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Riammesse le lampadine ad incandescenza. Anzi no!

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Qualche giorno fa ho scritto un post nel quale, prendendo spunto da fonti oggettivamente credibili (Report e laRepubblica), descrivevo la strana mossa dell’attuale Governo, che nell’aprile scorso ha approvato una serie di emendamenti in tema di risparmio energetico. Tra questi il num 16.44 che elimina di fatto un passaggio della finanziaria 2008 dell’allora Governo Prodi nel quale testualmente si legge(va):

Art.2 comma 163: A decorrere dal 1º gennaio 2011 sono vietate in tutto il territorio nazionale l’importazione, la distribuzione e la vendita delle lampadine a incandescenza, nonchè l’importazione, la distribuzione e la vendita degli elettrodomestici privi di un dispositivo per interrompere completamente il collegamento alla rete elettrica.

Ma come? Fino al giorno prima le lampade ad incandescenza dovevano essere eliminate dal mercato al più presto, ree di offrire un efficienza luminosa troppo bassa, e ora marcia in dietro? La spiegazione è molto più semplice di quello che sembra e viene data in modo molto chiaro dal comunicato stampa che l’Assil si è immediatamente procurata di diffondere e che vi riporto testualmente qua sotto:

Milano, 4 Giugno 2009 – ASSIL, Associazione Nazionale Produttori Illuminazione, tiene a precisare che nei giorni scorsi alcuni media italiani hanno veicolato informazioni non corrette in merito allo stato dell’arte delle attività volte a garantire un maggiore risparmio energetico.

Da alcune notizie, riportate da carta stampata e televisione, emerge che l’emendamento approvato il 14 maggio dalla Commissione Industria del Senato abolisce il divieto di importazione e commercializzazione di lampade ad incandescenza, introdotto dalla Finanziaria 2008, che  sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2011. L’informazione divulgata non tiene però conto del fatto che tale  emendamento era indispensabile in quanto il comma 163 dell’articolo 2 della legge finanziaria 2008 era in palese contrasto con il Regolamento 244/2009/CE, già in vigore dal 13 aprile 2009.

Tale Regolamento attuativo della direttiva 2005/32/CE, che istituisce un quadro per la progettazione ecocompatibile di prodotti che consumano energia (Direttiva EuP), introduce il divieto di importazione e commercializzazione per alcune tipologie di lampade ad incandescenza già a partire da settembre 2009, e non da gennaio 2011, apportando benefici in termini di isparmio energetico con ampio anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge finanziaria.

Va precisato, inoltre, che il comma 163 prescriveva un divieto immediato e generalizzato per le lampade ad incandescenza vietando, ad esempio, molte delle lampadine presenti nei fari delle auto in circolazione e altre tipologie di lampade ad incandescenza e ad alogeni che invece sono ancora ammesse, ma che saranno gradualmente eliminate dal mercato con le tempistiche riportate nel Regolamento stesso. Per tanto, è importante sottolineare che l’approvazione dell’emendamento era un atto dovuto non per aiutare le imprese che non hanno innovato, così come affermato a più riprese dai media, bensì per allineare il nostro paese alle Direttive Comunitarie.

Per chi non lo sapesse la direttiva europea 2005/32/CE in merito alla progettazione ecocompatibile di prodotti che consumano energia  è stata recepita dal DL n.201 del 6 novembre 2007.

Dunque nessun complotto internazionale, solo un equivoco nato dalla cattiva informazione. Da parte mia chiedo scusa ai lettori di Luxemozione e vi prometto che da ora in poi, con maggior impegno di quanto fatto sin ora,  prima di pubblicare notizie prese dai media locali (anche se di un certo livello) cercherò maggiori e più quotate conferme in merito.

Ciao e a presto dunque 😉

Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

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