Circa un mesetto fa ho pubblicato un articolo in cui riportavo alcuni commenti personali e la posizione presa da APIL, AIDI e Assil, a seguito della trasmissione Presa Diretta, dedicata all‘illuminazione urbana. Durante la trasmissione sono stati trattati parecchie tematiche, legate all’illuminazione delle Città, alcune devo dire parecchio complesse, che probabilmente sarebbero potute essere (ognuna) oggetto di approfondimento di un’intera puntata di Super Quark.
Sono certo che il buon vecchio Piero Angela avrebbe di certo fatto un lavoro migliore di quello che, a tutti gli effetti, è stato condotto da chi ha costruito il servizio “Luci Sprecate”.
Durante la puntata, vi ricordo, ogni tematica è stata tratta in modo superificiale o poco corretto; non è stato intervistato nessun attore che gravita realmente attorno al settore dell’illuminazione: ne’ lighting designer, ma nemmeno nessun produttore o altri specialisti d’illuminazione o rappresentanti di laboratori di misurazione.
Esistono persone che passano un’intera vita a studiare solo una piccola parte di ogni singolo argomento trattato! L’inquinamento Luminoso, il Danno Fotobiologico, lo Human Centric Lighting, i LED, la Luce in generale, tutti argomenti che meritano decisamente di più.
In ogni caso qualcosa in questo mese si è mosso: APIL Associazione dei Professionisti dell’Illuminazione, a seguito dell’accaduto, ha deciso di organizzare un primo incontro di approfondimento sul tema, intitolato illuminazione urbana: con i LED più o meno inquinamento luminoso?
L’evento si terrà a Milano il prossimo 21 febbraio dalle 18 alle 20 presso la sede di APIL in Foro Bonaparte 65 e seguirà la formula del Light Talk, una chiacchierata informale dove gli ospiti risponderanno alle domande poste da un moderatore. Al termine è previsto un confronto con i presenti in sala.
Si discuterà con l’avv. Mario Di Sora, Presidente dell’Unione Astrofili Italiani, l’ing. Pietro Palladino, lighting designer e membro di APIL, e il dott. Andrea Bertolo di ARPA Veneto. A moderare l’incontro sarà Susanna Antico, Presidente di APIL.
La scelta del tema dell’illuminazione urbana, con un particolare focus sull’inquinamento luminoso, nasce dalle numerose richieste di spiegazione ricevute a seguito della puntata del 9 gennaio “Luci Sprecate”.
La luce è materia complessa, capace di influenzare a livello biologico il benessere fisico e psicologico dell’uomo legato all’ambiente in cui viviamo. Nello specifico dell’inquinamento luminoso e delle modalità con cui costruire la scenografia luminosa delle nostre città, il punto non risiede solo nel confinare la luce verso il basso, o almeno non in tutti i contesti urbani, ma, piuttosto, nel realizzare un progetto generale della scenografia notturna che si intende realizzare.
La scenografia, appunto, dipende dalle strategie della città o della regione, dal piano regolatore, dal modo di vivere, dal tipo di ambiente, dalle risorse a disposizione e così via. La tecnologia non si può sostituire al progetto: è il modo in cui viene applicata la tecnologia che fa la differenza, che permette di ottenere un buon risultato.
L’evento è a partecipazione gratuita previa iscrizione obbligatoria inviando la richiesta di partecipazione all’indirizzo [email protected] con oggetto Partecipazione al Light Talk. L’evento sarà erogato anche in streaming, da verificare al momento dell’iscrizione.
Assolutamente da non perdere!!
Ciao,
Martedì scorso, mentre discutevamo di tutto ciò al GL02, stavo osservando due immagini di Milano dall’alto di notte. Una era più vecchia e risaliva a quando era ancora illuminanta al Sodio e l’altra immagino fosse stata fatta da poco, comunque dopo la conversione al LED.
Sorvolando sul fatto che non sia stato effettuato alcun tipo di progetto a sostegno della sostituzione effettuata (ci sarebbe da aprire una bella litigata in merito), osservavo le differenze.
In reatà io non credo che, tra ieri e oggi, ci sia una così gran differenza in termini di luminanza o di luminanza riflessa dalle superfici verso l’alto. Secondo me la differenza è più percettiva che sostanziale.
In poche parole, il bianco risalta e si nota molto di più del giallo/arancio rispetto allo sfondo urbano e quindi, al di là dei numeri che andrebbero studiati e valutati, credo sia questo a dare l’impressione che i LED aumentino lo sky glow.
Brava Tania, il bianco si vede di più del giallo; significa che il bianco è più luminoso del giallo, che lo è di più del rosso, che lo è di più del blu. Quindi? Se 1+1 fanno due, non credi che l’inquinamento sia aumentato?