Oggi dunque grande partenza, colazione al sacco e via, alla volta di Francoforte. Questa volta, viste le ristrette finanze, in macchina con altri tre amici e colleghi, giovani e brillanti lighting designer verso la terra promessa, il Light and Building, la fiera dell’illuminazione per eccellenza, che ogni due anni (alternandosi con Euroluce di Milano) ha luogo nella città tedesca.
Le attese per quest’anno sono diverse, prima di tutto il Luminale, grande festa della luce, organizzata come sempre in concomitanza con la fiera e che quest’anno vanta un numero impressionante di installazioni. Ricordo agli interessati che l’evento, oltre al famosissimo sito, quest’hanno si presenta con una nuova veste in perfetto stile new communication 2010, con tanto di pagina Facebook e App per IPhone ( o altro cellulare) con la mappa virtuale degli eventi.
Ma ritornando alla fiera (11-16 aprile 2010), quali saranno le novità? Beh, anche se non si può parlare di novità in senso assoluto, ovviamente ancora una volta a farla da padrone sarà sua maestà il LED, lo vedremo ovunque, fin quasi alla nausea.
Questa volta si presenterà in quella che possiamo definire la sua maturità, una sorgente che ormai ha tutte le carte in regola per diventare la Sorgente del prossimo futuro. Anche i prodotti destinati ad ospitarli sono ormai piccoli gioielli di tecnologia, la strada è presa, non più vecchie e vuote scatole di latta che ospitano all’intero nuove tecnologie, ma creazioni di design e tecnologia costruite intorno alla sorgente del 21° secolo. Questo è quello che ci dimostreranno le aziende all’avanguardia in questo settore, da Ruud a Philips. Ovvio si vedranno ancora vecchi proiettori e lanterne in stile con accrocchi LED, ma questo non è il futuro, ne sono certo, e chi persevera su questa strada presto capirà che sta sbagliando. I LED è innovazione e così il prodotto che per esso viene disegnato, pensato e costruito non può prescindere dalle peculiarità che lo contraddistinguono: dimensione, luminanza, calore, colore della luce, corrente di funzionamento e via dicendo.
Non dimentichiamoci poi che in questo anno e mezzo la crisi economica ha fatto sentire i sui denti sulle spalle di molte aziende. Alcune, si dice, non si presenteranno nemmeno, nonostante abbiano acquistato lo spazio per fior di quattrini. Che sorpresa se al posto degli amati prodotti di illuminazione trovassimo un bel cartello con scritto “Ci vediamo alla prossima fiera dell’illuminazione ”, beh tanto di cappello, sarebbe una gran bella trovata pubblicitaria!
Poi ci saremo noi giovani lighting designer, che con la testa alta e la nostra voglia di crescere e migliorare questo mondo dell’illuminazione un po’ allo sbando, ci sbatteremo chilometri di fiera, distribuiremo bigliettini da visita tagliati a mano, ci incontreremo con colleghi provenienti dall’altra parte del pianeta, in attesa, ovviamente, della meritata festa in tarda sera, dove continuare a fare pubbliche relazioni e scambiarsi opinioni.
Questo è quello che mio mi aspetto da questa fiera. E voi ci sarete? Magari possiamo incontrarci e scambiare quattro chiacchiere!
State connessi, perchè al mio ritorno avrò un sacco di cose da dire e spero un sacco di foto da mostrarvi! A presto dunque.
Io ci sarò giovedì e venerdì prossimi. Se sei in fiera mi farebbe piacere incontrarti.