Daylight, quanta luce c’è nella stanza?

Qualche mese fa scrissi un articolo nel quale presentavo 3ds max Design 2009, nuovo software dell’Autodesk destinato a sostituire il buon vecchio Viz. Come ricorderete max Design 2009 introduce un nuovo ed interessantissimo algoritmo di verifica della luce basato su Mental Ray, quindi non basato sulla radiosity, che consente di valutare in maniera chiara i valori di luminanza ed illuminamento puntuali o rappresentati con scala di falsi colori. Aspetto interessante di questo software  risiede nella possibilità di valutare la luce naturale all’interno di una stanza utilizzando dei veri e propri file metereologici contenenti i dati di posizione e intensità della luce solare relativi al luogo di interesse.

Da qualche tempo ho iniziato a sperimentare max Design, e devo dire, non ostante le prime difficoltà di carattere strutturale dovute alla diversa impostazione rispetto ai normali software di verifica, non posso che dare una valutazione più che buona sia per quanto riguarda la rappresentazione meramente estetica, e qui non ci piove, ma anche per quanto riguarda l’output tecnico. Come dicevo infatti è possibile produrre degli elaborati con indicazione dei valori di luminanza ed illuminamento sia nella classica scala colorimetrica derivante da lightscape, sia utilizzando dei veri e propri piani di calcolo.

Per quanto riguarda la luce naturale, come al solito importantissima la scelta dei materiali, in particolar modo delle finestre, infatti a seconda del vetro e quindi della trasmissione e riflessione superficiale si possono ottenere risultati sensibilmente differenti fra di loro. E qui viene il bello! Infatti dovete sapere che è possibile utilizzare veri parametri di riflessione e trasmissione spettrale specifici di vetri realmente  in commercio , quindi senza interpretazioni personali sui parametri del materiale.

Come fare è spiegato molto bene nel “Daylight simulation advanced white paper” disponibile sul sito di Autodesk, in pratica è necessario utilizzare un software esterno, Optics 5 , distribuito con licenza gratuita e scaricabile qua con il quale è possibile scegliere e comporre vetri semplici o multistrato partendo da un database contenente le caratteristiche di  migliaia di vetri in commercio. Una volta trovato il materiale più adatto  alle esigenze del caso è possibile esportare la matrice di riflessione e trasmissione spettrale sia in formato txt (che è utilizzabile con software più evoluti come tracepro)  e nel più semplice  formato radiance  i cui parametri sono traducibili e quindi applicabili ai materiali della libreria di max Design,   grazie ad un foglio di calcolo che la stessa Autodesk mette a disposizione che potete scaricare qua o qua.

Come dicevo sono rimasto colpito positivamente dalle novità che questo software è riuscita ad introdurre: finalmente accanto ad un ottimo programma per fare simulazioni foto realistiche anche uno strumento di verifica illuminotecnica esaustivo, sicuramente migliorabile, ma che tutto sommato raggiunge ampiamente la sufficienza. Brava Autodesk!

Ciao e alla prossima

Giacomo

Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

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