Illuminazione stradale a led? No grazie!

“Da un pò di tempo di mi sono appassionato ai temi della luce e dei led in particolare, mi sapete dire perchè quelli di Cielobuio sono così negativi nei confronti dei LED? “.
Questo è quanto si domanda Roberto in un commento in un vecchio post.
La domanda è lecita e la risposta è immediata, basta una breve lettura dei testi che si possono trovare sul sito di Cielobuio qua e qua che spiegano molto chiaramente  le motivazioni della posizione presa nei confronti dell’ illuminazione stradale a LED.
Come tutti sapete la mia posizione sull’utilizzo del LED nell’illuminazione è abbastanza chiara , basta una breve lettura degli articoli  che nel tempo ho pubblicato su Luxemozione che parlano di LED.
Le affermazioni di Cielobuio in questi documenti sono, con mio sommo stupore, lo specchio del mio pensiero in merito all’utlizzo del LED in applicazioni stradali.
Quanto si legge è frutto di un attento esame punto per punto di alcune  alcune affermazioni che per molto tempo sono state usate come manifesto dell’illuminazione stradale LED, ma che già in prima analisi non possono che apparire prive di fondamento.

Come sapete sulla rete le notizie corrono veloci, questo “decalogo” sui LED  lo potete trovare qua :”I vantaggi della tecnologia LED rispetto all’illuminazione con lampade al sodio ” (grazie Fabio per la segnalazione).
Devo essere sincero, non sempre mi son trovato d’accordo con le politiche di Cielobuio sull’utilizzo dell’illuminazione, soprattutto in ambito cittadino o monumentale, ma magari di questo parlerò un’altra volta. C’è da dire però che questa volta mi sono meravigliato proprio per l’adeguatezza delle affermazioni fatte.
Spesso si dimentica che esistono delle norme ben chiare ed articolate, che dovrebbero essere sempre preposte alla progettazione in ambito stradale e nella fattispecie la UNI11248 . Troppo spesso ci si dimentica di queste norme, soprattutto quando si parla di LED, vi ricordo infatti che illuminare una strada significa rispettare dei parametri molto chiari in merito sia alla quantità, ma anche alla qualità della luce, cioè in che modo questa si distribuisce sulla carreggiata. Per quanto riguarda la percezione della luce in visione fotopica e mesopica vi segnalo un articolo molto chiaro che trovate sul blog arching.wordpress.com.
In questi ultimi due anni se ne sono viste delle belle, soprattutto nel mercato del LED applicato all’illuminazione dove, sulle ali della novità, sono stati messi in commercio delle “cose” che certo non si possono chiamare apparecchi di illuminazione e  che come risultato finale hanno realizzazioni fatte non certo a regola d’arte, di cui, giusto per fare nomi e cognomi, quella di Torraca ne è un bellissimo esempio.

Per fortuna la ricerca applicata ai led si muove molto velocemente e devo dire che ad oggi si iniziano a trovare dei prodotti che fanno intravedere enormi potenzialità in applicazioni stradali. Per progettare un apparecchio stradale a led sono necessari degli accorgimenti molto più raffinati di quelli normalmente utilizzati fino ad oggi nella progettazione degli apparecchi tradizionali, non per ultima la dissipazione del calore generato, elemento fondamentale perché il diodo possa esprimere il massimo, sia dal punto di vista dell’emissione luminosa, sia per quanto riguarda la tanto decantata vita media di 50mila ore.
Quindi quando il prossimo venditore di apparecchi a led per illuminazione stradale verrà a proporvi qualcosa che verosimilmente possa risolvere ogni vostro problema, non dimenticatevi di chiedergli le curve di fotometriche di distribuzione del flusso luminoso, in modo che possiate verificare di vostra mano, o con l’aiuto di qualcun altro, l’efficacia di quello che vi sta proponendo.
Ciao e a presto

Giacomo

Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

View Comments

  • Carissimo, prima di dire "ingenuamente riportato da molti in giro nella rete" verifica che qui : è riportato l'articolo originale da spazialis, dal quale il sottoscritto ha tratto tali informazioni sul blog campi bisenzio.
    Saluti
    (impara a fare i link corretti ...)
    Fabio

  • Grazie per la segnalazione, aggiornerò il link, comunque guarda che ingenuamente non mi pare offensivo. Poi scusa ma se reputi l'articolo non veritiero perchè non approfondisci l'argomento sul tuo blog?? Ha vorrei segnalarti che sulla pagina dell'articolo che hai pubblicato manca il link diretto alla notizia da cui prendi spunto
    ciao
    Gacomo

  • Carissimo, la mia intenzione è quella di sollecitare la discussione e non quella di scrivere qualcosa di scontato e di appurato che non porterebbe ad alcuno scambio di opinioni. Quindi l'ingenuità che tu reputi tale è semplicemente una volontà di perseguire lo scopo del blog .. fare informazione e coinvolgere i visitatori a scambiare le loro impressioni ed opinioni. Inoltre ritengo di aver riportato una notizia che a tutt'oggi viene mantenuta su di un sito che la riporta come vera. Pur restando in dubbio su tale verità devo accettare anche questo aspetto della notizia e dare spazio anche a questo lato della medaglia.
    Il link corretto è
    Saluti
    fabio

  • Il blog taglia il link comunque sul sito spazialis in basso trovi il link alla notizia.
    Fabio

  • Scusa ma non sono d'accordo con questa tua affermazione, se qualcuno pubblica qualcosa su un sito questo non vuol dire che si tratta di assoluta verità. Poi in questo caso non stiamo parlando di opinioni soggettive, ma di fisica illuminotecnica. Tra l'altro i termini utilizzati sono messi li solo per riempirsi la bocca, senza minima coscienza di quello che si sta dicendo.

    Non ti preoccupare per il link, ho aggiornato il post
    G.

  • Comunque giusto per chiarezza visto che "ingenuamente" ha creato problemi l'ho eliminato.
    Chiedo venia
    G

  • Giacomo, ti stringo virtualmente la mano !! e ti faccio i miei complimenti.
    Il dramma della pubblica illuminazione sta proprio in quella accezzione "pubblica" che rimanda la sua gestione alle amministrazioni.
    Purtroppo all'interno di tali strutture, al di fuori dei grandi centri, è difficilissimo trovare la preparazione tecnica necessaria lla gestione di un mondo complesso come l'illuminazione.
    La stessa esistenza di una normativa (UNI11248)è totalmente sconosciuta.
    Una mia tipica frase è quella che recita "mettere lampioni e diverso da illuminare", l'ammisitrazione nel 90% dei casi mette lampioni senza il minimo approccio progettuale.
    Con la storia dei LED e con il deleterio servizio di REPORT che non ha mai ritrattato nonostante sia stato più volte contettato (destra o sinistra comanda la politica e non il giornalismo)è esploso un fenomeno criminale legato all'uso di apparecchi CON I LED e non a LED ai quali sono seguiti gli articoletti sul girnale locale di turno ad unico vantaggio del sindaco od assessore di turno.
    E' sicuramente uno interessante spunto di riflessione il fatto che nessuna delle vere aziende di illuminazioni es. Philips, Schreder, AEC illuminazione, Iguzzini, ecc ecc fosse uscita sino ad oggi con un armatura stradale a LED.
    Queste aziende che ben conoscono l'applicazione ele esigenze da soddisfare stanno uscendo adesso con prodotto utilizzabili.
    Quanto c'è in giro è normalmente prodotto da chi nulla a che vedere con l'illuminotecnica tanto da non avere la minima concezione di fotometria ( ho visto curve di apparecchi "stradali" che non userei nemmeno per illuminare la sola base del palo ).

    La soluzione sarebbe semplice, obbligare tutti al progetto illuminotecnico.
    Per la norma che un prodotto impieghi sorgenti a scarica, led, reattori nucleari o candeline di complenanno.. poca importa.
    Ma sul dato progettato sarebbe evidente se il prodotto scelto è idoneo e che consumi richiede nell'ottemperare il requisito normativo.

    Tanto per chiarezza: non sono un anti-led , ma sono contro che si improvvisa produttore, e spesso solo importatore, di prodotti per l'illuminazione.
    ciao

  • Nessun problema, la mia era soltanto una precisazione, poichè avevo già intavolato un simile discorso con un'altro amico qualche mese fa. Mi rendo conto che l'articolo ha dei punti che suonano scorretti e ritengo doveroso chiarirli appunto con interventi come il tuo, anche per far comprendere le differenze che di solito vengono immesse in rete; infatti ho piacere di queste vostre precisazioni e non le limito. Ritengo che questo rappresenti un forte motivo di spunti e di confronto, come hai potuto notare dagli altri interventi. Se hai altro materiale interessante ai fini di questo chiarimento sarò ben lieto di linkare i tuoi post.
    Cordialità
    Fabio

  • @campi
    nessun problema nemmeno per me, importante è essersi capiti, spero tu voglia lasciare in futuro altri contributi tra i commenti agli articoli. A presto dunque
    Ciao
    G.

  • Ciao.
    Mi dispiace vedere che cìè ancora molta confusione nei dati e nelle evidenze sperimentali.
    Esistono due curve che rappresentano quanto l'occhio riesce a "vedere" meglio le cose in base allo spettro luminoso della luce, codificate dalla CIE: di giorno, con alte luminosità, prevale la visione fotopica, in cui la visione maggiore si ha con luci che hanno spettro tendente al giallo; di notte, con basse luminosità, prevale la visione scotopica, in cui la visione maggiore si ha con luci che hanno luce tendente al blu.
    L'illuminazione notturna si attesta in una via di mezzo fra questi due estremi, chiamata visione mesopica.
    Come ho già esposto in un mio articolo Illuminazione pubblica: visione fotopica e scotopica gli articoli di Cielobuio presentano numerose imprecisioni, soprattutto per quel che riguarda le citazioni degli studi sull'illuminazione mesopica.
    In base a questi studi si è evidenziato come le sorgenti con luce tendenti al bianco possono migliorare la visione periferica anche a luminanze comprese nell'intervallo dell'illuminazione stradale (da 0,3 cd/mq a 2,0 cd/mq);invece la visione foveale (con un angolo minore di 5°) fino alla soglia della visione scotopica rimane rappresentata con buona approssimazione dalla curva fotopica (con la quale vengono attualmente parametrizzati i flussi delle lampade).
    Quindi, se oltre alla visione centrale si tiene conto anche della visione periferica è possibile vedere come sorgenti a forte componente blu dello spettro luminoso forniscano luminosità relative maggiori.
    Detto questo occore quindi affermare che:
    1) Prima di fare calcoli in base a questi nuovi modelli di visione mesopica occorre capire quanto la visione periferica sia influente nella guida di un'automobile
    2) Prima di dire che lampade con spettro tendente al blu forniscano più luce occorre che il CIE cambi le curve di visibilità relativa con cui oggi invece si fanno i calcoli (fino ad allora le lampade a LED forniranno a parità di emissione un flusso comunque minore di quelle al SAP).
    Ancora, non è vero che la luce bianca attraversi meglio la nebbia: qualunque sia lo spettro, le molecole che formano la nebbia deviano in ogni modo i fotoni e quindi creano comunque quei pericolosi aloni.
    Inoltre è vero che luci come quelle dei LED possono produrre un abbagliamento maggiore di quelle al sodio, soprattutto nella popolazione anziana.
    L'inquinamento luminoso non si combatte sostituendo le lampade, ma solo cambiando la forma dell'apparecchio.
    I costi ed i consumi ridotti dei LED vanno visti in una prospettiva di reale utilizzo dell'impianto e di conservazione dello stesso.
    Penso che una pagina come quella che suggerisci tu renda bene l'idea di come ci sia una grande ignoranza in merito all'illuminazione a LED.
    Concordo quindi con tutto quello che ha detto Leonardo: anch'io non sono contro i LED, ma quando viaggio per strada gradirei avere illuminazioni soddisfacenti,rispondenti alla UNI11248, e gialle o arancioni che siano piuttosto che poca luce bianca a LED.
    Ciao

    Matteo
    arching.wordpress.com

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