Fermi tutti! Ma sbaglio o fra pochi giorni avrà inizio il Salone del Mobile 2009? Punto di riferimento per il design internazionale che, se pur colpito dalla crisi, non si arresta davanti a nulla: “C’è crisi? No c’è il salone del mobile”, è quanto citano i cartelloni che pubblicizzano l’evento, a scongiurare la bestia nera.
Ma questo è anche l’anno di Euroluce, evento che con cadenza biennale ha sede a Milano, proprio durante la festa del design, e che quest’anno, a causa dei nefasti avvenimenti che stanno colpendo il panorama economico internazionale, sarà tristemente ricordata come la fiera dei grandi assenti (che però non si faranno mancare i fuori salone).
Comunque bando alle riflessioni personali (per queste vi rimando ad un articolo di qualche settimana fa). Oggi vi vorrei semplicemente segnalare l’unico evento pubblico legato alla luce che questo salone è riuscito ad organizzare (che guarda caso capita proprio in concomitanza del MiArt 2009) , sto parlando di I=N=V=O=C=A=T=I=O=N (I call your image to mind), installazione luminosa realizzata dall’artista gallese Cerith Wyn Evans espressamente per Euroluce.
Un’enorme scultura di sette metri di diametro, fatta di Tubi neon che si attorcigliano a formare un nuvola di luce, che si ergerà all’interno del Giardino della Triennale di Milano, viale Alemagna 6, Milano a partire dalla sera del 22 aprile, e che rimarrà esposta fino al 21 giugno, quindi ben oltre la durata del Salone.
Elemento sospeso nel vuoto che rappresenta le innumerevoli percezioni di luce a noi famigliari, le tecnologie passate (analogiche) e future (non ancora note), bloccate e rivelate all’interno di questo intrecciarsi di tubi:
«le bruciate tracce di fonti luminose echeggiate come dei fantasmi nella memoria delle nostre tecnologie analogiche, recentemente rese antiche, sono la fonte e l’ispirazione di quest’opera. Sospeso a questa severa architettura storica, invoco numerevoli e innumerevoli eventi di luci, la traiettoria di un fuoco d’artificio, la scansione di un cellulare che cerca di immortalare la scia di un jet alto nel cielo alto. Saluto le lucciole, i loro sconcertanti modi caotici, fantastico sull’intreccio che le sottili forme di comunicazione insegnano e che noi non sappiamo cogliere, fallendo costantemente. Quali altre risorse, quali altre energie sono ancora non sfruttate e non dette? Chissà! È solo elettricità. Ancora ricerca sulla luce!». Questa è la descrizione che Evans fa della sua opera.
maggiori informazioni sul sito di Cosmit.
Orari di apertura : 22 – 27 aprile ore 10,30 – 23,00
dal 28 aprile ore 10,30 – 23,00 (chiuso il lunedi’)
Da vedere sicuramente