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Natale sotto le luci a Milano

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EDIT: se sei interessato all’edizione 2010 del Festival clicca qua
Come promesso oggi parliamo di Milano, o meglio del concorso LED (Light Exhibition Design), iniziato più o meno un anno fa e culminato l’estate scorsa con la premiazione dei progetti prescelti. Ricordate? Ne ho parlato ampiamente su Luxemozione, con tanto di interviste ad un paio di gruppi vincitori: I gruppi Mazza, Osnaghi e Iacobino con l’intervento al Fopponino e Giorgia Brusemini e Marta Naddeo con L’orologio di Milano fa tic tac, qual è il tuo tem­po.

La premiazione, parte culminante della prima fase del concorso, non è  però punto finale dell’intero progetto, che infatti vedrà il suo apice nei prossimi giorni, come Festival della Luce di Milano. L’inaugurazione ufficiale del novello Festival milanese sarà domenica prossima, 6 dicembre dalle ore 18 circa attraverso un grande evento di apertura in piazza Duomo con il lancio delle ‘lanterne di luce’, simboli luminosi che diffondono nell’aria del Natale la ‘pace’, la ‘speranza’ e l’‘amore’.

Preceduta solamente dalla conferenza stampa che si terrà a Palazzo Reale sabato 15 dicembre, ore 12.30, con tanto di invitati d’eccellenza, ma non voglio anticiparvi nulla!

Quindi una manifestazione importante (finalmente), che inaugura ufficialmente il periodo di Natale, non solo con l’accensione delle opere, ma anche del maestoso albero di Natale, il più grande d’Europa, della Cattedrale attraverso un progetto firmato dai light designer Castagna&Ravelli in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo, che dall’interno rivela lo splendore delle sue vetrate e l’immancabile sfilata dei tram  ricoperti di lucine,  che già l’anno passato si erano intravisti in giro per la città.
Ma torniamo ai lavori vincitori, veri protagonisti di questo natale milanese, che rimarranno accesi per tutto il periodo natalizio, fino al 10 di gennaio 2010. Una mappa dettagliata sul percorso di luce guiderà lo spettatore nella visita delle installazioni del Festival e una scia luminosa composta da centinaia di ‘totem led’, condurrà i cittadini e i visitatori alla scoperta di questa nuova visione della città di luce.

Ma come ogni grande manifestazione popolare che si rispetti l’ultima parola sarà data ai visitatori, che infatti avranno modo di votare l’installazione preferita, quella che più di tutte li ha fatti emozionare. Migliaia di cartoline distribuite in luoghi pubblici permetteranno ai cittadini di votare l’opera di light design più bella. Votazioni che potranno anche essere date comodamente seduti sulla poltrona di casa, attraverso il sito che pubblicizza l’iniziativa e che potete trovare qua.

Una mostra in via Dante, infine, composta da video installazioni e immagini fotografiche illuminate con pannelli solari e luci led, proporrà ai cittadini una carrellata completa sul circuito delle opere esposte in città.

Non dimenticate di stampare l’invito alla prima della manifestazione, scaricabile qua.

Dunque un evento di tutto rispetto che, con mio sommo stupore (e qui sono sincero), promette di essere all’altezza di iniziative più radicate e conosciute, quali Luci d’Artista di Torino e, perché no, di allinearsi con gli “eventi sacri” del lighting design internazionale, quali la La Fête des Lumières di Lione.

Non mancate mi raccomando!

ciao ciao 😀

edit: oggi stavo navigando un po’ sul sito dell’evento e mi sono accorto che tra le opere presentate e da votare fanno parte anche alcune che il concorso LED non l’hanno visto nemmeno da lontano, tra cui l’opera di Uberti, riciclata da un’installazione precedente dell’agosto 2008, di cui tra l’altro avevo parlato su Luxemozione e l’installazione alle vetrate del Duomo, che inaugurerà l’evento. Cosa che però mi fa veramente riflettere  (e devo dire anche abbastanza vomitare 🙁  ) è che una tanto nota azienda di illuminazione, che giusto per fare i nomi è Iguzzini, è spuntata come un folletto malefico tra gli autori delle installzioni!

Quindi cari signori dell’organizzazione, mi devo assolutamente ricredere su quanto scritto sopra. Va bene, è vero che più ce n’è meglio è, va bene presentare artisti che nemmeno hanno partecipato alla competizione, ma sono stati inseriti in zona cesarini per salvare la faccia ad un evento, il LED, che tutto si può dire sia partito con il piede giusto. Ma addirittura un’azienda che nulla ha a che fare con il concorso, che illumina la Torre Branca, simbolo della Milano moderna? Che fine ha fatto il buon vecchio Gilbert Moity, autore originario dell’opera? Disperso in battaglia?
Ma perchè la Iguzzini non si limita a tirare fuori i soldi come hanno fatto altre aziende  e dare spazio a giovani o vecchi progettisti che invece la presenza  in questa manifestazione se la sono più che meritata???

Senza parole!

Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

7 Commenti

  1. Hai ragione, in un evento sbandierato alla grande come Festival Internazionale della Luce, termine un po’ troppo enfatico forse rispetto la realtà, pur interessante e positiva, di qualche bella installazione, in luoghi rappresentativi della città -le periferie ahimè sono rimaste anche questa volta escluse (peccato)-
    vedere scritto come progettista dell’illuminazione della Torre Branca del grande Gio Ponti, il nome di una ditta, sia pure “illuminata”, fa cadere le braccia e con quelle l’illusione che il tutto sia fatto per diffondere una reale “cultura” della luce.
    Però è un altro passo.

  2. Ciao Giacomo,
    non solo iGuzzini ma anche Luceplan… se chiamano il titolare dell’azienda ad esporre un loro noto prodotto in formato extralarge per le strade di Milano, questa non è altro che pura pubblicità o come magari preferiscono definirlo, strategie di marketing.

    Complimenti per il blog.
    Romano Baratta

  3. Ciao Romano 😉
    Mah a parte la qualità dell’installazione, che quella vabbeh…lascia a mio modo di vedere un po’ a desiderare, Rizzatto, estrapolato dall’azienda è comunque un designer con tanto di storia e quindi è giusto inserirlo tra i big, poi ovvio che lo sforzo creativo in questo caso non è stato certo all’altezza dei molteplici compassi d’oro che ha vinto…:D

  4. Dopo aver visto da vicino le realizzazioni milanesi, devo ammettere, sempre dopo aver superato le normali considerazioni personali facenti parte del gusto di ognuno, che l’iniziativa ha avuto il merito di stupire e semplicemente circondare di magia il natale in città. Certo, alcune opere passavano praticamente inosservate e alcuni designer dovrebbero capire ormai che i sistemi RGB, almeno in certi contesti, dopo due minuti hanno già stancato. Tuttavia è stato estremamente piacevole passeggiare sotto la galleria V.Emanuele, Teatro alla Scala e altre zone del centro… complimenti

  5. Ciao Davide, buon anno!
    Sono convinto che un iniziativa del genere mancava assolutamente a Milano… speriamo solo che, se il prossimo anno l’esperienza verrà ripetuta, non vengano ripetuti gli errori compiuti in questa versione. Anzi spero che valga la formula “dagli errori si impara” e quindi spero in una prossima edizione migliore. Magari meno opere ma meno penalizzate e meglio realizzate.

  6. Rizzato è un ottimo designer… ma diventa ridicolo se cerca di farsi pubblicità in questo modo subdolo. Acora più ridicoli chi ha permesso di esporre un suo prodotto. Meglio Nanni che non ha esposto i propri prodotti.

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