Eccomi di ritorno dopo questa breve pausa di riflessione, una meritata vacanza dopo l’evento del trecentesimo articolo, che per me ha rappresentato un vero e proprio giro di boa, necessario per riprendere fiato, riorganizzare un po’ le idee e trovare nuovi spunti da proporre a voi, amici lettori e appassionati di illuminazione.
E per riprendere con il massimo slancio oggi vi propongo alcune suggestive installazioni realizzate in occasione della Kinetica Art Fair che ha avuto luogo all’inizio del mese di febbraio a Londra. La Kinetica Art Fair, organizzata dal Kinetica Museum, vede riuniti organizzazioni gruppi culturali da tutto il mondo che si occupano di elettronica, robotica, sound, light, new media art, ecc.
Nella sezione light sono tre gli artisti che l’anno fatta da padrone, capaci di esprimere il proprio intimo pensiero attraverso la luce, che viene plasmata, manipolata adattata ed espressa all’ennesima potenza.
Tra questi Carlo Bernardini che, dopo il successo torinese di “Cristallizzazione sospesa”, ha deciso di riproporre le sue linee di luce cristallizzata questa volta all’interno di uno spazio chiuso da quattro mura. Fibre ottiche a tutta luce che disegnano lo spazio, lo delimitano e allo stesso tempo ne dissolvono i limiti fisici, passando attraverso pavimenti e pareti, combinando l’ambiente esterno con quello interno.Uno spazio permeabile in cui la luce genera spazio.
Jun Ga Young che nella sezione new media art propone Whistling Sea, altra installazione straordinaria, realizzata con piccoli quadrati di carta tradizionale coreana Hanji che ricreano le onde dell’oceano, animate da luce cangiante in colori che variano dal blu al viola con intensità e velocità differente accompagnato da un sottofondo musicale.



E per finire Alex Posada con “The Particle” un globlo rotante che cambia forma alla velocità della luce, e che attraverso la luce dinamica e cangiante riesce a manipolare in forma e dimensione il microcosmo di cui il globo è costituito. Un’istallazione che esplora e ripropone il complesso processo che ha creato l’universo in miliardi di anni in cui molecole più o meno complesse hanno interagito fra loro, creando, trasformando e creando nuovamente.
Installazioni d’eccezione che ci fanno capire ancora meglio come la luce rappresenti di fatto un mezzo davvero unico in grado di rappresentare e rappresentarsi in infinite soluzioni e trasmettere emozioni senza paragoni.
Cosa ne pensate?