Nel precedente articolo ho descritto le due grandezze fondamentali dell’illuminotecnica: l’intensità e il flusso luminoso. Passo successivo è la definizione quantitativa della luce che incide o che viene emessa da una superficie. Si possono distinguere due grandezze quantitative: l’ illuminamento e la luminanza.
L’illuminamento è una grandezza oggettiva indipendente dalla posizione della superficie rispetto all’osservatore, che misura la quantità di flusso luminoso intercettato da una superficie.
L’illuminamento (E) medio su una superficie è dato quindi dal rapporto tra il flusso luminoso (Φ) emesso da una determinata sorgente e la superficie ricevente (A).
E=Φ/A=lm/m2 = lux (lx) un lux è quindi l’illuminamento prodotto da un flusso di un lumen distribuito im modo uniforme su una superficie di 1m2
Qua sotto un’immagine che chiarisce la definizione di Illuminamento
La luminanza (L) è invece una grandezza soggettiva, dipendente dalla posizione dell’osservatore. Corrisponde alla quantità di luce che effettivamente giunge al nostro occhio.
La luminanza (L) di una superficie infinitesima in una data direzione è definita come rapporto tra l’intensità luminosa (I) emessa in tale direzione e l’area apparente della superficie verso l’osservatore (NB per area apparente si intende la proiezione della superficie nella direzione dell’osservatore).
Qua sotto invece un paio di immagini che evidenziano in modo chiaro la definizione di Luminanza.
L=dI/dA cosβ = cd /m2 (β è l’angolo compreso tra la normale alla superficie emettente e l’osservatore)
osservazione: ad intensità costante, se diminuisce la superficie aumenta la luminanza
complimenti, potrebbe con la sua chiarezza chiarire certi concetti applicati alla Sindone che gli scienziati danno per scontato che i lettori conoscono già. E’ un campo molto interessante specie quando si deve capire in che modo questi concetti possono aiutare a stabilire l’autenticità della Sindone
grazie per la definizione esaustiva