Sono sempre stato un appassionato di fantascienza,sin da piccolo, incuriosito più che altro da tutta quella fantastica, eccezionale tecnologia di un futuro che nella maggior parte dei casi non sarebbe mai arrivato. Certo è che se guardo al presente e a tutti giochini tecnologici che possediamo e poi mi volto indietro, ad osservare quello di cui disponevamo fino a non troppi anni fa, appare evidente come molti pezzi di quella fantascienza così lontana, con mia somma gioia, ormai son diventati realtà.
Pensiamo ora al mondo dell’illuminazione, chi avrebbe pensato fino a non più di cinque, sei, massimo sette anni fa che un giorno ci saremmo trovati a parlare proprio qua, su Luxemozione, di come illuminare la facciata di un edificio o una stanza di una casa con una tecnologia, quella LED, che alla fine del XX secolo era al massimo utilizzata per indicare lo standby di un apparecchio elettronico.
Oggi siamo in grado di produrre luce da un piccolo pezzetto di silicio di qualità e quantità sufficiente a poter illuminare una strada, un palazzo, una stanza. Certo qualcosina va ancora ritoccato, ma ragazzi non dimentichiamo che l’elettronica non è l’elettrotecnica, la velocità con cui si sviluppa la tecnologia del silicio è a dir poco strabiliante. E’ difficile far un discorso concreto sulla qualità del LED oggi, perché già fra sei mesi sarebbe obsoleto.
Ma ad essere sincero, se dovessi dare il premio “tecnologia del momento” , ovvero se dovessi scegliere la tecnologia per far luce che allo stato dei fatti più mi affascina , non credo opterei per il LED, ma per il fratello più giovane, l’OLED (Organic LED) che, vi ricordate no? Altro non è che un sandwich di pochi millimetri di spessore nel quale ad emettere luce non è il silicio, ma un layer composto da materiali organici (composti in catene più o meno complesse con carbonio ). Caratteristica principale dell’OLED? Emettere luce uniforme e di intensità costante su una superficie più o meno ampia, superficie per ora non troppo estesa a dire il vero, solo pochi cm quadrati, ma la ricerca come dicevo viaggia veloce, e già mi immagino pareti intere di una stanza che emettono luce o diaframmi semitrasparenti su cui viaggiano veloci immagini e colori . Non fantascienza dunque, al massimo futuro e neanche troppo remoto, anzi a dire il vero è già possibile apprezzare le potenzialità di questa nuovissima tecnologia ancora una volta grazie all’onnipresente,odiata e amata Philips lighting, che già da qualche mese sta commercializzando i primi prodotti OLED (White OLED per essere precisi) destinati all’illuminazione, che sulla generosa bancarella dell’azienda Olandese si chiamano Lumiblade, lame di luce, piccoli rettangoli luminosi che con un colpo di estro possono diventare pezzetti di una composizione più complessa.
Già qualcosa si era visto all’ultimo Salone del Mobile, qualcosa di più si vedrà al prossimo salone del design di Londra, London’s 100% Design, dove verrà presentato in versione migliorata e ampliata, l’interessante wall-Oled dinamico “You fade to light” che qualcuno di voi magari ha avuto già modo di apprezzare lo scorso aprile in Zona Tortona. Qua sotto qualche immagine (gentilmente concessa da oled-display.net)
Un diaframma composto da decine di tasselli OLED, un sistema multimediale in cui il passaggio, il movimento di ogni individuo viene impresso come un’ombra sulla superficie luminosa. Non ci credete?
Date un’occhiata al video qua sotto, veramente interessante! 😯
E voi cosa ne dite?? 😎