Bentrovati in questo nuovo anno a doppio 20. Quest’anno mi sono ripromesso (tra i buoni propositi dell’anno nuovo) di riprendere a scrivere con continuità su Luxemozione. Il 2019 che è da poco passato è stato, per quanto riguarda l’attività di questo blog, un anno sabbatico.
Ed eccomi qua di nuovo a parlarvi di luce. In particolare oggi vi riporto di un evento che è legato, nello specifico, ad una tematica che mi sta molto a cuore. La luce, non solo come termine quantitativo, ma come materiale di design e riqualificazione dello spazio urbano; attraverso il quale è possibile analizzare le attività, i flussi e le abitudini di tutti noi che viviamo la città.
Un tema più volte trattato su Luxemozione, e che mi accompagna ed appassiona da sempre.
Dunque, vi racconto l’antefatto: in chiusura di 2019 sono stato contattato da Blam, collettivo con base a Salerno, di cui potete leggere maggiori info qua, che ha tra gli obiettivi proprio l’indagine della relazione stretta tra abitanti e habitat e strategie di rigenerazione urbana, volte alla genesi di nuovi servizi culturali e creativi. Nello specifico il Blam stava lanciando un nuovo progetto/concorso intitolato Lumina: Museo Luminoso Diffuso.
Per rendere meglio chiari gli obiettivi di questo progetto, vi riporto qua di seguito un estratto dal loro sito, che racconta della genesi dell’idea:
[…]Un Museo Luminoso Diffuso avrebbe meglio accolto le riflessioni sul Patrimonio Culturale del centro storico di Salerno, al fine di ottenere nel tempo una mappatura condivisa di luoghi fragili da tornare a chiamare e ri-conoscere con il proprio nome, attivando riflessioni su questi spazi urbani durante l’intero anno, mettendo insieme cittadini, amministrazione, artisti che utilizzano la luce come mezzo espressivo per concludere, avviare, inserirsi in un discorso urbano e sociale più ampio, capace di generare tradizioni.
Insomma (citando in parte Munari) gli ingredienti giusti, usati con metodo, sono la chiave per ottenere un risultato di valore. Bel progetto, brave Blam!
Qua di seguito tutti i dettagli, se volete partecipare affrettatevi, la deadline è tra poco meno di un mese, il 16 febbraio 2020. Qua il sito di LUMINA, dove potrete scaricare anche il bando.
LUMINA: Museo luminoso Diffuso
Blam, in collaborazione con l’associazione Inner Wheel Salerno C.A.R.F, Fondazione Cassa Rurale Battipaglia e Banca Campania Centro, con il supporto del Comune di Salerno, promuove la prima edizione del bando LUMINA, l’inizio di un processo per la realizzazione del Museo Luminoso Diffuso nel centro storico di Salerno, attraverso residenze d’artista in città. La prima installazione temporanea luminosa prenderà vita in Largo Plebiscito, nell’area antistante l’ex chiesa dei Morticelli trasformata in un laboratorio urbano creativo da Dicembre 2018; quest’ultimo progetto denominato SSMOLL |San Sebastiano Monte dei Morti Living Lab. Qua maggiori info sul Progetto SSMOLL
L’obiettivo
del progetto LUMINA è costruire nel tempo una mappa di interventi capaci
di illuminare luoghi del centro storico di Salerno per svelarli sotto una nuova
luce, con la prospettiva di attivare un percorso partecipato durante l’anno che
possa consentire a questi luoghi di essere nuovamente parte dell’immaginario
urbano collettivo, costruendo tradizioni.
Attraverso le installazioni luminose prodotte da artisti internazionali, si intende
raccogliere riflessioni sul patrimonio storico culturale e su come sia esso
percepito dagli abitanti.
La prima call invita a riflettere sulla relazione tra luce e spazio urbano, in particolare sull’esperienza dell’abitare comune in cui ciascun luogo può essere diverso rispetto alla percezione del fruitore, alla relazione tra spazio tempo e luce, alla sua capacità di divenire sistema di relazioni e rete di connessione. Attraverso l’utilizzo di pratiche partecipative laboratoriali, durante un periodo di residenza, il vincitore sarà invitato in città ad indagare il quartiere ed esplorare Largo Plebiscito.
Requisiti di partecipazione
Coerentemente con la vocazione interdisciplinare dello spazio, il bando di concorso è aperto a tutti gli artisti, architetti, designer e in generale coloro in grado di progettare e realizzare l’intervento senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione, singoli o in gruppo formalmente o temporaneamente costituiti, che presentino un progetto inedito di produzione di un’opera/installazione luminosa da realizzarsi a Salerno.
Gli obiettivi
I partecipanti sono invitati a rappresentare l’identità del luogo sotto forma di un’installazione artistica luminosa da collocare nello spazio di pertinenza esterno dell’edificio.
- produrre il simbolo di un’opera collettiva, in grado di rappresentare con un singolo elemento o più elementi, la nuova identità di Bene Comune dello spazio, trasmettendo l’idea di rigenerazione urbana collettiva attivata dal Progetto SSMOLL ;
- attivare un dialogo con il contesto adiacente e con le caratteristiche architettoniche e simboliche dell’ex chiesa;
- essere il risultato di un processo che, in linea con i principi del progetto SSMOLL, renda partecipi i cittadini di Salerno nella co-produzione dell’opera;
- essere riconoscibile, unico e contestualmente attento al suo inserimento nel contesto urbano storico e di notevole pregio.
Tutte le idee proposte dovranno rispettare l’identità dei luoghi. La chiesa ricade nell’elenco dei beni di interesse storico-artistico, pertanto, tutte le proposte dovranno essere reversibili, facilmente smontabili e non dovranno in alcun modo influenzarne/modificarne l’architettura.
Le fasi del concorso
- Prima fase. Dal 12 Dicembre 2019 al 16 Febbraio 2020: candidatura delle idee progettuali.
- Seconda fase. Dal 17 al 19 Febbraio 2020: selezione del progetto vincitore.
- Terza fase. Febbraio/Marzo 2020: processo di co-progettazione e realizzazione dell’opera in residenza. Le opere dovranno essere realizzate e montate nelle date stabilite insieme, entro e non oltre il decimo giorno di residenza (da definire insieme al vincitore).
- Quarta fase. Marzo 2020: presentazione pubblica e esposizione dell’opera.
Insomma, un bel concorso a cui partecipare, ma ancora più sarà interessante poter vedere i risultati di questo progetto.