Bentrovati, iniziamo la settimana con nuovo e rinnovato slancio, ci proietteremo verso il futuro e vi mostrerò quali saranno le fantasmagoriche applicazioni illuminotecniche di domani.
Ormai è cosa arcinota che l’illuminazione degli anni che verranno sarà allo stato solido, ossia luce che viene emessa da micro elementi di silicio opportunamente drogati ed eccitati dal flusso di corrente, per quanto riguarda i LED o da pannelli di materiali sottile, ultraflessibile e trasparente su cui vengono depositate lunghe catene di molecolari di polimeri organici in grado di emettere luce se opportunamente eccitati, nel caso degli O-LED.
Come già vi raccontavo gli O-LED sono allo stato dell’arte qualche passo indietro rispetto ai fratelli maggiori,i LED, che in questi ultimi mesi invece stanno vivendo una vera e propria maturità, grazie ad una maggiore conoscenza tecnologica ed un maggior ordine normativo che (con estremo ritardo) sta pian piano prendendo forma.
Quindi diciamo che se i LED possono a conti fatti essere considerati già protagonisti della moderna illuminazione, i pannelli organici (Organic LED) lo saranno in un prossimo futuro. Per ora costi e limiti tecnologici li rendono di fatto inutilizzabili nelle applicazioni di tutti i giorni, tuttavia già si possono intravedere le potenzialità di questa affascinante tecnologia.
Girando per il Light and Building lo scorso aprile mi è capitato di visitare lo stand di BlackBody azienda francese produttrice di pannelliO-LED che di fatto si sta occupando di tradurre i sogni in realtà, fornendo il giusto supporto a Designer e Aziende di illuminazione, alla ricerca della soluzione più adeguata per dar vita ai prodotti del prossimo futuro.
Diamo un’occhiata più da vicino agli oggetti che la fusione di cervelli tra la BlackBody e designer di fama internazionale sono stati in grado di generare:
Light Photon
Zona attiva : 1 001 cm2
Color rendering index : 87
Temperatura colore : 2750 K°
Consumo energetico : 47 W
Dimensioni : L : 47 cm, W : 37 cm, H : 35 cm
Peso: 4,5 kg
Editor : Flos
Designer : Phillipe Starck & Thierry Gaugain
Big Bang:
Zona attiva : 25 380 cm2
Color rendering index : 80
Temperatura colore : from 3000 to 6000 K°
Eclairement : 300 lux at height of 3,5 m
Consumo energetico : 1128 W
Dimensioni : Diam : 310 cm, H : 1600mm
Peso: 200 kg
Editor : Available for edition
Designer : Bertrand Médas, ID’S
MGR
Zona attiva : 6 480 cm2
Color rendering index : 80 (white) & n.a. (red)
Temperatura colore : n.a.
Consumo energetico : 288 W
Dimensioni : L : 290 cm, W : 85 cm, H : 70 cm
Peso: 50 kg
Editor : Available for edition
Designer : C+B Lefebvre
MGR Lamp
Zona attiva : 270 cm2
Color rendering index : 80 (white), n.a. (red)
Temperatura colore : 3200 K°
Consumo energetico : 11 W
Dimensioni : L : 33 cm, W : 33 cm, H : 55 cm
Peso: 0,6 kg
Editor : Available for edition
Designer : C+B Lefebvre
Olè
Zona attiva : 180 cm2
Color rendering index : 80
Temperatura colore : 3200 K°
Consumo energetico : 8 W
Dimensioni : L : 42 cm, W : 18 cm, H : 26 cm
Peso: 2,5 kg
Editor : Available for edition
Designer : Bertrand Médas, ID’S
Light Blade
Zona attiva : 90 cm2
Color rendering index : 80
Temperatura colore : 3200 K°
Consumo energetico : 8 W
Dimensioni : H : 35 cm, W : 6,3 cm, Depth : 16 cm
Peso: 0,4 kg
Editor : Available for edition
Designer : Bertrand Médas, ID’S
Insomma una bella carrellata di prodotti realizzati con pannelli O-Led che ci schiariscono per benino le idee su quello che sarà il futuro del design della luce ( o almeno parte di esso) e che toglie qualsiasi dubbio anche ai più titubanti sull’effettiva validità di questa sorgente che, sicuramente, troverà un posticino accanto al LED nelle applicazioni illuminotecniche degli anni a venire.