnOff utilizza i Led, sorgente luminosa che negli ultimi anni ha segnato un’evoluzione significativa e oggi può garantire una buona efficienza luminosa con consumi ridotti, nel caso di OnOff il consumo è di 30W.

L’ottica dell’apparecchio è studiata in modo tale da concentrare la luce sul passaggio pedonale. Inoltre il progettista ha pensato anche a una luce supplementare che viene accesa dal pedone al momento dell’attraversamento e segnala ulteriormente la presenza del passaggio.

Infine, un pannello luminoso collocato ad altezza uomo fornisce indicazioni utili come il nome della strada e la posizione.
Bhe che dire complimenti a Disano lighting (lo studio Giugiaro non ne ha bisogno!! eheh)
Qua sotto un intervento di Aldo Cingolani, Managing director di Giugiaro Architettura.

http://www.youtube.com/watch?v=iFhogzsQXBg

ciao a tutti

Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

9 Commenti

  1. Bello vedere che anche in italia abbiamo produttori sensibili a questi temi!! Forza Disano Illuminazione ti auguro un grande successo per questo prodotto!!!

  2. Si diciamo che non fa neanceh molta luce…infatti è destinato ai passaggi pedonali…tuttavia come dicevo molto interessante come sistema!

    • Perchè hai bisogno di molta luce? Devi leggere il giornale alle tre del mattino in mezzo a una strada?
      Ti ricordo che esiste una forma di inquinamento detta inquinamento luminoso che ha cancellato la visione e lo studio del cielo stellato in tutta Italia…. e questo per la mania di illuminare tutto a qualunque costo.
      E’ molto intelligente il fatto che questo apparecchio si accende solo al passaggio di un pedone.
      Tutti i lampioni dovrebbero funzionare così.

  3. Perchè, vorse dimentichi, che priorità di una strada è prima di tutto la sicurezza di percorribilità, è proprio per questo che esistono normative specifiche che impongono valori minimi e massimi di luminanza o illuminamento da applicare su una strada.
    Per quanto riguarda l’inquinamento luminoso, beh se proprio vogliamo parlarne, allora illuminare nel rispetto delle leggi regionali non significa non illuminare o illuminare meno, ma illuminare meglio ovvero nella giusta direzione ed in modo razionale, ovvero senza sprechi.
    Ciao ciao

    • Anzitutto nessuno ha mai dimostrato scientificamente che una strada illuminata è più sicura di una buia: illuminare le strade è solo una questione psicologica (falso senso di sicurezza) ed economica per chi vende e installa lampioni.
      Le automobili hanno ancora i fanali fino ad oggi ed è meglio guidare in una strada buia che nelle strade di oggi piene di lampioni abbaglianti oltre che inquinanti.
      Ricordo che per tenere accesi lampioni bisogna consumare energia elettrica prodotta bruciando combustibili fossili.

  4. Mi inserisco volentieri in questo tema perchè è da circa un anno che nella società per la quale lavoro stiamo studiando delle soluzioni efficienti e sicure per i passaggi pedonali (e poi anche perchè me l’ha chiesto Giacomo).
    Un passaggio pedonale, soprattutto in strade con lunghi rettilinei, è un punto critico: penso che chiunque si occupi di strade lo può confermare, ma purtroppo fittoni, isole, illuminazione, guard-rail da soli possono fare poco o niente; per questo motivo i passaggi pedonali stanno divenendo a poco a poco aree ultra-protette (e questo ancora non basta, perchè di incidenti ne succedono tutti i giorni).
    Quindi, o i produttori costruiscono automobili che al massimo fanno i 70 km/h (e non sarebbe una brutta idea, anche per l’inquinamento:non capisco perchè si rompono le scatole per 2W sulle sorgenti luminose e poi la SAAB produce dei 4000 di cilindrata), oppure occorre illuminare e illuminare bene.
    Ad oggi noi consigliamo livelli di illuminamento di almeno 5 volte maggiori dell’ambiente circostante, con particolare attenzione all’illuminamento verticale.
    Inoltre MAI mettere l’apparecchio SOPRA l’attraversamento: l’illuminazione deve fornire un contrasto della sagoma del passante con lo sfondo (quindi o sagoma illuminata e sfondo buio e sagoma buia e sfondo illuminato).
    Un altro fattore molto importante è quello di creare una vera e propria “barriera” luminosa sopra il passaggio pedonale, che possa essere vista anche da molto lontano e soprattutto da mezzi come camion o furgoni, che hanno il posto guida notevolmente rialzato.
    Devo ammettere che già nei mesi passati ho fatto degli esperimenti con apparecchi a LED, che sulla carta sembravano rispondere ai requisiti di illuminazione proposti dalla legge, ma sul campo non c’è niente da fare: non fanno luce.
    Se si parla di risparmio, per favore non facciamolo per punti critici come i passaggi pedonali.
    L’apparecchio Disano può andar bene per parchi magari, ma non per illuminazione stradale.

  5. Fatto è che le città sono iperilluminate: basta vedere la cappa di luce gialla le sovrasta di notte e cancella completamente la visione di uno degli spettacoli più belli della natura: il cielo stellato.
    Se non si illuminassero le strade con potenze esagerate e con fari e faretti messi come capita (tanto nessuno controlla)con evidente abbagliamento degli automobilisti come è la norma oggi, si potrebbero illuminare bene alcuni punti critici come i passaggi pedonali o alcuni incroci particolarmente pericolosi.
    Ma finchè non cambia l’andazzo non si otterrà mai niente.

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