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OVO, un’incredibile installazione multisensoriale

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Buona Pasquetta a tutti cari lettori, tempo permettendo, sarete in giro a rilassarvi, in previsione soprattutto dell’intensa settimana fieristica che ci attende dal 16 al 22 di aprile. Sarà davvero un tour de force (tanto per cambiare), prima Francoforte, con il Lighting and Building, immancabile fiera internazionale dedicata all’illuminazione , e poi con il Salone del Mobile ed eventi collegati.
Vi ricordo che, un po’ come accade a Milano con i Fuorisalone, Il Light and Building non termina in fiera, ma continua in giro per Francoforte, con il Luminale, galleria open air di installazioni di luce. Quest’anno, in occasione della “biennale della cultura della luce” (così viene chiamato il Luminale) , saranno realizzate oltre 100 installazioni di luce solo nella Città di Francoforte. Per ora mi fermo qua, parlerò più nel dettaglio del Luminale nei prossimi giorni, vi prometto!

Oggi, vista l’evenienza pasquale e vista la simbologia ad essa riferita, vi parlerò di un’installazione itinerante che da oltre un anno sta facendo il giro del mondo, partendo da Lione, dove è stata realizzata in occasione della Fête des lumières 2010, per approdare tra qualche giorno a Francoforte, dove verrà riproposta in occasione  del Luminale.

Ovo, questo il nome dell’installazione, realizzata dal comune intento tra lo studio di belga ACT lighting design e dall’artista e psicologo Pol Marchandise,  è punto di unione tra diverse discipline: ingengneria, architettura, sound design e, naturalmente, lighting design.

Scopo dell’installazione è creare un oggetto d’arte multisensoriale globale in cui ogni esperienza viene enfatizzata grazie al confronto sinestetico tra evento luminoso dinamico, acustico-sonoro e tattile.

L’ enorme struttura reticolare interamente realizzata in legno, posizionata su uno specchio d’acqua su cui si riflette, sembra invitare i visitatori ad entrare. Attraversati i due varchi laterali, giunti  all’interno del guscio  e, avvolti da una nebbia di acqua vaporizzata e di colore cangiante sospeso e diffuso nell’aria, a vivere una sorta di nuova rinascita di cui l’uovo stesso è simbolo.
Giunti all’interno, si è avvolti  dalla nebbia e dal colore, il vapore nebulizzato diviene una trama cangiante sospesa che acuisce la percezione di accoglienza e riparo.

Il corpo ligneo di cui è costituito l’uovo, ideato dall’artista e psicologo  belga Pol Marchandise e dal suo collaboratore Mostafa Hadi, ispirata alle strutture dall’architetto tedesco Friedrich Zollinger (1880-1945) , trae spunto dalla natura stessa in continuo mutamento. Costituita dalla sovrapposizione di 24 paia di spirali, dimensionate secondo le proporzioni della sezione aurea danno forma ad una struttura frattale organica che ci ricorda molto da vicino  le linee di una pigna o di una conchiglia marina.

Merchandise spiega come la scelta della forma sia legata alla simbologia stessa dell’uovo che viene utilizzato in differenti culture per evocare la rinascita. Non solo il mondo occidentale cattolico si richiama a questo elemento per rappresentare la resurrezione ma compare in molti miti e leggende orientali e fin dai tempi antichi veniva portato in dono durante le festività primaverili  per propiziare fertilità.

Ogni losanga è realizzata in legno di pino incurvato che si intreccia in un reticolo autoportante che costituisce la struttura stessa dell’uovo e che, secondo il progetto ideato dallo studio ACT Lighting design si illumina in un mutevole gioco di musica e colori che vengono trasportati all’esterno dei contorni della struttura stessa dal vapore.

Qua qualche foto:

e un video dell’installazione

Nello specifico la soluzione illuminotecnica è stata realizzata posizionando in corrispondenza di ogni nodo della struttura lignea portante un elemento LED RGB indipendente e controllabile, in grado di creare al meglio l’ambiente luminoso desiderato.
E’ stato utilizzato l’ormai consolidato sistema per madiafacade  di  Traxon, Dot XL 6 RGB, che per l’occasione è stato modificato: ogni stringa di connessione è stata adattata in lunghezza alla dimensione mutevole dell’uovo.

Il Dot XL RGB di Traxon è un sistema pensato per la realizzazione di effetti speciali ed animazioni spettacolari, disponibile in versione 3-6 o 9 LED per singolo punto. Ogni punto è  interconnesso con una stringa di trasmissione dati flessibile e controllabile singolarmente tramite sistema DMX o, come nel caso di Ovo, da un sistema proprietario di  e:cue, azienda tedesca interna a Osram. La versione a 6 LED utilizzata è caratterizzata da un emissione luminosa per punto di 42,7Lm e da un efficienza luminosa di 17lm/w.

Ovo è un’installazione che può essere definita completa, in cui diverse discipline trovano un punto di unione, in particolare quello luminoso è l’elemento che più di tutti eleva all’ennesima potenza l’esperienza multisensoriale che ogni visitatore vive all’interno del guscio dell’uovo. Solo grazie alla tecnologia LED impiegata è stato possibile raggiungere la perfezione del controllo del colore che cambia con sfumature e saturazioni che altrimenti sarebbero state irrealizzabili.

Assolutamente da non perdere!

Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

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