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Tubi LED vs Fluorescenti vera convenienza?

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Bentrovati cari lettori, eccomi di nuovo su Luxemozione a trattare di luce con il mio secondo articolo, primo post  del  2013, oggi cercherò di fare un po’ di chiarezza su un un tema scottante ovvero il confronto tra tecnologia LED e tecnologia fluorescente; nello specifico approfondirò il confronto tra tubi fluorescenti lineari e così detti tubi LED.

Parlando di queste due tecnologie la domanda ricorrente è:” è possibile ed è conveniente effettuare il retrofit, ovvero la sostituzione della sola sorgente luminosa,  con i tubi LED su apparecchi tradizionali progettati e costruiti per lampade fluorescenti lineari?”

I tubi fluorescenti lineari sono oggi ampiamente utilizzati per applicazioni in ambito (quasi esclusivamente indoor) industriale, commerciale, sanitario oltre che naturalmente per l’illuminazione di edifici scolastici, uffici ecc.

E proprio a seguito di questa massiccia diffusione,  molto forte è l’interesse da parte di tutti i player del settore illuminotecnico (produttori, distributori, installatori, progettisti) al  tema della sostituzione dei corpi illuminanti tradizionali con altrettanti progettati per  la tecnologia LED  o, come spesso viene  suggerito,  semplicemente sostituendo il tubo fluorescente  con altrettanti tubi che montano invece la tecnologia LED (Tubi LED)

Per iniziare, mi sembra opportuna una breve analisi tra le due differenti soluzioni tecnologiche, in modo da mettere in evidenza le peculiarità di una e dell’altra:

Il tubo fluorescente lineare è una lampada a scarica nei gas(vedi qua per maggiori info). Le lampade fluorescenti necessitano di apparecchiature ausiliarie per il loro funzionamento. Tali apparecchiature possono alimentare la lampada a frequenza di rete (50Hz) o ad alta frequenza (comunemente denominata con la sigla HF , e funzionanti con frequenze nell’ordine dei 30kHz).

Nel primo caso le apparecchiature ausiliarie sono costituite da: una reattanza induttiva (o ballast o reattore ferromagnetico, che ha la funzione di limitare il valore della corrente di lampada), di uno starter (componente  in grado di fornire una extratensione allo scopo di innescare la scarica) e di un condensatore di rifasamento della corrente assorbita vedi video per apprendere meglio il principio di funzionamento.

Nel secondo caso l’apparecchiatura è di tipo elettronico (ballast elettronico) e include tutte le funzioni appena citate.

La seconda soluzione presenta diversi vantaggi rispetto alla prima: maggiore efficienza del sistema, maggiore durata della lampada, assenza di sfarfallio (flickering).

Sinusoide 50hz vs HF

Silenziosità e la possibilità di sfruttare tutte le opzioni di LMS (Light Management System) che oltre all’efficienza di un prodotto, contribuiscono ad aumentare il risparmio energetico di un impianto: ad esempio con la gestione (attraverso protocollo di comunicazione DALI o 1-10V) delle accensioni/spegnimenti degli apparecchi e la dimmerazione (riduzione) del flusso luminoso legate al rilevamento della luce naturale e/o del movimento/presenza di persone.

La lampada fluorescente lineare, rispetto al suo asse ottico, emette luce diffusa a 360° (angolo solido di 4pigreco steradianti).

Questa la fotmetrica di un tubo fluorescente standard.

fotometria fluorescente

questa la fotometria tipica di un tubo LED

fotometria tubo LED

Gli apparecchi di illuminazione più sofisticati incorporano sistemi ottici studiati per massimizzare il LOR (Light Output Ratio), per modellare il pattern fotometrico uscente in base al target di applicazione per la quale è stato concepito il prodotto e per ridurre fenomeni di abbagliamento e minimizzare il parametro UGR e ridurre il fenomeno della riflessione nei videoterminali (ottiche dark-light).

riflettore diagramma di costituzione

 

diagramma fotometrico

In tal senso gli accorgimenti più frequenti sono: riflettori, frangiluce lamellari, schermi diffusori e/o rifrattori.

schremature antiabbagliamento

Le apparecchiature ausiliare di cui sopra ed il sistema ottico vengono generalmente inglobati nell’apparecchio di illuminazione che, ricordando sempre la definizione internazionale CIE, è:

un sistema che distribuisce, filtra o trasforma la luce emessa da una o più lampade e che include, ad eccezione della lampade stesse, tutte le parti necessarie per fissare e proteggere le lampade e, ove è necessario, circuiti ausiliari, compresi i cavi e le connessioni per l’alimentazione elettrica

Oggi i tubi fluorescenti lineari più efficienti sul mercato sono i TL5 (diametro T5: 17mm) con efficienze nominali a 35°C di temperatura ambiente con alimentazione elettronica HF fino a 114lm/W. Molto di frequente si vedono installatitubi di tipo TL-D (diametro T8: 28mm) di vecchia generazione e caratterizzati da una, seppur discreta, minor efficienza luminosa.

Nel mercato oggi esistono sia tubi LED alimentabili in corrente continua (CC) e in bassissima tensione (es. 12Vdc) che tubi LED alimentabili in corrente alternata (CA) e in bassa tensione (230Vac 50Hz).

Il tubo LED in CC secondo la norma EN 62031 Moduli LED per illuminazione generale – Specifiche di sicurezza è un modulo LED da incorporare.

Generalmente il tubo LED in CC non è dotato di un alimentatore interno, perciò per essere connesso alla  rete elettrica occorre un’apparecchiatura ausiliaria esterna che in genere è un alimentatore elettronico AC/DC con uscita a bassissima tensione costante.

Il tubo LED in CA secondo la norma EN 62031 Moduli LED per illuminazione generale – Specifiche di sicurezza (vedi punto 3.3 e relativa NOTA) è un modulo LED con alimentatore incorporato che può essere considerato una lampada con alimentatore incorporato in quanto munito di attacco per lampada (in questo caso G13).

Essendo l’alimentatore elettronico (o LED driver) incorporato all’interno del tubo LED in CA, quest’ultimo per funzionare va collegato direttamente alla tensione di rete elettrica 230Vac 50Hz senza apparecchiature ausiliarie esterne .

Entrambi le tipologie di tubi LED non prevedono la connessione di terra, perciò se progettati e costruiti nel rispetto delle normative di sicurezza elettrica vigenti: il tubo LED in CC è un dispositivo in classe di isolamento elettrico III (SELV) ed il tubo LED in CA è un dispositivo in classe di isolamento elettrico II (doppio isolamento).

Il tubo LED in generalerispetto al suo asse ottico, emette luce a 120°- 180° (angolo solido di circa pigreco steradianti) e lo schermo generalmente è plastico trasparente o opalino. La parte posteriore del tubo LED è usualmente realizzata in alluminio estruso anodizzato per la dissipazione del calore.

tubo LED philips

Per la maggior parte dei casi i LED utilizzati all’interno di tubi LED, sono componenti SMD (surface mounted device) e non sono di potenza, consumando circa un sedicesimo di Watt ciascuno (60mW/cad. LED  bassa potenza). Esistono esempi di prodotto realizzati con LED di media e alta potenza.

led per tubi led

Inoltre di solito all’interno del tubo sui singoli LED non vengono applicati particolari sistemi ottici (nè lenti secondarie, nè riflettori).Quindi caratterizzati da un’emissione lambertiana del flusso luminoso.

Con i tubi LED presenti sul mercato non è possibile sfruttare a pieno tutte le potenzialità dei sistemi di LMS (Light Management System) descritti precedentemente.Oggi sul mercato sono presenti in prevalenza tubi LED in CA e di diametro 28mm e non dimmerabili, quindi ideati per i retrofit dei tubi fluorescenti lineari TL-D.

Inoltre i tubi LED non sono tutti identici dal punto di vista delle connessioni elettriche. Ad esempio ci sono tubi LED in CA in cui i due pin del singolo attacco lampada G13 sono corto-circuitati, per cui su un attacco va cablata la fase (L) e sull’altro va cablato il neutro (N). Altri tubi LED in CA invece hanno su un attacco un pin per la fase (L) e un pin per il neutro (N) e sull’altro attacco due pin corto-circuitati e intenamente al tubo non connessi.

Questo aspetto, non di poca importanza, non consente nemmeno l’intercambiabilità senza modifiche di cablaggio elettrico tra i tubi LED stessi.

In virtù di quanto premesso finora, arriviamo quindi al momento di analizzare il retrofit di un tubo fluorescente lineare con un tubo LED.

Per montare un tubo LED al posto di uno fluorescente su una plafoniera progettata e costruita per lampade fluorescenti lineari, è necessario modificare la parte elettrica di alimentazione della plafoniera eliminando l’unità di alimentazione per lampade fluorescenti lineari.

Ecco alcuni video esplicativi e pratici trovati su youtube che testimoniano quanto appena affermato.

Tubi LED in CC

Tubi LED in CA

http://youtu.be/1i531LFG9fA

oppure date un occhio alla guida Osram che descrive funzionalità e sostituzione dei tubi fluo con quelli LED.

Ciò comporta il decadimento della dichiarazione di conformità di prodotto rilasciata dal produttore dell’apparecchio di illuminazione. In poche parole decade la marcatura CE, elemento importante anche per la tutela del consumatore.

A tal proposito vi consiglio di leggere al seguente link ciò che l’ente normatore CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) asserisce in merito a tale questione:

http://webstore.ceiweb.it/WebStoreNuovoQuesito.htm

(Nel menù “Quesiti” selezionate “ricerca quesiti” e poi selezionate argomento: Apparecchi di illuminazione -> Sostituzione di componenti in apparecchi di illuminazione). O leggi qua:

FAQ CEI

Aggiornamento 06 giugno A seguito di una serie di commenti qua sotto ho chiesto al CEI sulla questione della certificazione e resposnabilità, mi hanno anticipato questo, che è sarà pubblicato a breve anche sul sito CEI tra i quesiti e risposte in tema di retrofit LED e che in parte risponde ad alcune domande poste più sotto.

L’apparecchio di illuminazione viene immesso sul mercato comunitario dichiarando la conformità ai requisiti essenziali delle Direttive applicabili e a fronte dell’apposizione della marcatura CE, completo dei componenti previsti dal fabbricante per il suo corretto funzionamento e per la destinazione d’uso prevista.

1 – La sostituzione delle sorgenti luminose con altre aventi caratteristiche tecniche differenti da quelle originariamente previste dal fabbricante (es. tubi LED) potrebbe compromettere la sicurezza degli apparecchi e il loro corretto funzionamento.

In caso di sostituzione della sorgente, il fabbricante non può essere normalmente ritenuto responsabile del rispetto dei requisiti essenziali delle Direttive applicabili in quanto l’apparecchio non è più utilizzato in conformità alla destinazione d’uso prevista, a meno che la nuova tipologia di sorgente non crei in nessuna condizione di funzionamento (normale, anormale o di guasto) una situazione circuitale o termica più onerosa rispetto alle condizioni per le quali l’apparecchio è stato previsto.

Tale condizione può essere verificata mediante il rispetto delle normative tecniche applicabili alle sorgenti retrofit, es. lampade fluorescenti compatte con alimentatore integrato (CFLi) in sostituzione di lampade ad incandescenza.

2– Se l’apparecchio viene modificato mediante l’installazione/sostituzione di componenti diversi (es. alimentatori, accenditori), il fabbricante dell’apparecchio non può essere ritenuto responsabile del rispetto dei requisiti essenziali delle Direttive applicabili. Pertanto l’apparecchio di illuminazione i cui componenti vengono modificati rispetto a quelli previsti dal fabbricante, per poter essere immesso sul mercato, deve essere nuovamente sottoposto alle prove previste dalle Norme relative che danno presunzione di conformità ai fini delle Direttive applicabili.

In particolare, per sostituire i tubi fluorescenti con tubi LED occorre tener conto che:

–      I tubi LED non devono  creare, in nessuna condizione di funzionamento, una situazione circuitale o termica più onerosa rispetto alle condizioni per le quali l’apparecchio è stato costruito. La Norma per i tubi LED retrofit  che assicura quanto sopra non è ancora stata pubblicata, pertanto questa assunzione di responsabilità viene assunta da chi immette il prodotto sul mercato in quanto se una condizione più onerosa causa un danno all’apparecchio, il costruttore dell’apparecchio non ne è più responsabile.

–      L’installazione di tubi LED che richiedono una modifica del cablaggio dell’apparecchio richiede una rivalutazione completa della rispondenza ai requisiti essenziali dell’intero prodotto per una ri-immissione sul mercato. Tale onere ricade su colui che effettua la modifica che si assume anche formalmente la responsabilità di garantire sicurezza e prestazioni dell’apparecchio.

–      Resta comunque inteso che le caratteristiche fotometriche dell’apparecchio risultano completamente cambiate e che in caso di utilizzo in ambienti di lavoro potrebbe essere necessaria una revisione del progetto illuminotecnico per assicurare i livelli di illuminamento previsti.

La lettura di quanto scritto nel link di cui sopra, mi fa sorgere  delle domande. Premesso che la marcatura CE è onere di un ente produttore, se un committente si fa montare da un installatore su apparecchi esistenti per lampade fluorescenti lineari prodotti dall’azienda X, dei tubi LED prodotti dall’azienda Y, quale delle due aziende produttrici pensate che sia disposta a certificare a sue spese l’apparecchio con all’interno tubi a LED? In mancanza di marcatura CE ed in caso di problemi ne dovrebbe rispondere il progettista? In mancanza di progetto ed in caso di problemi chi ne dovrebbe rispondere, l’installatore?

Inoltre, dal punto di vista fotometrico sorge una questione: tutto il sistema interno ottico studiato per i tubi fluorescenti lineari può funzionare correttamente allo stesso modo con i tubi LED che hanno un’emissione differente dai fluorescenti lineari?

Ugualmente  dal punto di vista della sicurezza fotobiologica (EN 62471 Sicurezza fotobiologica delle lampade e dei sistemi di lampada e IEC/TR 62778:2012 Applicazione della IEC 62471) va rivalutata la classe di rischio, trattandosi di fatto di una sorgente completamente differente dal tubo fluorescente e dell’abbagliamento sia debilitante che molesto (fattore UGR) pensate ad esempio cosa succede inserendo tubi LED con schermo trasparente, quindi  con i LED a vista all’interno di  apparecchi di illuminazione costruiti e schermati per tubi fluorescenti lineari.

Perchè non ho ancora trovato sul mercato un produttore di apparecchi LED che sfruttano al proprio interno tubi LED come sorgenti luminose? Vorrà dire qualcosa, no?

Personalmente ho avuto modo di testare ed analizzare elettricamente, elettronicamente e funzionalmente dei tubi LED in AC di due diversi produttoridell’Est Europa, con esiti non proprio positivi data una buona percentuale di malfunzionamenti (mancata accensione di alcuni LED) riscontrati dopo qualche decine di ore di accensione e alcuni dubbi sorti riguardo la sicurezza elettrica degli stessi.

tubo led_guasto tubo led_guasto

Entrambi i produttori sfruttavano all’interno del tubo LED un alimentatore elettronico privo di trasformatore di isolamento. Inoltre elettricamente alcuni tubi LED erano soggetti a degli opinabili valori di   corrente di dispersione verso terra dalla carcassa posteriore di alluminio del tubo stesso. Addiritura uno dei due produttori non appone marcatura CE sui suoi tubi.

tubo led sezionato

In questo specifico caso di cui sto trattando in questo articolo, mi schiero più a favore del retrofit degli apparecchi a tubi fluorescenti con apparecchi a LED completi. Quindi un retrofit di apparecchio e non di sorgente luminosa.

Inoltre ritengo che oggi la tecnologia a scarica fluorescente lineare non sia semplice da sostituire  (soprattutto in ambito industriale) in quanto prodotti a LED professionali completi sono ancora piuttosto costosi e poiché, comunque, il risparmio energetico rispetto ad una buona soluzione fluorescente non è tale da ammortizzare (almeno non sempre) la spesa iniziale per una soluzoione LED in tempi brevi.

Per darvi una migliore idea a livello tecnico di performances, analizziamo il caso degli incassi 60cm x 60cm.

Ad esempio un incasso 60cm x 60cm realizzato con 4x13W lampade fluorescenti lineari TL5 (diametro 17mm) ha mediamente efficacie luminose (flusso apparecchio su potenza assorbita apparecchio) tra i 60lm/W ed i 70lm/W.

Un incasso 60cm x 60cm fatto con 4x18W lampade fluorescenti lineari TL-D (diametro 28mm) ha mediamente efficacie luminose (flusso apparecchio su potenza assorbita apparecchio) tra i 40lm/W e i 50lm/W.

Un incasso 60cm x 60cm a LED completo (non fatto con i tubi LED) hanno mediamente efficacie luminose (flusso apparecchio su potenza assorbita apparecchio) che partono dai 60lm/W fino a superare di poco gli 80lm/W (quest’ultimo valore solo in rari casi).

Fare un’indagine tecnica di mercato sulle efficacie luminose di un incasso 60cm x 60cm a LED fatto con i tubi LED non è semplice. Personalmente non avendo individuato alcun produttore di un prodotto del genere, non ho trovato nessun dato utile.

Se compariamo le efficacie  luminose delle singole sorgenti, scopriamo che tra un tubo LED ed un tubo TL5 c’è un sostanziale allineamento (talvolta un po’ più a favore dell’uno, talvolta un po’ più a favore dell’altro) e non esiste un enorme differenza in termini di efficienza luminosa.

Cari lettori, credo di aver palesato abbastanza il mio orientamento. Voi che idea vi siete fatti di questa mia analisi e che idea avete riguardo questo tema? Avete dedicato anche voi tempo per analizzare e confrontare queste due tecnologie e conseguenti mercati?

Ogni impressione, idea o esperienza possono essere preziose per comprendere meglio come si sta muovendo il nostro settore in merito al presente argomento

Grazie e a presto!

Michele
Michele
Laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università Politecnica delle Marche ed ha frequentato presso il Politecnico di Milano il corso di formazione permanente in Lighting Design. Da quattro anni si occupa di Fotovoltaico Off-Grid e di Street Lighting Design a livello di impianto e di prodotto. Nel 2012 è finalista nel contest internazionale Lightitude organizzato da CLU fondation.

116 Commenti

  1. Ciao,
    innanzi tutto ti ringrazio per questo post, perchè per la prima volta leggo di questo argomento che è molto interessante. Anche la mia esperienza di sostituzione di fluorescnti lineari con tubi led è stata completamente negativa, non solo per le modifiche elettriche necessarie, ma anche perchè la qualità della luce emessa non è certamente soddisfacente: copertura luminosa non paragonabile a quella delle flurescenti lineari (dovuta alla poca efficacia del sistema ottico causata dal tipo di emissione lineare del led), colori e intensità di luce fastidiosi (provate in diversi uffici e con diverse persone).

    • BUONGIORNO DAVIDE E MICHELE
      Io ho sostituito in 1 parcheggio sotterraneo, tutti i tubi fluorescenti con quelli a LED, il vantaggio è stato notevole, sia in termini di risparmio energetico che di durata.
      Prima i tubi fluorescenti si accendevano tramite SENSORE DI MOVIMENTO al passaggio di 1 Auto e poi si spegnevano da soli. Naturalmente la durata di 1 tubo fluorescente dipende dal nr. di accensioni ed era molto limitata, circa 1 mese a tubo, con quelli a LED ho risolto questo problema.
      Per Rispondere a MICHELE e le NORMATIVE CEI, la OSRAM da hanni ha fatto 1 tubo a led chiamato SOSTITUBE che è perfettamente compatibile con tutte le NORME e si puo sotituire sulle vecchie plafoniere fluorescenti senza cambiare il cablaggio e MANTENEDO TUTTE LE CERTIFICAZIONI.
      Questo è possibile se non si fanno modifiche, la Osram sostituisce lo starter con uno per tubi a LED ed il gioco è Fatto.
      LA CERTIFICAZIONE CE RIMANE sia se si sotituisce lo starter con 1 a LED sia se si elimina lo starter , quindi con tensioni e correnti di lavoro più basse di quanto progettata. ( naturalmente non bisogna eliminare il reattore o modificare il cablaggio.
      Per le plafoniere elettroniche ci sono dei tubi a LED che lavorano con reattori tipo Osram Quicktronic senza modificare nulla, appena ho lo schema elettrico di questi driver ve lo comunico.
      RIPETO IL PASSAGGIO E’ OBBLIGATO, COME PER LE INCANDESCENTI VERSO QUELLE A BASSO CONSUMO, COSI SARA’ PER LE FLUORESCENTI ( A MERCURIO ) VERSO QUELLE A LED ). La CEE bandirà le Alogene entro il 2016., per Questo la OSRAM e la Philips stanno Investendo milioni sui LED.
      CIAO MATTEO [email protected]

    • DA MATTEO A MICHELE
      Scusate mi sono dimenticato di darvi un link della OSRAM che metterà chiarezza a tutte le vostre perplessità sui tubi a LED E LE CERTIFICAZIONI CE RIMANGONO.

      Basta solo Acquistare i tubi giusti a LED, ci sono vari siti sul web a voi la scelta
      CIAO MATTEO

  2. Ciao Davide, benvenuto su Luxemozione. Grazie di esser intervenuto, di fatto è tempo che sto raccogliendo pareri, diciamo tutti abbastanza concordanti sulla questione tubi LED, ovvero non valgono assolutamte quello per cui vengono venduti: a parte gli accrocchi elettrici necessari al funzionamento, un po’ tutti mi hanno confermato quello che scrive michele e quello che dici tu.
    Aspetto con ansia qualche intervento, magari dai fornitori di questo genere di tecnologia.
    buona notte!

    • BUONGIORNO MICHELE

      ti parlo da tecnico a Tecnico
      Non sono d’accordo so quanto scrivi per i seguenti motivi :
      1- I TUBI A LED DA TE PROVATI NON AVEVANO IL DRIVER ISOLATO GALVANICAMENTE
      2- I TUBI DA TE PROVATI NON AVEVANO LA COPERTURA MILK
      3- I PREZZI E LA TECNOLOGIA SI SONO MOLTO EVOLUTI
      4- con i led ora si arriva a 150lumen/watt
      5 – ora fanno tubi a led compatibili con i reattori elettrinici a 45Khz
      6 – Non sono d’accordo che se 1 plafoniera è omologata per funzionare a 230vac con picchi di accensione fino a 4000 Volt, perda la conformità se si tira via lo starter ( 1 interruture ) e si monta 1 tubo a led che funziona da 100 a 230vac con picchi di tensione molto inferiori e correnti inferiori.
      7- IL PASSAGGIO E’ OBBLIGATO, DA FLUORESCENTI ( NOCIVI PER AMBIENTE E SALUTE PER ILMERCURIO ALL’INTERNO) CON I LED
      1 consiglio passa ai Led. CIao Matteo

      • Ciao Matteo e benvenuto su Luxemozione.
        Grazie per il tuo commento.
        Sono ben consapevole che i pochi tubi LED da me testati rappresentano solo una piccola parte dell’offerta presente sul mercato odierno.
        Indubbiamente il trend del settore si sta muovendo verso un aumento dell’efficienza delle sorgenti a stato solido ed al contempo verso una riduzione dei costi.
        Potresti inviarci qualche informazione più dettagliata o scheda tecnica su questi tubi LED compatibili con i reattori elettronici per lampade fluorescenti?
        Ti ricordo che quando si parla di conformità e di marcatura CE per un prodotto del genere, non entra in campo solo il tema della sicurezza elettrica, ma anche quello della compatibilità elettromagnetica e della sicurezza globale (fotobiologica, meccanica e termica).
        Il tutto chiaramente regolamentato da direttive e normative europee che prevedono che l’apparecchio di illuminazione i cui componenti vengono modificati rispetto a quelli previsti dal fabbricante, per poter essere immesso sul mercato, deve essere nuovamente sottoposto alle prove previste dalle norma relative che danno presunzione di conformità ai fini delle direttive applicabili. Diversamente si perde la conformità di prodotto.
        Per non parlare poi del cambiamento fotometrico che subisce l’apparecchio.
        Comunque è prossima l’uscita della nuova norma sui tubi LED retrofit, perciò attendiamo di scoprire come gli enti normatori regolamenteranno la questione.

      • Buongiorno sig. Matteo, sono Mariano e le scrivo in merito al suo commento, le vorrei chiedere, se possibile.

        ho visto che gran parte dei tubi LED funziona con due tipologie di cablaggio:

        -primo caso
        la fase viene portata ad un lato del tubo (su entrambi i piedini credo), il neutro viene portato all’altro lato opposto del tubo (starter e ballast vengono rimossi)

        -secondo caso
        la fase e il neutro vengono portati entrambi allo stesso lato del tubo LED (starter e ballast vengono rimossi)

        ho provato ad attaccare un tubo led alla corrente e forse ho sbagliato collegamento ed è saltato tutto.

        come faccio a riconoscere se un tubo led fa parte della prima o della seconda categoria?

        grazie mille dell’attenzione
        cordialissimi saluti
        Antonio

      • Buongiorno Sig. Mariano / Antonio
        E’ molto semplice capire come collegare 1 tubo a LED, anche se si è staccata l’etichetta di cablaggio, senza rischiare di bruciarlo:
        Se si dispone di 1 Tester, in Ohm, si misura la resistenza tra i 2 PIN di 1 lato e poi i 2 Pin dall’altro lato, se 1 dei 2 lati da un corto circuito ( 0 Ohm) mentre l’altro da 1 alta impedenza ( > 3000 Ohm ) allora è un tubo con alimentazione da una sola parte ( quella ad alta impedenza ) , in tutti gli altri casi, come ad esempio 2 corti circuiti da entrambe le parti o alta impedenza da entrambe le parti, allora è di quelli ad alimentazione opposta. ( per i tubi a LED che funzionano con i reattori elettronici ad alta frequenza 60000 Hz, il discorso è un po più complesso ma se ti interessa te lo posso spiegare. Ciao e Buona Giornata. MATTEO [email protected]

  3. ciao
    ho istallato alcuni tubi di una aziande di Bologna. Il rapporto prestazione prezzo è importante perchè se riesci ad avere un buon prezzo riesci ad ammortizzare il costo di acquisto con il risparmio energetico (che non è poco) in un periodo di poco inferiore all’anno e mezzo. Facendo alcuni calcoli consiglio istallazioni solo in situazione di accensione minima di 8 ore al giorno 6 giorni la settimana.
    per usi ridotti ne sconsiglio l’uso. Avete un opinione diversa e calcoli differenti ?
    quindi
    punti negativi : il costo e il rischio di un prodotto con emissione luminosa meno diffusa
    punti positivi : il risparmio energetico e la semplicità di manutenzione (non funziona e cambio il tubo, con il neon non so se è lo starter, se è l’alimentatore ,…)

    • BUONGIORNO PIERPAOLO
      Io ho sostituito in 1 parcheggio sotterraneo, tutti i tubi fluorescenti con quelli a LED, il vantaggio è stato notevole, sia in termini di risparmio energetico che di durata.
      Prima i tubi fluorescenti si accendevano tramite SENSORE DI MOVIMENTO al passaggio di 1 Auto e poi si spegnevano da soli. Naturalmente la durata di 1 tubo fluorescente dipende dal nr. di accensioni ed era molto limitata, circa 1 mese a tubo, con quelli a LED ho risolto questo problema.
      Per Rispondere a MICHELE e le NORMATIVE CEI, la OSRAM da hanni ha fatto 1 tubo a led chiamato SOSTITUBE che è perfettamente compatibile con tutte le NORME e si puo sotituire sulle vecchie plafoniere fluorescenti senza cambiare il cablaggio e MANTENEDO TUTTE LE CERTIFICAZIONI.
      Questo è possibile se non si fanno modifiche, la Osram sostituisce lo starter con uno per tubi a LED ed il gioco è Fatto.
      LA CERTIFICAZIONE CE RIMANE sia se si sotituisce lo starter con 1 a LED sia se si elimina lo starter , quindi con tensioni e correnti di lavoro più basse di quanto progettata. ( naturalmente non bisogna eliminare il reattore o modificare il cablaggio.
      Per le plafoniere elettroniche ci sono dei tubi a LED che lavorano con reattori tipo Osram Quicktronic senza modificare nulla, appena ho lo schema elettrico di questi driver ve lo comunico.
      RIPETO IL PASSAGGIO E’ OBBLIGATO, COME PER LE INCANDESCENTI VERSO QUELLE A BASSO CONSUMO, COSI SARA’ PER LE FLUORESCENTI ( A MERCURIO ) VERSO QUELLE A LED ). La CEE bandirà le Alogene entro il 2016., per Questo la OSRAM e la Philips stanno Investendo milioni sui LED.
      CIAO MATTEO [email protected]

      ecco un link che dimostra che non siperde la certificazione con il tubo giusto CIAO

  4. Buongiorno,
    complimenti per il post, molto approfondito.
    Mi permetto di condividere la nostra esperienza, siamo uno studio di architettura e lighting design; qualche anno fa, abbiamo lavorato ad un progetto di rifacimento di un impianto luminoso in un centro commerciale romano; (eviterò nomi e marche)

    L’impianto preesistente era realizzato con quei sistemi di illuminazione continua su blindosbarra da supermercato e lampade T8 da 36W, per varie questioni di sicurezza e manutenzione tutto il centro è accesso 24/7 con consumi piuttosto rilevanti e un’efficenza generale piuttosto scarsa.
    Dalle nostre simulazioni, sostituire l’impianto con uno completamente nuovo a T5 avrebbe portato a risparmi nei consumi che avrebbero fatto ammortizzare il costo dell’intervento in circa 4 anni, oltre ovviamente a una migliore resa cromatica e a un flusso luminoso più intenso, dato che le ottiche delle vecchie lampade erano ovviamente estremamente vetuste e scadente.

    Sostituire tutto l’impianto però creava vari problemi, impiantistici, logistici e autorizzativi.
    Una soluzione molto più rapida e semplice è stata sostituire i T8 con dei retrofit LED, la cui durata consente importanti risparmi dal punto di vista manutentivo,
    Inoltre dato che i led hanno, come dite giustamente, voi una curva fotometrica non a 360° sono abbastanza indipendenti dalle ottiche ingiallite dei vecchi schermi,
    Naturalmente la luce non è bella come le lampade scelte inizialmente ma è meno importante e soprattutto meno percepibile che in altre situazioni.
    Dai calcoli dell’ufficio tecnico del centro commerciale, tenendo accese le luci 24/7 per 365 gg l’anno l’impianto si ripaga in circa 1 anno e mezzo

    • Buongiorno e benvenuto su Luxemozione.
      Quindi di fatto in questo caso si è optato per sfruttare la caratteristica fotometrica dell tubo LED in quanto tale e che stati installati all’interno dell’esistente perchè presente, ma che avrebbero potuto funzionare (almeno dal punto di vista meramente quantitativo della luce) anche senza plafonere? cioè come se fossero dei corpi illuminanti a sè stanti?
      Poi volevo sapere se, per ciò che riguarda la certificazione elettrica, visto che va modificato il corpo illuminante, l’installatore come si è mosso, ha modificato il sistema senza problemi?
      Poi una domanda sulla qualità della luce, è vero che è un supermercato e la gente passa e compera e via, ma mi piacerebbe avere un suo parere sulla “qualità” della luce e sulla problematica dell’abbagliamento, visto che di fatto il LED hanno luminanza infitamente maggiore di un tubo fluo.
      Sul risparmio energetico/manutenzione andrebbe poi valutato l’effettiva durata di un tubo LED, mi è stato raccontato che anche prodotti di aziende note (vedi osram o philips) tendono ad avere una mortalità infantile molto elevata…
      Grazie e a presto!

  5. Tra le esperienze riportate nessuno ha parlato di livelli di illuminamento. Le lampade retrofit hanno una minor potenza impiegata ma anche un flusso luminoso molto più ridotto (da – 30% a – 60% di un tubo fluo di pari lunghezza). A parità di livello di illuminamento il consumo energetico può essere, in alcuni casi, addirittura più alto di una soluzione fluorescente.
    Da operatore del settore sconsiglio vivamente l’utilizzo di questo tipo di prodotto. Inoltre:
    – é quasi sempre necessario ricablare l’apparecchio (perdita garanzia e annullamento marchio CE del corpo)
    – se i tubi consentono il mantenimento del ballast bisogna tener conto delle perdite di quest’ultimo
    – il carico massimo degli agganci di un T5 é di 500gr. Un tubo retrofit led può pesare 1500gr.
    – il diametro di questi tubo solitamente é superiore dei tubi convenzionali: se il riflettore non é sufficiente dimensionato la temperatura aumenta esponenzialmente e di conseguenza cala la durata.
    A voi le conclusioni…

  6. Mi unisco ai ringraziamenti, è un articolo veramente utile.
    Lavoro per un distributore di materiale elettrico in Spagna, nel dipartimento di progettazione.
    Ogni giorno più clienti ci chiedono la sostituzione dei tubi fluorescenti per tubi led e sono sempre stata reticente. Dopo la lettura di questo articolo e dei commenti successivi, ne sono assolutamente convinta.
    L’unico punto che vorrei aggiungere, sempre a sfavore del tubo led, è la vita utile delle due sorgenti luminose.
    Si parta tanto di risparmi nel mantenimento, ma facendo l’esempio di due delle principale marche del settore, Osram e Philips, vediamo che entrambe parlano di una vita utile per i tubi led di 40000h.
    Senza dover ricorrere a questa nuova tecnologia, loro stessi offrono al mercato tubi fluorescenti di “lunga vita” dove la vita utile della lampada arriva alle stesse 40000h, e nel caso di accensione con preriscaldamento possono raggiungere le 66000h. La differenza economica di quest’ultimo caso tra il tubo fluorescente e il tubo led è quasi di un quinto del PVP.

  7. durata del LED : se anche durasse solo 4 anni rispetto ai 7 dichiarati, comunque sarebbe un rispsrmio per l’utente.

    dimensioni : non ho mai riscontrato problemi di dimensione nella sostituzione.

    flusso luminoso : se si abbassa con la sostituzione …aggiungi un aplafoniera

    abbagliamento : bisogna guardare il valore di UGR dichiarato nei test report…….la normativa c’è….

    fattore economico : dobbiamo abbituarci a fare i conti in tasca ai clienti ,non possimao solo pensare al nostro guadagno ma anche quanto conviene al clinete spendere soldi.

    per me l’unica problematica da risolvere è se la certificazione dell’impianto rinnovato (solo una relazione di un ambilitato può farla.. ) può bastare.

    rilancio un altro quesito : in ragione dell’abbassamento dei consumi è necessario e in che modo rivedere le tolleranze di magnetotermici e salvavita ?

    PS
    quando la comunità europea bandirà i tubi “inquinanti”, i led dovranno piacere anche ad Alessandro…

  8. Ciao,
    Articolo interessante e in parte condivisibile, ma senza prospettiva a mio modo di vedere.
    Condivido, da operatore del settore, che sia più semplice sostituire il corpo illuminante piuttosto che i tubi fluorescenti. Non solo per questioni normative comunque risolvibili con l’auto certificazione, ma soprattutto per per la presentazione di nuovi prodotti che permettono di sostituire corpi illuminanti a scarica o fluorescenti, con analoghi a LED, consentendo risparmi energetici e di manutenzione notevoli.
    Mi riferisco in particolare a illuminazione stradale, uffici – ultimamente sono stati presentati prodotti da incasso molto efficienti e con UGR molto basso – e grandi aree.
    Ho visto illuminare centri storici trasformando i corpi illuminanti esistenti con sorgenti a LED con ottimi risultati(Venezia).
    Quella LED è una tecnologia nuova in illuminotecnica, e potrà solo migliorare sia in efficienza che in durata.
    È che ci limitiamo a pensare di sostituire l’esistente mentre dovremmo immaginare di illuminare in modo differente. Siamo legati a concezioni che possono essere quantomeno messe in discussione, così come quando furono presentate le lampade alogene.
    È necessario uno sforzo di fantasia da parte dei produttori. Sforzo che ci permetterà di creare nuove opportunità di lavoro e nel contempo notevoli risparmi energetici.
    Scusa per la franchezza iniziale, ma è argomento questo che vedo trattato con troppo pregiudizio, che è comunque meglio della superficialità di tanti, e troppa conservazione.

  9. Ciao Gianni, benvenuto su Luxemozione. nessun problema amo le persone che vanno diritte al punto senza ghirigori.
    Comunque per quanto riguarda i contenuti dell’articolo, può essere che sia dato poco spazio all’effettiva “prospettiva” che ci sta aprendo questa nuova tecnologia, tuttavia vorrei che quest’articolo venisse accostato ad altri pubblicati su questo blog, scritti, tra parentesi da persone estremamente competenti del settore, non ultimo ricordo l’articolo pubblicato qualche mese fa da Danilo Paleari, e linkato in home tra i contenuti suggeriti. per chi non lo trovasse qua il link diretto http://goo.gl/M4Urs.
    Nello specifico dell’articolo sui tubi LED, ti riassumo un po’ le motivazioni per cui ho voluto fortemente che venisse pubblicato: in primis perchè a mio vodo di vedere la soluzione tecnica proposta non è assolutamente vantaggiosa in termini di risparmio energetico, oltre che dal punto di vista della performace illuminotecnica. e credo che questo sia un punto condiviso (viste anche una serie di pareri abbastanza concordanti, che ho raccolto prima di pubblicare).
    Poi perchè la soluzione “tubo led” è, sempre a mio modo di vedere, limitata e limitante per il LED in quanto tale: condivido il concetto che tu hai ben esposto, ovvero “dovremmo pensare a illuminare in modo differente” e non facendo solo dell’improbabile retrofit. Insomma, pensare al led solo in termini energetici è (usando un po’ una battuta da ingengere 😉 ) è come guidare una macchina da corsa solo in prima e a 60 all’ora.
    E’ vero, abbiamo tra le mani una tecnologia che, nolenti o volenti, sarà il nostro futuro, e quindi, se proprio vogliamo vedere una morale nell’articolo pubblicato:una maggior chiarezza sui dati forniti e meno ciarlatani in giro che parlano di luce allo stato solido senza nemmeno sapere di cosa stanno parlando.
    A presto

  10. Ciao a tutti,
    ringrazio tutti voi per aver apprezzato e commentato questo articolo e per aver creato un dibattito. La partecipazione è sempre importante per creare scambio di informazioni e quindi per portare alla maturazione di conoscenze tecniche e di etiche professionali.
    Mi associo a quanto scritto da Giacomo nell’ultimo commento. Anche io penso che non dobbiamo soffermarci solo al retrofit (ovvero al trovare sempre la strada più facile da percorrere), ovvero ad uno sviluppo e utilizzo incrementale di tale tecnologia. La vera rivoluzione sta nel pensare di illuminare in maniera differente e quindi uno sviluppo e utilizzo trasformazionale di tale tecnologia sia a livello di prodotto che di impianto.
    Mi rendo conto però che oltre a ciò, esiste il mercato ed esistono le esigenze economiche dei consumatori. Perciò va trovato un compromesso in cui la possibilità di effettuare un retrofit in certi casi può aiutare. Ma che ciò non sia la tomba della ricerca su nuovi concept di illuminazione con la tecnologia LED. Proprio alla base di ciò sta il mio articolo, valutare se è attuabile e conveniente il retrofit tra tubo LED e tubo fluorescente.

  11. Buon giorno a tutti, a proposito di lampade neon avrei bisogno di un vostro aiuto.Mi spiego: ho un pannello figurativo dove dietro sono montati due tubi neon da 36 w ma con attacco ad un pin.Non hanno starter ma solo un trasformatore blaster.Sembra che questi tubi ad un pin o perno siano fuori produzione perche troppo vecchi.La mia domanda e’: posso sostituire questi tubi con tubi nuovi a due pin , ed in che modo.Grazie a tutti

  12. Buongiorno Aurelio, benvenuto su Luxemozione.Mi cuso per la risposta tardiva.

    MI pare di aver capito che dietro il pannello sono montati tubi tipo questo: . Io seguirei la strada della sostituzione con tubi fluo T5 o T8, anche nell’ottica di una maggior rendimento del sistema.
    Ora a mio parerela soluzione più veloce ed indolore, tra parentesi senza modificare la certificazione elettrica di tutto il sistem è quello di installare delle reglette fluorescenti all’interno del box, in sostituzione dei tubi ad 1 pin esistenti, che è un po’ la soluzione che si usa normalmente per i lightbox pubblicitari.
    Per esempio le ecopack della osram http://goo.gl/4t3Ys che esistono sia in versione T8 che T5 multipotenza. Poi andrà montato un tubo fluo da acquistare a parte.
    Potenza e quindi lunghezza del tubo dovrà valutarli lei in base alla dimensione del box, considerando un minimo di overlapping tra le reglette.
    Spero di esser stato utile, se qualcuno viene in mente altro ben venga
    a presto

  13. Salve a tutti dopo aver letto con piacere l’articolo vorrei porre alcuni punti su cui riflettere :

    1) qualità dei prodotti

    ovviamente sul mercato si trovano centinaia di produttori di cui il 90 o forse il 98 % è di scarsa qualità

    2) reale convenienza (con un prodotto di qualità)

    l’energia consumata a parità di risultato ottenuto (valori di illuminamento) è il 50%

    3) perchè i grandi produttori non lo fanno?

    lo fanno philips e osram (grandi produttori) altri produttori non lo fanno perchè sarebbe controproducente e non rientra negli obiettivi dell’azienda ……..

    4) certificazione

    il tubo led (con alimentatore interno isolato) è un apparecchio completo certificato (CE RHOS VDE EN 62471 etc etc) quando lo installo devo aver cura di farlo seguendo le istruzioni del produttore. Del vecchio corpo non rimane niente di elettrico se non gli attacchi G13 (quindi la perdita certificazione e garanzia non è rilevante) in particolare in quelle linee di tubi fluorescenti infinite senza ottica ,fra l’altro a grosso rischio di rottura ………

    riassumo il mio pensiero per non essere frainteso

    <>

    Buon lavoro a tutti

  14. Il mio pensiero era questo :

    tecton, vivo, ontero etc etc tutta la vita …… ma il retrofit di qualità ha un senso in termini di risparmio energetico e di qualità del risultato illuminotecnico complessivo. E’ come avere un auto vecchia inquinante e poco sicura che uso solo per piccoli spostamenti e non avere i soldi per comprarsi la Ferrari e neanche la X5, restiamo senza auto o la portiamo a riparare da un bravo ed economico meccanico che con una revisione completa rende il mio mezzo sicuro meno inquinante che mi dura altri 5/10 anni

  15. Save a tutri,
    Chiedo brevemente se qualcuno è al corrente della normativa riguardate il divieto di forniture tubi fluorescenti su apparecchiature vendte in Europa (ovviamente da sostituire con sistemi a LED)
    Sembra infatti che possano essere tolti dal mercato.
    Lavorando per un’azienda che attualmente fornisce in Italia ed Europa apparecchiature elttroniche equipaggiate ancora con tubi al neon, mi domandavo se potesse, a breve, diventare obbligatoria la fornitura di LED
    Grazie

    • Ciao Tommaso,
      a me non risulta proprio una roba del genere. Mi informo, ma non credo proprio.
      Forse ti riferisci alla norma che prevede l’eliminazione di parte dei tubi fluo e a scarica meno efficienti?

    • Nel frattempo dai un occhio qua http://goo.gl/vt1Hs è un pdf di Assil che spiega un po’ la questione della fuoriuscita dal mercato di alcune sorgenti meno efficienti. Se guardi nella sezione Misura di implementazione per l’illuminazione nel settore terziario trovi risposta a quello che chiedi.
      ciao

  16. Probabilmente ti riferisci ai tubi a catodo freddo (neon) e non ai tubi fluorsescenti …….. qui ci dovrebbero essere delle indicazioni a riguardo anche per i produttori.

    Saluti e buon lavoro

  17. Vorrei dare un contributo concreto alla discussione.
    Sono un collaboratore di un centro di formazione e tramite prove effettuate abbiamo scoperto che sostituendo il tubo in una plafoniera a cablaggio tradizionale con un tubo a led (sostituendo pure lo starter con il fusibile in dotazione)abbiamo un fattore di potenza negativo di -2,5 (potenza reattiva) data dal condensatore di rifasamento che aveva un senso con il tubo fluorescente. Questo significa che se installati senza “tagliare” il condensatore non avremmo nessun vantaggio anzi in qualche caso avremmo delle penali enel che supererebbero di sicuro i benefici di risparmio energetico del Led.

    • Buongiorno, per chi conosce la normativa tagliare significa rendere non conforme l’apparecchio e su questo il CEI e’ molto chiaro. Che risposte avete dato al problema sollevato?

      • In primis va verificato se occorre realmente togliere il condensare o isolarlo …… per essere precisi non è che si rende non conforme l’apparecchio è che perde le caratteristiche iniziali e quindi garanzia e certificazione (giustamente) ma lo stesso risultato (e con più rischi) si ottiene sostituendo un reattore non funzionante magari con uno non perfettamente uguale o inserendo un gruppo autonomo di emergenza all’interno della plafoniera …… e questo è stato fatto per anni senza troppi problemi …….. è chiaro che chi fa un intervento lo deve fare sapendo quello che fa e prendendosene le responsabilità …….. ma gli elettricisti fanno cose ben più pericolose ed assumendosi responsabilità ben più grandi del retrofit ………

  18. @Stefano

    L’osservazione è corretta in linea di massima il fattore di potenza (per una lampada da 58W sostituita da una 25W Led) si attesta attorno a 0.2 (capacitivo) questo di per se non è un problema ma potrebbe esserlo. E’ chiaro che tutto va analizzato prima dell’intervento, nella maggior parte dei casi sugli impianti vecchi il condensatore è in genere non funzionante ed il fattore di potenza iniziale e di circa 0.6 (reattivo-induttivo) che è un problema …….. quindi in genere il condensatore non crea problemi in quanto va a rifasare altri carichi reattivi del circuito generale o al limite fa intervenire meno stadi di un sistema di rifasamento centralizzato.

  19. Fernando Masi
    Vi racconto la mia esperienza.
    In un piccolo centro commerciale ho sostituito all’incirca 350 tubi al Neon da 58 W con tubi a Led da 23 W, e un frigo comunemente chiamato spalliera da 7 Kw con 4 frigo tipo a congelatore con vetro scorrevole superiore da 350 W, controllando prima dell’intervento la potenza assorbita istantanea sul contatore Enel risultava un consumo di 50 Kw, mentre dopo la sostituzione la potenza istantanea risulta di 26Kw, inoltre ottimizzando anche il contratto di fornittura la fattura per la fornitura elettrica e cambiata da una media di circa € 4500,00/5000,00 a fattura a circa € 2000,00.
    Ovviamento il cliente e soddisfattissimo e mi a commissionato un secondo lavoro, in fase di realizzazione.
    I tubi Led sono provvisti di certficato Fotobilogico LDV e certificato CE rilasciati dall’importatore Italiano.
    Il livello di luminosità anche s’è non e stato misurato con un Luxmetro (che nel frattempo ho provveduto ad acquistare) risulta molto migliore rispetto a prima, anche perchè c’è da tenere presente che tutti i tubi al Neon presenti avevano un decadimento luminoso molto evidente con zone più illuminate e zone meno illuminate in quanto sostituendo i vari tubi al Neon che man mano si guastavano o semplicemente si usuravano, l’illuminazione delle varie file dei corpi illuminanti risultavano a tratti ben illuminati e a tratti poco illuminati e con una luce giallastra che rendeva sgradevoli alla vista le varie file di illuminazione, cosa non più accaduta fino ad adesso (la sostituzione è stata effettuata 6 mesi fà) con un livello di luminosita delle file uniforme.
    Ovviamente sono state modificati i corpi illuminanti togliendo lo starter e il condensatore ed eliminando i collegamenti del reattore, la modifica al cablaggio è stata effettuata collegando i vari cavi con cappelloti.
    P.s. Attualmente sono risultati difettosi solo 2 tubi Led (fra l’altro riparati).

    • Complimenti !!! certo che quando si sostituisce un tubo già vecchio il risultato è quasi sconcertante !!! quindi si tratta solamente di usare un tubo led di qualità elevata e di installarlo correttamente per il resto il risultato è assicurato ……….. non ha sostituito anche eventuali faretti o sospensioni per i banchi frutta e similari ?

    • Ciao Fernando, grazie per il feedback e benvenuto su luxemozione.
      da quanto scrivi mi immagino i corpi illuminanti in cui hai inserito i nuovi tubi led siano vecchiotti e con basso rendimento. Sarebbe interessante se riuscissi a dare indicazioni in merito. In effetti in questo caso il miglioramento è garantito direttamente dalla sorgente che emette flusso già “direzionato”, di fatto indipendente quasi per intero dall’ottica del corpo illuminante, cosa che invece non avviene con le fluo il cui rendimento è dovuto in gran parte proprio dalla parte di ottica del prodotto in cui sono inserite.

      • Grazie per il benvenuto.
        x Giacomo, i corpi illuminanti sono gli equivalenti delle attuali Disano mod. 1903 Super – semplice 2+2 con riflettore mod. 1926 Ottica – art.1903, quindi il flusso luminoso era rivolto in basso, credo grosso modo con la stessa apertura in gradi dell’attuale Neon Led.

        x Raniero, propio in questi giorni mi accingero a delle prove con il banco salumi e banco macelleria, con dei Neon Led con una temperatura di colore di 3000K e insieme al cliente valuteremo il tutto.
        Appena avro il tempo necessario ti mettero al corrente dei risultati ottenuti.
        Ultimamente ho sostituito in un centro massaggi all’incirca 50 lampadine alogne da 50 watt con attacco GU 5.3 con le rispettive lampadine a Led da 5 watt, e qui c’è poco da dire, i conti sono semplici da fare, 50 pz x 50 watt per 12 ore al giorno, sono 30 kw contro 50 pz x 5 watt per 12 ore al giorno sono 3 kw.
        Il prossimo lavoro è in un ristorante e dovro sostituire dei corpi illuminanti (SIDE mod. NET18) da incasso con all’interno due lampade florescenti compatte da 26 wat e attacco G24, con dei corpi illuinanti a Led da 24 watt che al momento sto testando, è una mia regola che seguo sempre.
        Vi terro informati quando avro completato il lavoro.
        S’è si può inseriro anche delle foto dei lavori realizzati.

      • Perfetto, per le foto direi che sarebbero davvero gradite 😉 Una strada per postarle nei commenti potrebbe essere quella di usare ad es dropbox e postare il link
        ciao

  20. Buongiorno,
    complimenti per il tema della discussione. Mi occupo di consulenze in efficientamento energetico ed è sempre complicato capire quali sono i prodotti più indicati per i clienti in ambito illuminotecnico
    Personalmente sto seguendo alcune realtà piuttosto grandi e devo dire che contrariamente a quanto leggo in questi post, i tubi led non li ha voluti nessuno. Parlo di progetti come park interrati o stabilimenti produttivi.
    Gli stessi clienti hanno chiesto esplicitamente prodotti diversi, anche se più cari, optando per lampade nate led. Il problema sono i costi. Corpi illuminanti a Led, che sostituiscano la 2×58 o i SAP 400 w, hanno costi molto alti. Qualcuno sa se sul mercato esistono realtà meno blasonate di certi marchi molto noti, che abbiano costi accettabile e buona qualità?
    Grazie,
    Tommaso

    • Capisco cosa intendi e la parola d’ordine è attenzione alla qualità però esistono delle realtà interessanti con il permesso dell’amministratore ti lascio la mia mail [email protected]
      ps . il tubo led può giustamente far paura oggi ne ho testato uno che dopo mezz’ora ha raggiunto i 52 gradi …………. saluti

    • Ciao a tutti,
      ho trovato per caso queste interessanti osservazioni e vorrei portare un piccolo contributo.
      Importiamo da circa 3 anni apparecchi led da cina (malvolentieri) e da Taiwan (con molta più soddisfazione), dopo aver condotto uno screening attento sui rispettivi mercati.
      in merito all’annosa questione fluo-led, una cosa che non ho visto citare è la potenza del tubo led. noi sostituiamo da due anni il T8 da 18 W con 11 W led, il 36W con il 22 w led ed il 58 W con il 28 W led. Si tratta di un prodotto taiwanese che in due anni non ha dato alcun inconveniente. Nella sostituzione 1 a 1 non abbiamo mai rilevato illuminamenti inferiori a quelli preesistenti; in un paio di casi abbiamo fornito una potenza maggiorata (31 W anziché 28 per il 1,5 m) con un guadagno in lumen di circa il 7%. Si trattava di una prova in un supermercato particolarmente sensibile all’illuminamento e il risultato è stato un guadagno medio di 50-80 lux rispetto all’esistente. Per quanto riguarda i prezzi, oggi un retrofit corretto si paga in 12-18 mesi e, in caso di più di 12 ore/giorno, anche in meno di 12 mesi.
      Per altri articoli, ovviamente molto conveniente sostituire alogene e incandescenti, da verificare la sostituzione degli ioduri. Per questi ultimi, specie nella versione High Bay (plafoni) ci sembra più conveniente l’induzione elettromagnetica (attenzione, solo con tecnologia taiwanese; quella cinese performa la metà).
      ricertificazione dopo retrofit – che problemi ha l’installatore a fare una certificazione, se,come ha detto giustamente un post precedente, rimane solo il portalampada G13 in tensione, peraltro inferiore a quella fornita dallo starter?

      • Gradirei portare la mia esperienzia decennale nel settore della costruzione di lampade a LED. Il mio lavoro si svolge essenzialmente a Shenzhen come consulente di aziende cinesi produttrici di LED e lampade connesse. Posso concordare quando mi parli di prodotti scadenti cinesi nel momento stesso che ti rivolgi a quelle aziende cosiddette ” family ” che vendono prodotti a basso costo ed a bassa tecnologia. Se ti rivolgessi ad aziende cinesi primarie che hanno personale, apparecchiature e produzione di livello, non incontreresti prodotti di qualità scadente. In più scopriresti le innovazioni che escono sul mercato a frequenza impressionante. Riguardo le aziende di Taiwan, ti prego di valutare il fatto che esse sono presenti come produzione in Cina, non certo a Taiwan. Infine considera che anche Philips, Osram, ecc. producono in Cina, non in Paesi cosiddetti ” avanzati tecnologicamente ” ed in queste fabbriche lavorano tecnici cinesi con la supervisione degli europei, ma che acquisiscono nozioni che poi ” esportano” in altre aziende cinesi. Una cosa importante : tutto quello che qui si dice è già superato dalla realtà che viaggia a velocità supersonica. L’argomento LED è appena agli inizi..

  21. @ Fernando , per sostituire la 2×26 di solito uso un incasso da 32 W (totali compreso alimentatore) da 2400 lm …… d’accordo sulle GU si vince facile 😉 sulle macellerie io ho già fatto una prova con il 3000 se hai un CRI alto ok altrimenti devi scendere di °K ……. io stò lavorando per avere una miscela ad ok ………. saluti

  22. Salve a tutti e mi unisco ai complimenti per l’ottima discussione.
    Vengo subito al sodo. Nel mio soggiorno, proprio in questi giorni mi ha abbandonato il punto luce più importante, ovvero un tubo al neon di 2,40 metri ad accensione immediata installato in una specie di “terrazzino” in muratura sulla parte alta di una parete, la cui luce viene diffusa e rifratta dal soffitto della stanza. E’ una soluzione del 1974, anno di costruzione dell’abitazione, che a me è sempre piaciuta e sembrata funzionale. Tale tubo di lunghezza anomala risulta essere un T12 da quel che leggo sull’ imponente e ronzante “reattore”, e funziona senza starter, proprio come quei tubi da insegna di cui si parlava sopra…. Da quel che ho sentito dire, nessuno produce più questi mastodontici tubi, ed allora ho pensato ai led per la sua sostituzione, e precisamente a due tubi da 1,20 metri in fila, naturalmente acquistando quattro portaneon ed avvitandoli sulla tavola di legno che attualmente sta sotto il sistema esistente. Inutile dire che illuminava “a giorno” l’intera stanza,e quindi il mio timore è quello di rimanere deluso magari dalla minore emissione di due tubi led rispetto a quello a cui sono abituato da una vita… Non avendo termini di paragone, vi pongo alcuni domande:
    1) E’ proprio vero che non esistono più questi tipi di tubi al neon?
    2)Considerato che da acceso consuma circa 100 watt, se dovessi sostituirlo con due tubi a led, su quale indice di potenza e grado di colore mi dovrei orientare?
    3)Ho visto che le insegne pubblicitarie hanno questi tipi di tubi ad un polo per estremità, ma di diametro inferiore, tra l’altro anche realizzati su misura: sarebbe conveniente farsene realizzare uno apposito per la sostituzione?
    4)Conoscete altre alternative, magari economiche?
    Vi ringrazio infinitamente per la pazienza….

    • Ciao Massimo, non mi addentro nella questione tubi LED perchè in questo caso non ne capisco il vantaggio.
      Secondo me, visto che sei già orientato per un doppio tubo con una soluzione fluorescente utilizzando per esempio:
      Ecopack di Osram per lampade fluo da 28W L=1184mm
      per intenderci le T5 28W hanno un efficienza luminosa di quasi 100lm/w http://bit.ly/11OJdiq che hanno tutto il sistema di accensione elettronico integrato e quindi non hai più bisogno del reattore.esistente
      I T12 che hai installato ora che sono ancora in commercio, ma non ho trovato potenze da te indicate http://bit.ly/11OJiCK hanno un’efficienza molto scarsa circa 60 lm/w

      Se compari i dati di fluosso vedrai che sono analoghi.T5 28W L=1149 Flusso=2500lm 5000K
      T12 40W L=1200mm Flusso=2500lm 6500K

      Naturalmente Ecopack o sistemi economicamente piu interessanti.

      Per la tua domanda da punto 3) immagino ti riferisca ai catodi freddi, usati per insegne o altre applicazioni qua alcuni approfondimenti:
      http://bit.ly/11OL9HR

      a presto

    • Ciao,

      1) Esistono ancora anche se sono un po diversi
      2) Se usi tubi da 1.20 devi usare tubi da 20W da circa 2000 lumen satinati 4000K
      3) Se vuoi lo stesso risultato non hai alternative devi farlo rifare ma scusa si è rotto il tubo si è esaurito oppure è andato il reattore potrebbe essere possibile ripararlo chiama qui a mio nome e chiedi se si può riparare poi magari ti rivolgi a qualcuno della tua zona http://www.progettopuntoneon.it/index.php/chisiamo

      saluti

      • Ciao e grazie delle risposte puntualissime!
        Allora, la soluzione migliore sarebbe di cambiare il tubo, visto che è esaurito e non è rotto il reattore, che già ho provveduto a cambiare; se mi sapreste dire dove trovarlo/ordinarlo ve ne sarei grato; in alternativa, prendo in considerazione qualsiasi altra soluzione che mi permetta di avere la stessa intensità di luce ma con accensione immediata, come era sinora, quindi niente sfarfallii o fading in accensione.
        Spero possiate aiutarmi ancora…
        Ancora grazie,
        Massimo

    • i tubi led da 2400 mm si fanno sia in cina(abbastanza comuni), sia a taiwan (ne conosco uno) Ovviamente il colore lo puoi scegliere tra i 3-4 standard (3000, 4000, 5000 e 6000-6500), la potenza, orientati su > 40 W); hanno alimentatore interno e richiedono alimentazione 220 V-AC diretta, senza altri componenti elettronici.

  23. Ciao Tommaso, mi presento prima di tutto, sono Michele e lavoro per una Azienda che opera nel settore del risparmio energetico ed energie rinnovabili.
    Attualmente Stiamo commercializzando un Tubo al Neon a basso consumo energetico che sostituisce gli attuali T8 facendoci risparmiare almeno il 50% ed oltre rispetto ad un tubo con starter. La cosa eccezionale di questo Tubo al Neon è che possiamo inserirlo nelle baionette delle plafoniere esistenti che possiamo trovare in qualsiasi centro comm.le e/o opificio ind.le, basta solamente togliere lo starter, eliminare il condensatore se presente e se vogliamo possiamo anche scollegare il reattore che sia questo meccanico e/o elettronico (consigliamo di farlo perchè come tutti sappiamo anche il reattore consuma energia elettrica) potendo così anche eliminare completamente i costi di manutenzione.
    Il Tubo a basso consumo energetico può essere collegato direttamente alla 220 v.
    La qualità della luce è nettamente superiore ad un tubo al neon con starter perchè usa una frequenza nettamente superiore.
    Lavora ad una temperatura costante di 35°, molto al disotto di un normale T8 che può arrivare anche a 65°, ed il colore è uguale a consumo di energia.
    Il fattore potenza (Cosp) e pari a 0,95 che ci permette di non pagare le reattive all’Enel.
    Spero di esserti stato di aiuto e se hai bisogno di altri chiarimenti non devi fare altro che chiedermeli.
    Complimenti a tutti per il forum di discussione, molto tecnico e chiarificatore.

      • Ciao Giacomo, sto parlando di tubi fluorescenti che come dicevo sono a basso consumo energetico e sostituiscono gli attuali T8 facendoci risparmiare almeno il 50% ed oltre rispetto ad un tubo con starter. E’ come un T5 ma con attacco T8, quindi non necessita di cambiare le plafoniere esistenti. Ti lascio la mia e-mail così se mi scrivi posso inviarti le specifiche del prodotto.
        [email protected]
        Grazie

    • Ciao Michele, in pratica stai dicendo che anche la tecnologia tubi neon, riesce ad avere prestazioni che si avvicinano ai tubi led. comunque mi sembra di capire che necessiti comunque lo stesso retrofit (alimentare 220Vac), ma i vantaggi quali sono? un 58W al 50% sono 29W i tubi led sono intorno a 24W, inoltre sono comunque vetro caricato con gas, forse i costi sono molto inferiori ai tubi led? e la durata in ore?
      fammi sapere, grazie

  24. Come un T5 con un attacco T8 ??? mandi anche a me ? [email protected]

    Io uso una 24W da 2300/2400 lumen apertura 180° alla fine dei conti sono sempre +30% rispetto al 58W come valori di illuminamento ……

    PS sostituito 50 faretti SAP 100W con 47W led 3000K CRI 90 lux sul piano esposizione +50%

    Saluti

  25. Ciao a tutti,

    operiamo esclusivamente nel settore dell’illuminazione a led da ca. 4 anni ed il ns. articolo maggiormente venduto è il tubo a led T8 da 1200mm e 1500mm ; i ns. modelli hanno PIN G13 girevoli di 90° e driver intercambiabile, cioè in caso di guasto si può sfilare e sostituire. Esitono varie potenze, ad es. per il 1200mm il 18/20/22W e per il 1500mm il 24/28W, cover trasparente o satinato, il tutto con Epistar led SMD3528.
    Nel 2012 abbiamo venduto oltre 5.000 tubi a led, mentre per quest’anno prevediamo di venderne ca. 7.000/.8000 unità.
    Il ns. cliente più grande è FIAT SPA che stà sostituendo a blocchi nei vari stabilimenti di Melfi, Cassino e Torino i neon con tubi a led
    Secondo la ns. esperienza i tubi a led sono sicuramente convenienti per ambienti industriali e commerciali, come capannoni e supermercati, dove si utilizza la luce per almeno 8/10 ore al giorno, ma sopratutto per parcheggi (SILOS) dove la luce viene utilizzata anche 24 ore al gg.
    I tubi a led sono sicuramente una valida alternativa ai neon.

    Saluti
    Enrico

    • in fiat hanno provveduto a certificare i corpi illuminanti con il cablaggio modificato? come può un tubo a led che ha la metà della potenza ma anche la metà dei lumen, sostituire un tubo fluorescente del doppio di potenza e del doppio di lumen? grazie

      • Buongiorno Stefano è molto semplice, i LED hanno una efficienza luminosa maggiore ai tubi fluorescenti ( quasi fino a 120 Lm/W )
        in effetti i Lumen di un tubo a led sono inferiori a quelli di un tubo fluorescente, ma se interessa solo la luce sulle scrivanie ( LUX ) allora questi sono maggiori per i LED, pur con la metà della potenza, questo accade perchè con il tubo fluorescente la luce emessa nella parte superiore spesso è recuperata in malo modo, cioè il rendimento di tutto il corpo illuminante è molto infeririore a 1. Spero di essere stato chiaro . Comunque qualsiasi tecnologia ha il rovescio della medaglia. CIAO Matteo

        • Sì aggiungo una piccola nota, visto che si parla di “scrivania”. Da notare che i corpi illuminanti darklight o dotati di sistema di schermatura volta a ridurre abbagliamento o riflessioni sui video-terminali sono stati ingegnerizzati per tubi fluorescenti con distribuzione fotometrica 4pigreco steradianti e non, come nel 90% dei casi accade per tubi led con distribuzione fotometrica della luce solo verso il basso e tra l’altro con sorgenti discrete come i LED che potrebbero causare abbagliamento debilitante e molesto (ricordo infatti che, nel caso dell’abbagliamento molesto UGR è stato costruito per sorgenti caratterizzate da un funzionamento molto differente da quello dei tubi led o in generale da corpi illuminati Led) Sul 50% di cui si scrive… anche se potrebbe essere vero che “l’utilanza” di un tubo LED è migliore di quello di un fluorescente nudo è anche vero che solitamente i tubi fluo sono inseriti in sistemi dotati di riflettori, per cui il 50% col cavolo…ma di cosa stiamo parlando? Senza togliere che l’efficacia di un tubo LED all’interno di un apparecchio per ufficio sarebbe praticamente nullo per i modtivi di cui parlavo sopra.

          Buona giornata

      • Buongiorno a Tutti, vorrei dare il mio contributo a questo forum per quanto riguarda i tubi a LED installati in Plafoniere Disano Hydro 920 con DIFFUSORE Stampato ad iniezione in policarbonato trasparente prismatizzato internamente, autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV. Elenco le prove fatte da me in laboratorio: Plafo Disano Hydro 920 con Tubo Osram 18w 840 Lumilux Cool white 1350 Lumen, contro Tubo a LED ditta OMNIALED da 10w 840 950 Lumen. Ad 1 metro di distanza i Lux del tubo Osram da 18w erano di 110 Lux CON UN COSUMO TOTALE DI 20w, mentre quelle del tubo OMNIALED da 10w erano di 190 Lux con un consumo Totale di 10w, ho dovuto svitare lo starter sostituendo il tubo con quello a LED, ma i vantaggi sia rispetto i Consumi ridotti che rispetto i LUX molto maggiori sono evidenti a Tutti. Chiunque può fare queste prove anche senza avere un Laboratorio, basta solo munirsi di un Luxometro ed un Wattmetro o in alternativa di un Amperometro in ca. Saluti a Tutti MATTEO.

        • In realtà l’illuminamento in seì non significa nulla, la prova andrebbe fatta in due modi primo inserendo i tubi in un corpo illuminante dotato di un riflettore serio e non una baracca di disano e poi capire se in una configurazione classica oltre ai “lux” come li chiami tu viene rispettata l’uniformità e altri parametri qualitativi necessari a rendere uno spazio vivibile e fruibile.

  26. Ciao a tutti, scusate se intervengo. Posso chiedere di condividere con tutti le notizie o informazioni? Anzichè richiedre o postare mail private se avete o desiderate condivdere informazioni utili quale modo migliore di pubblicare un commento con link ad informative, dati tecnici od altre cose interessanti?
    Poi, giusto per essere chiari, non vorrei che questo post, nato coll’intento di comunicare e condividere info utili sull’argomento diventi mero ponte commerciale per venditori di tubi LED, per cui, da ora in poi, commenti tipo:
    “complimenti per l’articolo il mio tubo led è più figo degli altri” senza pubblicare anche le specifiche tecniche o non se debitamente argomentato, non verranno pubblicato.
    Grazie a tutti per la comprensione e a presto.

  27. chiedevo, la modifica “retrofit con plafoniera originaria per fluorescenti, funziona anche nel caso vi sia un sistema (con batterie tampone) che alimenti (come luce d’emergenza) il fluorescente prima, il tubo led poi!
    ho visto che all’uscita dell’elettronica dell’emergenza durante l’intervento vi sono 220V AC, quindi non necessitano altre modifiche per mantenere la funzione luce emergenza
    grazie

    • non funziona in quanto ci troviamo nella stessa situazione di retrofit su plafoniere con alimentatore elettronico ……… a meno che il tubo led funzioni anche con reattore elettronico

      • Esatto Raniero e Flavio, posso solo confermare quanto da voi espresso, solo 1 cosa, adesso sono usciti i Tubi a LED che funzionano con i Reattori elettronici e anche sulla maggior parte di lampade di emergenza ad 1 tubo, andate a vedere i Tubi della ditta Omnialed. Ciao e Buona giornata

  28. Dalla mia prova ho visto che il tubo led lampeggiava velocemente, ma presumo che dipenda dal fatto che non ho tolto il reattore, inoltre le batterie del sistema erano alquanto scariche e mantenevano (all’uscita della scheda) una tensione un po al limite circa 200V.
    In alternativa cosa mi consigli, per l’emergenza:
    trovare un tubo led con batterie interne
    oppure
    conosci sistemi adatti da inserire in plafoniera per alimentatare neon da 58W come luce d’emergenza?

    • Se il kit è composto da batterie ed inverter 230V 50Hz non hai problemi anche se la tensione scende a 180V in quanto l’alimentatore interno al tubo led è in grado si funzionare anche a tensioni molto variabili (in genere 180/240V) se il kit è composto da batterie ed inverter/reattore elettronico il tubo non funziona (come risp precedentemente) ma non per un problema di tensione.
      Se i tubi in emergenza sono intorno al 20 per cento del totali io li lascerei senza stressarmi più di tanto (parere personale) ad esempio se ne devi sostituire 100 lascio i 20 e ne cambio solo 80 ………

      • Grazie, nel mio caso chiudo l’esperimento togliendo definitivamente il reattore tradizionale.
        QUESTIONE TUBI LED, io sono a favore di questa soluzione anche se concordo con il fatto che verranno fatti molti miglioramenti futuri.
        Possiamo dire, che un tubo tradizionale fluorescente, con reattore e starter grossomodo consuma quasi il doppio, dovuto al fatto che il reattore abbassa la tensione di circa il 50% (100÷110vac)??
        Quindi con tutti i limiti attuali, i tubi led mi sembrano una soluzione, che con pochi led SMD ed un alimentatore, ci risparmiano tubi in vetro caricati con gas …. che non è certo ossigeno!
        grazie, accetto volentieri precisazioni, non essendo un esperto.

  29. Buongiorno a tutti.
    Relativamente all’installazione dei tubi Led , a prescindere dalla loro qualità, economicità, efficienza e facilità di installazione (tolgo il vecchio fluo, metto il nuovo led) a livello di marchio CE/certificazione di conformità della lampada da parte del produttore, nel momento in cui “manometto” il cablaggio staccando il reattore, cosa succede?
    Mi sembra strano che stabilimenti produttivi o realtà soggette ai CPI facciano tali operazioni. Nel malaugurato caso che un operatore ignaro, togliesse il tubo led per ripristinare la fluorescenza e dimenticasse di ripristinare il reattore non ci sarebbe qualche problemino?
    Inoltre la durata del tubo led quante ore è garantita? 50.000? come dovrebbe…dopo quante ore si ha il deprezzamento del flusso luminoso?
    Esiste un Ingegnere che mi firma il progetto illuminotecnico con le premesse sopra?
    Questi dubbi non sono solo miei, ma mi sono stati sollevati in parte da l’ufficio dei Vigili del fuoco che doveva modificare il CPI.
    Grazie,
    Tommaso

    • Beh è il nocciolo del problema, direi! Ne stavo giusto parlando ieri con una persona del comitato elettrico che sta partecipando alle revisioni della norma sulla sicurazza elettrica dei corpi illuminanti in particolare la norma in via di approvazione sulla sicurezza delle sorgenti tubolari LED a doppio atteacco. Sarà oggetto di uno dei prossimi articoli, ovviamente dopo l’approvazione definitiva.
      Ovviamente chi installa si prende la responsabilità… e ci mancherebbe, visto che manomette un corpo illuminante per farlo funzionare con altre sorgenti per cui non è stato costruito.
      Poi, come spesso accade in Italia, si procede comunque e se si manifesta un problema ci si penserà su.
      Aspettiamo dunque che vada a fuoco un piano di un ospedale causato da un difetto elettrico, poi si vedrà.
      Ciao

      • Anche l’attacco E27 non è stato concepito per essere usato con le FLC ………….. più che una nuova norma servirebbe qualche corso di elettrotecnica ………… l’attacco G13 il reattore e la linea di alimentazione possono trarre solo vantaggio dal retrofit ……. è molto improbabile che un piano di un ospedale vada a fuoco per un problema elettrico causato dal retrofit consapevole ………. non bisogna demonizzare a prescindere, mentre sono completamente d’accordo sul fatto della responsabilità e ovviamente sul discorso illuminotecnico …… per ogni cosa ci vuole buon senso …… saluti

      • Non capisco l’ultima affermazione, e poi demonizzare, ma suvvia! non mi pare proprio…
        Sui corsi di elettrotecnica forse hai ragione, la parola chiave è “consapevole” pienamente d’accordo.
        COmunque, a breve spero di pubblicare un articolo che faccia il punto della situazione anche sulla nuova normativa, che sarà pure superflua, ma almeno renderà possibile la verifica e (forse un maggior controllo) sull’operato di tecnici poco consapevoli.
        ciao

  30. Salve a tutti

    riguardo la questione della ri-certificazione di una plafoniera modificata per tubi LED, la mia opinione è la seguente: una plafoniera che viene ricablata per tubi LED (eliminando quindi il reattore e lo starter) non è altro che una piastra con due attacchi G13, una morsettiera e dei cavi elettrici. Se i cavi utilizzati sono sezionati in maniera da poter funzionare con sicurezza con la corrente necessaria per il tubo LED e se quest’ultimo è certificato per funzionare a 220V, penso non ci siano ulteriori problemi di ri-certificazione.

    • direi che hai centrato il bersaglio nel caso del tuo esempio il tuo corpo illuminante è il tubo, tu certificherai che lo hai installato seguendo le prescrizioni del costruttore (del tubo) il vecchio apparecchio ha poco di certificabile in quanto funge solo da supporto ………. aggiungo che, come cercavo di dire nel post di risposta a Giacomo, se operi su una linea vecchia che ovviamente avrà una portata ridotta rispetto a quella della sezione reale del cavo in questo caso gli riduci la corrente nominale del 50% circa pertanto potresti dire che, opportunamente protetto dal sovraccarico e dal corto circuito lo stesso è ancora utilizzabile ……… saluti

  31. Bell’articolo e anche interessante discussione. vorrei però avere delle risposte riguardo alcuni punti per potermi fare un’idea più completa sull’argomento: tossicità+smaltimento e calore emesso
    Problema sanitario: che succede se, riprendendo l’ultimo esempio dell’ospedale, mentre il tecnico sostituisce in un corridoio affollato un neon rotto questo si rompesse? Che costi ha smaltire i neon o le altre lampade (anche se in ITALIA nonostante venga pagato alla fonte il costo di smaltimento non vedo molti punti di raccolta anche negli stessi negozi, mentre si vedono molte lampade gettate nei cassonetti) , che problemi di inquinamentoda invece un LED?
    Per non sottovalutare mi sembra assenza di emissione infrarossi e ultravioletti e di sfarfallio nei LED.

    Calore emesso: Il fatto di sostiruire alcune lampade con quelle a LED non dovrebbe portare vantaggi considerevoli essendo a bassa emissione di calore (penso ad un negozio che spende tanto in aria condizionata) o semplicemente alle vetrine refrigerate dei bar.

    Grazie

  32. Buongiorno Giorgia, benvenuta su Luxemozione.
    Rispondo per punti secondo quello che è il mio punto di vista che, vorrei ribadire, non è anti LED, vi rimando ad un po’ di articoli che trovate su Luxemozione . Mio intento è quello di trovare il bandolo (se esiste) dell’intricata matassa del mondo della luce allo stato solido.
    Intricata a causa di dversi fattori tra cui
    1)Un buco normativo specifico che lentamente si sta diciamo colmando
    2)Un mercato corrotto da venditori che sfruttando l’asimmetria conoscitiva stanno rifilando una serie di fregature dietro l’altra al povero aquirente ignaro (o che fa orecchie da mercante) sulle criticità dei led.
    Ma venendo al dunque:
    A) sulla problematica della sostituzione del tubo fluorescente (quello che tu chiami neon) naturalmente sta al tecnico manutentore che, opportunamente preparato, dovrà far attenzione a non disperdere le polveri fluorescenti (che di fatto contengono una piccola parte di mercurio assorbito durante il funzionamento )nell’ambiente. Sulla pericolosità ci sono diversi punti di vista, sicuramente dovrà esser posta molta ma molta cura allo smaltimento di tutti i tubi sostituiti durante il piano di manutenzione.
    B)Appunto sullo smaltimento è fondamentale a causa del contenuto di mercurio http://goo.gl/sE3Ql sui costi ti rimando al sito di ECOLAMP in cui troverai tutti i riferimenti sul servizio extralamp http://www.ecolamp.it/extralamp (se sei un profesisonista) o altri servizi di raccolta se sei un privato:
    C) I prodotti LED sono inquinanti? sicuramentte contenendo componenti elettroniche andranno smaltiti più o meno come accade per i prodotti elettronici .DI certo non li puoi buttare nel sacco dei rifiuti generici.
    D)Sul problema dello sfarfallio (flickering) si può ovviare ul problema con ausiliari elettronici ad alta frequenza che di fatto annullano lo sfarfallio (vedi articolo sopra)
    E) Sull’emissione di UV e IR è vero in generale i led ad emissione di luce bianca sono praticamente privi di emissioni nell’ultravioletto e infrarosso.
    F) Sul calore, i LED comunque ementtono calore durante il funzionamento, in maniera diversa rispetto a quanto succede per le normali sorgenti ad incandescenza o a scarica nei gas. In un negozio, un prodotto a LED può portare ad un abbassamento della temperatura ambiente soprattutto se inscassati a soffitto. Semplificando i LED emettono gran parte del calore verso la parte dietro e non verso il basso.

    Natualmente esistono una serie di altre domande acui dare risposta :
    Chi è il mio fornitoree e che led monta?
    I sistema LED e’ davvero dissipato correttamente?
    E quindi è davvero in grado di mantenere ciò che promette (vita media e costanza cormatica)?
    Inserito in una plafoniera sventrata è davvero conveniente soprattutto in considerazione delle normative che specificano i parametri di corretta illuminazione?
    Non sara mica che tutti quei led siano abbaglianti vero?

    Tutte domande a cui si dorvrebbe dar risposta ogni volta che affronto un progetto, credo che molti si fermino prima della prima riga.
    Ciao

    • Grazie per la risposta anche se non l’ho trovata molto soddisfacente in alcuni punti.
      I led non contengono mercurio e non emettono ultra violettie questo mi sembra un’enorme vantaggio considerato che sono tutti agenti riconosciuti cancerogeni. Cercando online si trovano nel mondo molti gruppi ma anche siti per la sicurezza pubblica (ad es. quello americano) che stanno facendo una bella lotta contro le fluorescenti sia perchè sulel confezioni non è in nessun modo avvisato della loro pericolosità e sia perchè sono state riscontrate inefficienze dello schermo protettivo degli UVA soprattutto nelle lampade con tubi ripiegati, nello specifico nei punti di piegatura.
      PEr quanto riguarda il calore dici che lo emettono in maniera differente, ma io per le lampade LED che ho visto direi che si parla proprio di temperatura differente. Le fluorescenti o altre a gas arrivano a centinaia di °C, tanto che ustionano se toccate accese e cuociono anche le plastiche delle plafoniere. Mentre per i LED scusa ma … penso che la temperatura sia sui 60° se non di meno. Parlando con un amico che fa impianti di riscldamento/raffrescamento mi ha detto che quando progetta una delle prime cose che chiede è lo schema dell’impianto di illuminazione per calcolare il calore delle lampade.
      Inoltre anche amici con negozi mi hanno confermato che i neon segnano i prodotti esposti come se fossero al sole (con tempi più lunghi logicamente) e mi hanno fatto vedere le ombre che si erano formate su dei piccoli elettrodomestici nonchè le targhette dei prezzi sbiadite.

      Ho trovato invece interessante un commento che parlava di ripensare proprio il modo di illuminare. Non bisogna piegare la nuova tenologia adattandola a standard precedenti ma trovare soluzioni nuove più adatte al nuovo tipo di illuminazione.

      • Ciao Giorgia,
        è vero il mercurio è una metallo pesante molto dannoso per la salute dell’uomo, non necessariamente cancerogeno, ma dannoso daltronde n parlai qua: http://goo.gl/0MRnl poi però non demonizzarei nemmeno i fluorescenti, di fatto come scrivevo sopra si tratta di saper smaltire adeguatamente il prodotto. Di certo, ribadisco il concetto sopra, i LED NON si possono gettare nel cestino , perchè di fatto le componenti elettroniche contengono sostanze che devano essere smaltite differentemente, così come accade per il mercurio e le polveri fluorescenti.
        Poi in generale sulla cancerogenità degli UV, beh spararla così in assoluto è un po’ riduttiva non credi? Lo sai che il vetro delle lampade a scarica è UV protect?

        Forse comunque ti riferisci ad un articolo uscito nell’agosto scorso, prontamente ribattuto dal NEMA ( National Electrical Manufacturers Association)

        Poi certo sono il primo a sostenere il vantaggio dei LED in applicazioni sensibili in cui il manufatto può subire danni fotochimici da esposizione.

        Sulla temperatura di funzionamento delle sorgenti fluorescenti:
        sui 40°
        I problemi di fusione delle plastiche esistono se il prodotto è mal progettato, problemi diffusi soprattutto con sorgenti lineari fluo T5 da 80W che evidentemente producono più calore del dovuto

        tecnicamente il non rispetto di dette temperature inficia il funzionamento della lampada stessa.

        Centinaia di gradi… forse ti riferisci alle sorgenti a scarica ad altra pressione tipo Ioduri metallici?
        Sempre dal sito Philips per una sorgente HIT Elite da 35W 3000K vengono dichiarate le seguenti temp.
        Temperatura attacco 250 (max) C
        Temperatura raggiungibile 350 (max) C
        Temperatura lampada 500 (max) C

        Su come si comportano i LED dal punto di vista termico non lo dico certo io, ma la fisica. Ti rimando ad un articolo un po’ tecnico scritto da Franco Mursiari su LED in di Gennaio
        Ti assicuro comunque che non sono certo freschi: per il luxeon A di Lumileds un, led abbastanza recente, 85° di temperatura di giunzione.

        A presto.

  33. Ottimo articolo, molto interessante e ben scritto.
    Ne vorrei approfittare per aggiungere un altro punto alla discussione: sul mercato ho visto tubi LED con differenti cablaggi, ma i due piu comuni che ho notato sono quelli alimentati da un solo lato (la maggior parte) e quelli da ambo i lati del tubo.
    Nel caso dei tubi LED alimentati da un lato, molti distributori asseriscono una maggior sicurezza contro shock elettrici e la possibilità di NON perdere la certificazione CE dell’apparecchio in cui vanno installati (grazie alla sostituzione dello starter, che non viene considerata una modifica all’apparecchio).
    Questo può essere vero per le sole plafoniere con ballast ferromagnetico e starter, in quanto se la plafoniera è elettronica, l’installazione di questi tubi richiede il ricablaggio dell’apparecchio! Di conseguenza non sempre i tubi di questo tipo possono essere considerati retrofit perchè dipende dall’apparecchio in cui vanno installati.
    Ho notato inoltre la disponibilità di altri tubi LED con alimentazione su entrambi i lati (fase da una parte e neutro dall’altra, con eliminazione sia di starter che di ballast nel caso di plafoniera con ballast ferromagnetico).
    Mi sembra di aver letto che questa tipologia di tubi avesse problemi di sicurezza elettrica e che era possibile prendere la scossa se, inserendo un’estremità del tubo nel G13, si andava a toccare l’altra estremità. Ho fatto un test con un tubo led di questo tipo; ho connesso un’estremità del tubo e l’ho “acceso”, senza inserire l’altra estremità. Ho misurato la tensione presente all’estremità libera: quello che mi aspettavo era la presenza di tensione, in quanto teoricamente ci dovrebbe essere il rischio di shock elettrico. Con mia sopresa invece la tensione su quell’estremità era nulla.
    Purtroppo non sono riuscito ad aprire il tubo per esaminarlo; qualcuno di voi ha mai provato a fare il mio stesso test?

    Ritengo che l’alternativa LED possa essere utilizzata nei contesti dove il consumo è effettivamente alto e le necessità di luce non sono particolarmente elevate. In altri contesti credo che il tradizionale tubo fluorescente abbia ancora da dire la sua!

  34. Trovo la vostra discussione molto interessante, purtroppo non ci capisco “un tubo”, dal momento che sono un neofita dell’argomento. Ho acquistato un tubo LED per testarlo, dietro alle sirene del basso consumo. L’ho installato nella plafoniera semplicemente togliendo lo starter, senza però scollegare l’alimentatore ne toccare nient’altro, perché non ci capisco nulla. Ora devo dire che il tubo LED funziona perfettamente, ma il fatto che non ho scollegato l’alimentatore cosa mi comporta? Grazie

    • Ciao Tiziano e grazie per il tuo intervento. Dunque se hai tolto lo starter ed il tubo LED funziona, significa che si tratta di un tubo LED con alimentazione in CA (230Vac) e con la fase (L) su un attacco ed il neutro (N) sull’altro attacco. Altrimenti non si sarebbe nemmeno acceso. Il fatto che non hai scollegato il ballast elettromagnetico esistente, inficia il sistema dal punto di vista dell’efficacia luminosa [lm/W]. Ossia tutto il sistema consuma di più di quello che potrebbe consumare, in quanto viene assorbita maggiore energia dalla rete per alimentare il tubo LED. Difatti l’energia assorbita in più viene dissipata dal ballast elettromagnetico esistente, la cui presenza insieme a quella del condensatore di rifasamento, a livello funzionale, in questo caso risultano inutili.

      • Grazie mille per la risposta,
        queste sono cose che quando ti vendono il tubo LED non spiegano, credo che molta gente acquisti i tubi LED e li installi come ho fatto io.
        Ma le persone che non scollegano il ballast riescono poi a risparmiare qualcosina? Oppure alla fine uno ha gli stessi consumi che aveva prima?

      • Salve a tutti…
        ho appena montato, nel mio negozio, 23 tubi led attacco T8 da 120, assorbimento dichiarato 18w, in sostituzione dei precedenti tubi neon da 36w.
        Da premettere che ho cambiato i collegamenti preesistenti come da schema, cioè staccando starter, ballast e quant’altro, collegando quindi L ed N rispettivamente alle 2 estremità del portalampada.
        Con una pinza amperometrica ho misurato l’assorbimento dei 23 tubi accesi, spegnendo ovviamente tutto il resto, ed ho riscontrato un consumo di circa 1150 watts, quindi, per singolo tubo, di ben 50 watt.
        Possibile che dipenda magari soltanto dalla qualità del tubo led? Sono marcati CE, ROHS, acquistati in Italia dalla Energitaly di Foggia… da cosa potrebbe dipendere un consumo addirittura maggiore dei precedenti tubi neon? Grazie!

  35. A risposta dell’assorbimento anomalo c’è da dire che : se misuri con pinza amperometrica misuri la corrente quindi la potenza assorbita la hai calcolata …….. e i conti nn tornano 😉 per misurare la potenza devi usare un wattmetro e dovresti essere in grado di misurare anche lo sfasamento fra tensione e corrente …………. fai una cosa togli i condensatori (attento che nn siano carichi) e rifai le misure …….. e tienici aggiornati

    Saluti

  36. Buongiorno,
    complimenti per questo articolo.
    Spesso mi trovo a discutere con elettricisti e clienti delle problematiche che sorgono a livello normativo (es. il CPI) o progetto illuminotecnico da rifare.
    Tendenzialmente non consiglio i tubi Led, preferendo un relamping vero e proprio.
    Personalmente sto installando con successo lampade, in ambito industriale e uffici, che superano i 100 lm/W.
    Mi chiedo se è possibile linkare questo articolo al mio sito.
    Grazie

  37. Buongiorno,
    ho appena finito di leggere tutto il post e l’ho trovato molto interessante.
    Vorrei esporre il mio caso per avere un vostro parere:
    sono il responsabile tecnico di una catena di supermercati e si è proposta un’azienda per propormi il retrofit dell’illuminazione, ossia sostituire gli attuali tubi fluorescenti 4 x 55 w da 4000K installate su plafoniere modello cube della 3F Filippi con dei tubi a led aventi le seguenti caratteristiche: HL-LED Tube 2G11 – 26W.
    Si tratta quindi di mantenere la plafoniera esistente, togliere starter e reattore ed inserire questi nuovi tubi led.
    Abbiamo fatto un test su alcune plafoniere per capire il tipo/qualità di luce e la quantità di illuminazione (lux a terra) e dopo alcuni tentativi ora siamo riusciti a trovare il tipo di tubo led che ci assicura i parametri richiesti.
    Al di là degli aspetti economici di risparmio energetico che mi sembrano evidenti, i motivi per i quali vi scrivo sono i seguenti:

    – come faccio a capire se il prodotto offerto è di qualità dato che non è un prodotto di marche famoso, ma importato da Singapore? I dati che mi hanno fornito sono i seguenti:

    – componente led: cree americano
    – efficienza: 88 lumen/w , specificandomi che non si riferisce all’efficienza del componente led ma
    bensì del sistema finito
    – nr. led interni: 240
    – angolo illuminazione: 120 °
    – temperatura 4000K

    – dal punto di vista della certificazione del nuovo corpo illuminante (plafoniera + tubi led) che lo deve certificare ?
    – dal punto di vista dei costi, secondo voi indicativamente quanto potrebbe costare un prodotto del genere?

    Vi ringrazio anticipatamente per la consulenza.

    • Ciao Stefano,
      da quello che ne so io, il modello cube della 3F Filippi utilizza 4 lampade 2G11 da 55w con reattore elettronico da 25 Khz, quindi Non ha ne il reattore magnetico ne tantomeno lo Starter, o trovi tubi a LED 2G11 compatibili con reattori elettronici ( ma usciranno solo il prossimo anno o bypassando il reattore elettronico devi rifare la certificazione della Lampada modello Cube della 3F Filippi .
      Alla fine di quest’anno saranno sul mercato le GX24 PL a led compatibili con i reattori elettronici, ma al momento nessuna 2G11 a LED ad Alta Frequenza.
      Mi chiedi chi può certificare la Compatibilità ? o il produttore o 1 ente accreditato che abbia idonea apparecchiatura per effettuare i Test EMC, LVD e sui LED.
      L’unica soluzione al momento è cambiare tutta la lampada con una a LED già Certificata.

      Ciao
      Matteo
      [email protected]

  38. Buongiorno a tutti,
    mi chiamo Alberto e da qualche tempo seguo con molto interesso tutto ciò che riguarda l’efficientamento energetico con particolare attenzione al settore illominotecnico.
    Non si fa altro che parlare di sostituzione del buon vecchio tubo neon T8 con uno più efficiente a LED con tutti i dubbi e i contro del caso:
    – decadenza certificazione plafoniera se si interviene su cablaggio
    – diversa emissione luminosa del LED rispetto alla lampada a fluorescenza lineare
    – ottica della vecchia plafoniera studiata per un emissione luminosa diversa dal LED ( puntiforme con angolo di apertura max di 210°)
    – ecc ecc.
    Ho trovato un prodotto che potrebbe risolvere molti probelmi e farmi risparmiare comunque un po’ di soldi.
    Su plafoniere con reattore elettromeccanico è possibile togliete il tubo neon T8 58W e il suo starter ( operazione che viene eseguita durante la normale manutenzione) montando un tubo neon retrofit T5 da 35W con reattore elettronico integrato.
    In questo caso non incorrerei nella manomissione della plafoniera ( non ricablo nulla e non modifico nulla) e continuerei ad usare una donte luminosa lineare al neon come quella preesistente.
    Cosa ne dite?

  39. Buongiorno a tutti,
    ritengo le vostre discussioni molto valide e interessanti, ottimi suggerimenti come passare alla nuova tecnologia LED, purtroppo nessuno di voi ha menzionato la parte più importante, senza peccare di presunzione e mi scuso se qualcuno dovesse percepirla, è la qualità della luce. Mi spiego, se verificate la luce neon con un fotospetrometro scoprirete che si avvicina moltissimo alla luce solare e con una gamma di 80 colori mentre la luce LED è una luce piatta composta da 4 colori con dominanza del colore blu. La luce blu è fastidiosa e pericolosa per l’occhio umano, per capirci, provate pensare alle luci delle ambulanze, vigili ecc. perché sono blu? Se volete verificare di persona senza farvi troppo male, fatevi un giretto dietro un ambulanza con le luci acese per un tratto di dieci chilometri, vi fermate e provate a leggere un etichetta o per rimanere in tema le precauzioni di un farmaco. Io non sono contro la tecnologia o contro il LED vorrei solo che se dovete usarle evitaste di usarle vicino ai bambini.
    Grazie della vostra attenzione.

    • Buongiorno Tommy, dipende dal tipo di LED che si utilizza, esempio per gli alimenti della Carne si usano tubi a LED con RA 95, con prevalenza del rosso, se mi dai un link o una mail ti mando lo spettro fotometrico di questi tubi, in sostanza all’interno c’è una combinazione di led bianchi e rossi, altro esempio sono le lampade a LED per acquari dove la combinazione è con led di colore blu, o lampade a LED per la crescita e fotosintesi delle piante dove prevale il rosso. Basta scegliere i LED giusti. CIAO Matteo

  40. Salve a tutti da pochi mesi esistono dei tubi a led che possono essere installati senza bisogno di scablare(probabilmente quando e’ stato fatto questo articolo non esistevano ancora), basta togliere lo starter ed il prodotto funziona direttamente , e l’assorbimento che viene “perso” per via che il ballast e’ sempre connesso e’ circa di 2 w per tubo .
    facendo un esempio concredo , una plafoniera con due tubi da 150cm fluorescenti consuma realmente 141W ( 58+58 per i tubi mentre 25w vengono “buttati” per assorbimenti di ballast/starter etc suppongo…)
    sostituendola con due tubi a LED da 150cm 22W cadauno abbiamo un consumo effettivo di 47.5 w , quindi vengono “buttati” solo 3.5w … stiamo parlando di 141w contro 47.5w … e’ una differenza mostruosa.
    se invece scabliamo completamente la plafoniera, mettendo direttamente a 220v in questo caso il consumo e’ come dichiarato su etichetta del tubo totale di 44.5w.
    Come dichiara anche Osram sul proprio sito non scablando non viene persa la certificazione della plafoniera.
    Mentre per quanto riguarda le plafoniere che contengono tubi T5 non mi sembra ci sia convenienza…
    Inserisco i due produttori che al momento possono fornire questo tipo di tubi ( per mia conoscenza), ma sicuramente ce ne saranno altri
    http://www.osram.it
    http://www.dreamled.it
    saluti

    • Buongiorno Paolo, hai ragione, se non si modifica nulla nella plafoniera, rimane la certificazione del costruttore, i nuovi tubi a led della ditta OMNIALED funzionano anche senza tirar via lo starter, si cambia solo il tubo. Saluti Matteo

  41. Confermo quanto detto dal sig.Michele, aggiungo che purtroppo i produttori di corpi illuminanti non producono ne mettono a disposizione curve fotometriche di applicazioni in retrofit dei principali corpi a tubi fluorescent commercializzati. Questo crea un disagio a livello progettuale in quanto non si riesci a determinare con simulatori open source come Dialux i livelli d’illuminamento di un locale in cui applico un relamping di questo genere. Ma non è possibile che nessuno ha pensato ad una partnership esempio osram-disano??
    L’utilizzo del tubo led attualmente la vedo bene per l’illuminazione di vetrofanie ,scansie etc..nei supermercati.. Che ne pensate? ?

    • Per quanto riguarda le fotometrie, segnalo che nell’ultima versione del database di philips Philips-CAT è possibile trovare una paio di apparecchi stagni fotometrati con il MasterLEDTube e da qua estrapolareil file fotometrico in formato LDT o IES

  42. Salve e complimenti per la discussione,
    sono un commerciante di articoli viaggio a Roma ; in negozio ho una galleria espositiva con vetrine grandi illuminate in verticale e orizzontale con tubi a neon da 58 e 36 W ; vorrei sapere qual’è la potenza e il consumo del tubo led rispetto quelli a neon da 58 o 36 W ; se all’interno del portalampada oltre a rimuovere il trasformatore attuale bisogna montarne uno differente o invece si collegano senza trasformatore (nei video non si vede bene); avere un’indicazione di quello che possa essere il costo e le marche perche ho visto qui su Google prezzi anche molto differenti tra loro.
    .
    Grazie dell’aiuto

    Fabrizio Giovenco

  43. Buongiorno Fabrizio,
    provo a rispondere alle tue domande,
    mi chiedi il consumo di un tubo a Led rispetto quello fluorescente da 58w e 36w,
    come tu hai scritto vi sono in commercio numerosi tubi a Led e Non Tutti sono uguali,
    il parametro che fa la differenza è L’ Efficienza Luminosa ( rapporto tra flusso e potenza) e la durata, questi 2 fattori si ottengono utilizzando componenti di qualità.
    Possiamo dire che con dei buoni tubi a LED la potenza o il consumo è la metà di quelli fluorescenti ( la prossima generazione di LED sarà da circa 216 Lm/W )
    In commercio ci sono tubi a LED che richiedono modifiche alla plafoniera, ma sconsigliati per la ricertificazione o ricablaggio da parte dell’installatore, o vi sono tubi a LED compatibili con le vecchie o nuove Plafoniere, che non richiedono nessuna modifica, PLUG&PLAY, come alcuni tubi a Led della Philips o quelli di Omnialed.
    Ormai tutti stanno passando alla tecnologia dei LED, perchè più efficiente è più ecologica ( non avendo vapori di mercurio all’interno).
    Allego un video dove potrai vedere la piena compatibilità dei tubi a LED sulle vecchie plafoniere.
    http://www.youtube.com/watch?v=udpj5evjxmA
    Spero ti possa essere utile. Ciao da Matteo

  44. Ciao Matteo,

    grazie della risposta. Quindi se ho ben capito all’interno del portalampada per tubo neon devo scollegare il trasformatore/ballast e lo starter cioè lasciare solamente i collegamenti per le 2 basette dove sono i contatti , o invece devo lasciare in funzione lo starter sostituendolo con quello per led e scollegare soltanto il trasformatore/ballast?

    Il tubo da 58 W neon lo posso sostituire con quello a led da 23 W e per quello da 36 W e da 18W ?

    Per gli articoli viaggio/pelle che RA devono avere le lampade LED ?

    Grazie dell’aiuto,e avanti così.

    Fabrizio

    • Ciao Fabrizio,
      generalmente in commercio ci sono 3 tipi di tubi a LED, e per tutti e 3 non devi scablare nulla, ( ad eccezione delle vecchie plafo 2x18w o 4x18w ) questo significa che nel primo caso dovrai solo sostituire lo starter con quello per led, nel secondo caso dovrai solo rimuovere lo starter e nel 3 caso non dovrai fare nulla, in quanto questi tubi a Led sono Plug & Play e perfettamente compatibili con i vecchi tubi Fluorescenti.
      Per quanto riguarda il RA è logico che il valore più alto e quello che si avvicina a 100 è il migliore, ma dubito che vi siano in commercio tubi a led con questo valore, il massimo che ho visto è 96, quindi anche un indice >80 è accettabile.
      Si in linea generale con dei buoni tubi ad alta efficienza il 18w led sostituisce il vecchio 36w fl e il 23w led sostituisce il 58w fl, naturalmente questo metodo di paragone non vale per i Tubi a LED ” primo prezzo” dove il prezzo è il parametro più importante a discapito dell’efficienza luminosa e della durata.
      Spero di esserti stato utile. Ciao e Buona Giornata.

  45. Buongiorno, leggevo su un sito che i tubi led potrebbero essere collegati direttamenta alla tensione di rete AC 230 eliminando completamente il reattore e lo starter è vero?

    • Buongiorno Guido, esatto ci sono tubi LED che possono essere collegati direttamente alla tensione di rete AC 230, ma fai attenzione, perchè se vengono effettuate delle modifiche all’apparecchio di illuminazione (come l’eliminazione del reattore e/o dello starter) decade la marcatura CE sul prodotto rilasciata dal produttore che si prende la responsabilità di garantire che l’apparecchio risponda a tutte le direttive e quindi norme europee di riferimento ad esso applicabili.

  46. Salve Michele,
    ho letto con grande entusiasmo la tua “relazione” fra le lampade LED e quelle Fluorescenti. ti dirò, hai affrontato con grande onestà un tema su cui mi imbatto molto spesso nella mia attività.
    oggi però mi piacerebbe presentarti la consolidatissima tecnologia CCFL che sicuramente conosci per le applicazioni storiche di retroilluminazione LCD.
    la nostra azienda ha sviluppato in diversi formati, lampade idonee alla sostituzione delle fluorescenti classiche ma anche per applicazioni diverse. se hai voglia sono a tua disposizione per chiarimenti.

    • Perfetto, Giammarco grazie per la segnalazione sulle sorgenti Cold Cathode che distribuisci. Ho tolto il riferimento commerciale che avevi inserito, perchè questa non è una piattaforma su cui è ammessa pubblicità occulta o esplicita. Gli interessati possono contattarti, se vogliono rispondendo al tuo commeto.
      A presto

  47. Molto interessante l’articolo però mi pare un po’ esagerato e sembra voler spaventare e scoraggiare chi vuole risparmiare.
    Togliere reattore e starter da una plafoniera non può essere un rischio reale:
    se il tubo led è marchiato CE senza reattore allora la plafoniera resta marcata CE a sua volta… almeno così la penso io a rigor di logica.

    • Matteo, qua non si vuol spaventare proprio nessuno. Hai letto l’articolo? pIù o meno in mezzo sono riportati (in grassetto e corsivo) i pareri del Comitato Elettrico Italiano, a cui rimando.
      Mi pare ci sia poco da interpretare a “rigor di logica”
      .

  48. Buongiorno a tutti coloro che partecipano a questa discussione.Ho una domanda:nel mio garage c’è poca luce.Un mio vicino ha cambiato dei tubi fluorescenti neon con altri ma ha cambiato anche i supporti.Mi ha chiesto se mi possono servire.Io vorrei prenderli ma vorrei montare tubi a led.Il supporto è di cm 150.Mi sono informato sui tubi led.
    Una ditta che vende su internet dice che il supporto è buono anche per i tubi led e loro forniscono i tubi con lo starter(spero si chiami cosÌ) adatto ai led.Basta sostituire questo e il tubo led funziona.
    Pensate sia corretto?Grazie a tutti coloro che potranno darmi una risposta…..anche se forse non ho usato termini tecnici corretti.

  49. Ciao franco, si vanno benissimo i supporti vecchi del tuo amico per i tubi a LED, visto che hanno la stessa lunghezza, puoi prendere in commercio qualsiasi tubo a led con starter o senza starter è indifferente e vedrai che andranno benissimo,
    invece se i supporti hanno un reattore elettronico o all’interno sono cablati 2 tubi in serie ( esempio come negli uffici le plafo 4x18w ) allora al momento vanno bene sono i Tubi a LED della Philips master o quelli della ditta Omnialed, che funzionano anche se cablati 2 in serie, senza dover ricablare nulla. Ciao e Buon risparmio 🙂 Matteo

  50. Buongiorno,
    mi scuso per il disturbo… vorrei domandarle se possibile come scegliere la marca del tubo led… guardando online se ne trovano veramente di tutti i prezzi… per ora ne stò provando uno con dissipatore in alluminio nella parte superiore 120cm luce naturale (non fredda) da 20 w circa… sono abbastanza soddisfatto… ma dovendone cambiare circa 64 per il negozio dove lavoro… non vorrei trovarmi a comprare una cosa non efficiente negli anni… o difettosa o peggio ancora…

    Grazie

  51. Buongiorno Guido, come tutti i prodotti elettronici i Tubi a Led non sono tutti uguali, da cosa si riconosce un Tubo migliore di un altro ? i fattori sono molti, come ad esempio la sicurezza ( se ci sono parti metalliche per dissipare ) il driver conviene che sia isolato galvanicamente, o ad esempio i componenti del driver che siano giapponesi o americani e non cinesi, che il tubo non scaldi e non sfarfalli se visto con una telecamera ( molti driver usano una frequenza bassa come multiplexer ) che sia luminoso e che duri nel tempo, che non crei disturbi alla rete elettrica, come vede sono molti i fattori e non tutti li conoscono, un consiglio è non orientarsi sul prezzo più basso, che spesso non riesce a soddisfare tutti i requisiti di Qualità, magari confrontarne 2 o 3 modelli prima di fare un acquisto importante. Spero questo consiglio ti possa essere utile o aiutarti nella tua scelta. Ciao da Matteo

  52. Buongiorno,
    io ho in un negozio di parrucchiera, 5 plafoniere doppio neon lunghezza m. 1,5 con riflettori e frangiluce lamellari, come indicato nell’articolo.
    Cosa mi consigliate di fare se volessi sostituire le n.10 lampade, oggi leggo sul tubo neon 35W di consumo cad.
    Quali risparmi potrei avere nell’adottare la tecnologia a LED e soprattutto devo eliminare parti elettroniche dalla plafoniera per ridurre ulteriormente i consumi?
    Infine quale tipo di lampade sarebbero più indicate nel mio caso?

    Grazie mille.

  53. Buongiorno, vorrei domandarvi… come scegliere un tubo led?
    necessito per la precisione un tubo da 120cm che possa sostituire gli attuali tubi fluorescenti osram/philips 840

    Guardando online i prezzi dei tubi led variano da 9 euro a 20 o anche più per pezzo
    Ci sono totalmente in vetro oppure in policarbonato e alluminio…

    Alcuni hanno un efficienza luminosa di 1800 lumen altri di 2100 o raramente 2200

    Con quali parametri fare una scelta?

    P.s: Ne vorrei sostituire n.64 e quindi non vorrei fare un acquisto errato.

    GRAZIE!

  54. Buongiorno e grazie delle preziose informazioni.
    Mi è stato chiesto un parere sulla sostituzione di tubi neon T5 80W Osram da circa 6500 lumen con una alternativa plug&play a LED senza bisogno di (molti) aggiustamenti elettrici.
    L’attuale sistema prevede file di neon singoli, a volte con riflettente superiore, altre liberi.
    Sono io in errore o dato l’ottima efficienza del prodotto di partenza è difficile prospettare un passaggio a LED conveniente – che diventa impossibile se volessi mantenere gli stessi lumen (col led arrivo max a 24W – 2400 lumen)?
    PS: i tubi a led che mi sono stati proposti sono a 360°. Magari se avessi gli stessi lumen ma solo in 180° verso il basso potrebbe andare meglio…?
    Grazie.

  55. Ciao Michele, complimenti per l’articolo, concordo anche io sulla tua valutazione. Volevo chiederti se hai esaminato anche il problema del decadimento di luminosità dei led ..ho trovato poco a riguardo.

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