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V-Ray Next e le evoluzioni della simulazione della luce

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Nel precedente articolo dedicato alla simulazione della luce, avevo scelto di prendere in considerazione ed analizzare il noto motore di Render V-Ray di Chaosgroup abbinato ad Autodesk 3dsMax, per due motivi fondamentali: il primo legato alla necessità di individuare un possibile sostituto dell’ormai defunto Mental Ray  ed in secondo luogo in modo da poter contare su un motore di render in grado di  garantire  continuità in termini di sviluppo sia qualitativo che  tecnico, legato agli strumenti di analisi luminosa all’interno di un motore di render.

Vray Next A 01

La Scelta di analizzare V-Ray era motivata innanzitutto dalla consapevolezza che questo Motore di Rendering permette ormai da diverse versioni di poter utilizzare uno strumento di analisi come il VRayLightMeter (molto simile al LightMeter utilizzato da Mental Ray) che permette di rilevare valori di illuminamento e Fattore di Luce Diurna su una griglia di punti. Altra motivazione è  data dalla speranza di sviluppo continuo da parte del team di sviluppo, come l’Element VRayIlluminance che permetteva di poter ottenere immagini in falsi colori con valori di illuminamento, ma senza la possibilità di poter inserire una scala graduata nell’immagine,  di poter utilizzare una scala logaritmica, di poter analizzare oltre che l’illuminamento la luminanza e di poter contare su un’immagine  con i valori di illuminamento e luminanza impressi nel render.

Sostanzialmente l’auspicio era che, in tempi ragionevolmente brevi, Chaosgruop sviluppasse i propri strumenti in modo tale da poter almeno eguagliare ciò che in passato aveva offerto Mental Ray, abbinato a 3dsMax, consci che i tempi erano maturi per lo sviluppo di una nuova versione, che puntualmente è arrivata, prima in versione Beta test nei mesi scorsi e rilasciata ufficialmente in versione definitiva nel mese di maggio, durante la manifestazione Total Chaos organizzata da Chaosgroup stessa a Sofia, in Bulgaria.

V-Ray Next

Parliamo dunque di V-Ray Next, nuova versione del blasonato motore di render, ad oggi disponibile solo per 3dsMax, dove sono state introdotte numerose novità rivolte al miglioramento delle prestazioni, sia in termini qualitativi che di riduzione dei tempi di calcolo, sul fronte del CPU e GPU computing , ma soprattutto per quanto riguarda il nostro tema, ha ufficializzato l’introduzione del proprio sistema di analisi luminosa , ovvero dello sviluppo degli strumenti già esistenti come il VRayLightMeter e l’introduzione del VrayLightingAnalysis.

Rimando ai seguenti Link per visualizzare le specifiche del nuovo strumento direttamente dalla documentazione in linea, dove è presente anche un comparativo con il precedente sistema offerto da Mental Ray:

Il nuovo Lighting Analysis di Vray, è costituito dal solito LightMeter, che consente di poter rilevare valori di illuminamento e Fattore di Luce Diurna su griglia di punti, ma soprattutto dal VrayLightingAnalisis Element, ovvero una immagine ottenuta e calcolata simultaneamente al Render dove è possibile ottenere immagine in falsi colori con valori di illuminamento/ luminanza su scala lineare/ logaritmica, o immagini overlay con valori di illuminamento/luminanza impressi nel render, con la possibilità di specificare il numero di segmenti per lato che andranno a comporre la griglia.

E’ inoltre possibile inserire o meno una scala graduata in falsi colori per poter permettere una adeguata lettura dell’immagine.

Qua di seguito un esempio realizzato esclusivamente con il fine di illustrare le potenzialità dei nuovi tools di analisi messi a disposizione de Vray Next.

Verifica dell’illuminamento

Vray Next A LA_Illuminamento
Analisi qualitativa : Render Foto-realistico
Vray Next A LA_Illuminamento
Analisi quantitativa : Immagine in falsi colori, valori di Illuminamento
Vray Next A LA_Illuminamento
Analisi quantitativa : Griglia di punti con valori di Illuminamento

Verifica della luminanza

Analisi Quantitativa : Immagine in falsi colori , valori di Luminanza
Analisi quantitativa : Griglia di punti con valori di Luminanza

Interactive Production Rendering

Questo sistema di analisi all’apparenza molto simile al sistema precedentemente adottato da Mental Ray-3dsMax , in realtà offre una notevole flessibilità essendo tecnicamente  un  “Element di render”, non più legato ad un sistema di esposizione (con Mental Ray era necessario dover utilizzare il “Pseudo exposure control” ) e configurabile in modo molto rapido potendo contare sull’IPR di V-Ray (Interactive Production Rendering), ovvero il Rendering interattivo ed avere una risposta in tempo reale, al seguente link tutte le specifiche di tale strumento: Interactive Production Rendering

A proposito di IPR, è stato introdotto un “Interactive AI Denoiser” basato su tecnologia AI-accelerated di nVidia che permette di ottimizzare il risultato del rendering interattivo, migliorando prestazioni e qualità del risultato in tempo reale.

Cosa manca ancora da implementare…

Per ora manca all’appello solo la possibilità di poter imprimere nell’immagine overlay i valori rilevati sul piano dalla griglia di punti del Vray LightMeter, ma è in programma lo sviluppo di uno strumento simile all’assistente “Lighting Analysis Assistant”,  precedentemente utilizzato con Mental Ray. Per ora è possibile ottenere tale risultato solo attraverso una procedura illustrata al seguente Link :VRayLightMeter Helper

Sul fronte dell’analisi Daylighting segnaliamo ancora la mancata integrazione del Perez All-Weather sky model , e la conferma della presenza del modello CIE Sky Overecast e Clear.

…ma con novità importanti.

Un notevole lavoro di sviluppo ed ottimizzazione è stato fatto sugli strumenti di gestione delle immagini HDRI , utilizzate come metodo di illuminazione Daylighting in alternativa ai vari Sky model , ovvero  l’Adaptive Dome Light che promette di poter ridurre notevolmente i tempi di calcolo (fino a 7 volte più rapida in alcune circostanze)  salvaguardando l’accuratezza e la qualità della componente luminosa , rendendo soprattutto inutile l’utilizzo di artifici poco consoni ad un workflow fisicamente corretto come l’utilizzo di Vray Light poste a ridosso delle aperture (porte e finestre di un ambiente interno)  in configurazione Sky Portal.

Sul fronte dei VrayLightSelect (argomento al quale dedicheremo il prossimo articolo) segnaliamo la possibilità di poter abbinare ad ogni Element Pass un “Denoiser” dedicato, ovvero un ulteriore Element Pass che ha lo scopo specifico di eliminare una determinata quantità di artefatti e “noise” dell’immagine, su ogni singolo LightElement.

Nella precedente versione di V-Ray , il Denoiser agiva unicamente sull’immagine finale, ovvero il Render totale, e non su ogni singolo LightSelect.

Concludendo

In conclusione grazie a V-Ray Next possiamo ora contare su una serie di strumenti che  eguagliano e per certi versi migliorano ciò che in passato ha offerto il sistema di analisi di Mental Ray. Inoltre vi è la concreta possibilità di un ulteriore sviluppo di tali strumenti, la chiara sensazione è che Chaosgroup ha voluto porre delle solide basi sul tema dell’analisi luminosa, quindi è lecito potersi aspettare ulteriori sviluppi e miglioramenti, ribadendo ancora una volta che tali strumenti devono essere abbinati ad un workflow accurato, così come indicato da Chasogroup nella documentazione ufficiale.

Arrivederci al prossimo appuntamento.

Luca
Lucahttp://www.lucarostellato.it
Luca Rostellato, è un libero professionista specializzato nella creazione di simulazioni 3D illuminotecniche fotorealistiche. Si è appassionato sin dai primi studi di modellazione e simulazione 3D , passione che lo ha portato ad approfondire e studiare l'argomento per svariati anni. Dal 2008 è attivo nel portale di riferimento sulla grafica 3D in Italia treddi.com, dove cura rubriche di approfondimento su Mental Ray. Dal 2016 è docente per VIFX - School of Visual Effects. Nel 2016 si è unito a LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce.

2 Commenti

  1. Grazie dei vostri articoli di approfondimento. Sempre molto utili.
    Quale algoritmo di calcolo viene usato? Radiosity, Ray Tracing oppure entrambi?
    Parametri come la ASE(Annual Sunlight Exposure) o La sDA(Spatial Daylight Autonomy), richiesti nel LEED nell’ambito dell’analisi della luce diurna, possono essere calcolati?
    Silvia

    • Ciao Silvia,
      Il calcolo di ASE e sDA o anche UDI sono parametri che non vengono per ora calcoltati da V-Ray, d’altronde esistono software ed applicazioni specifiche quali DIVA 4 Rhino o altri tools sviluppati appositamente per questi scopi.
      Buona giornata e a presto!

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