Che forma ha la luce nello spazio? Difficile dirlo, normalmente ciò che percepiamo è semplicemente l’ impronta su una superficie, su una parete o su un pavimento di un fascio di luce invisibile che difficilmente prende corpo, ma non sempre è così, questo è quanto ci insegna l’opera di Anthony McCall. L’interazione tra luce spazio e tempo è ciò che sin dagli anni ’70 ha mosso l’opera dell’artista inglese, volta alla decostruzione, alla riduzione ai minimi termini del concetto cinema come normalmente siamo abituati ad intenderlo.
Luce solida, dinamica, scultorea, semliplice, come mai si era vista. Installazioni luminose “Solid light films” realizzate semplicemente con l’ausilio di un proiettore per cinematografo 16mm che proietta immagini dinamiche nello spazio, che prendono forma sospese nella polvere.
Sono passati oltre trent’anni, ma McCall non ha mai abbandonato questa sua passione, le sue opere si sono semplicemente evolute: non più proiettori 16mm, ma digitali, non più spazi orizzontali, ma verticali non più polvere sospesa, ma ma nebbia artificiale.
L’artista presenterà alcune delle sue creazioni verticali (vertical works), realizzate a partire dal 2004, all’Hangar Bicocca, nuovo spazio espositivo milanese, uno dei pochissimi spazi espositivi al mondo che, per altezza e scala, può ospitarle tutte insieme, riunite in un gruppo.
Inaugurazione dell’esposizione avrà luogo 19 marzo, ore 19 e sarà aperta fino al 21 giugno 2009. Le opere esposte saranno: Breath I e Breath II (2004), Breath III (2005), Between You and I (2006), Coupling (2009) e, concepita e prodotta espressamente per Hangar Bicocca, Meeting you Halfway (2009).
Informazioni
Orari: tutti i giorni 11.00-19.00, giovedì 14.30-22.00, lunedì chiuso
Biglietto: intero €8, ridotto €6
Visite e laboratori gratuiti per tutte le scuole solo su prenotazione
tel 02 58112940-1
[email protected]
a cura di di Serena Cattaneo Adorno
Un ‘installazione sicuramente senza precedenti, in grado di trasmenttere emozioni altrettanto inedite.
Buona visione a tutti