Cos’è il paesaggio? sul tema dibattono diverse scuole di pensiero, ma la definizione che più si avvicina all’essenza della sua natura si riassume con queste parole: l’insieme delle forme di un luogo e delle relazioni fra di esse (cit. ilpaesaggio.eu).
Quando una commissione edilizia prende in esame un progetto di costruzione in una zona soggetta a vincolo paesaggistico, viene esaminata la forma e la sua relazione con l’aspetto del luogo (o del paesaggio) dove verrà costruito. Quando si progetta con la luce, le dinamiche e gli obiettivi cambiano radicalmente rispetto a un progetto di edilizia, ma il fine ultimo resta sempre quello di garantire benessere e funzionalità alla comunità.
L’elemento fondamentale è l’integrazione e rispetto fra l’elemento umano e la natura che lo circonda; minimo impatto visivo, per un maggiore rispetto del paesaggio naturale. Con la luce le possibilità di realizzare un progetto o un’installazione unica e rispettosa del paesaggio (urbano e naturale) sono molte: nascondere alla vista l’apparecchio e far spiccare solo i fasci luminosi, usare ombre e penombre per creare scenari che cambiano a seconda del punto di vista, una moltitudine di possibilità per creare qualcosa di nuovo.
Per altri approfondimenti sull’illuminazione in ambito urbano si rimanda all’articolo Social Lighting, luce che riqualifica lo spazio urbano
Qualcosa di veramente innovativo lo sta realizzando lo studio olandese Roosegaarde, che negli ultimi anni si sta dedicando alla ricerca di nuove soluzioni per illuminare, in particolare elementi di luce innovativi e invisibili che, grazie a particolari materiali, di giorno immagazzinano luce e di notte la restituiscono, con l’ausilio di pannelli solari che generano energia pulita nel caso in cui ci fossero giornate nuvolose.
L’ultimo lavoro pubblicato e aperto al pubblico, a Eindhoven, il 12 Novembre 2014, è la pista ciclabile Van Gogh, ispirata al capolavoro del pittore, “Notte Stellata”.
Il percorso è realizzato con centinaia di piccole “pietre” che brillano al buio, immagazzinano luce durante il giorno e la rilasciano durante la notte, ricreando forme e sagome del famoso dipinto. Lungo le curve del dipinto riprodotto al suolo, vi sono dei LED che implementano la luminosità di queste pietre, intervenendo con maggiore intensità quando le giornate sono nuvolose e la luce immagazzinata è poca.
Un innovativo percorso ciclabile, immerso nel verde e nella natura che brilla, illumina e riprende tratti del famoso dipinto di Van Gogh, diventa un eclatante esempio di integrazione e relazione fra natura, uomo e arte. In questo progetto la luce ridipinge l’arte su un elemento creato dall’uomo, avendo come sfondo un paesaggio naturale, senza ostruire la vista di chi percorre questa pista ciclabile.
La realizzazione di questo progetto è stata possibile grazie alla collaborazione fra l’ingegno dell’artista Daan Roosegaarde e l’azienda Heijmans che ha progettato la struttura e la messa in opera della pista, inoltre la municipalità di Eindhoven ha messo a disposizione il suolo pubblico per i test iniziale e ha finanziato la progettazione e la sua realizzazione. Questo sottolinea come una collaborazione fra azienda, istituzione pubblica e designer sia fondamentale e proficua per progetti di questa entità, senza però dimenticare che tutto ciò, non sarebbe possibile se privato di un elemento fondamentale: la sensibilità per ciò che ci circonda.
Invece da noi si illuminano le ciclabili senza nessun riguardo al paesaggio, spesso con quantità di luce del tutto spropositate, con illuminazione accesa tutta la notte quando magari la fruizione è limitata alle ore serali…..altro che Van Gogh!!!