HomeAMBIENTELighting Facts, l’etichetta energetica delle sorgenti made in USA

Lighting Facts, l’etichetta energetica delle sorgenti made in USA

-

Qualche articolo fa ho parlato, proprio qua su Luxemozione, di nuova Etichetta Energetica Europea per le sorgenti e corpi illuminanti, che segue un approccio molto diverso da quello che accade invece oltreoceano. Il mercato nord americano, offre soluzioni di etichettatura più specifiche e dettagliate, anche per applicazioni professionali. Diamo un’occhiata più nel dettaglio ai Lighting Facts Label, le etichette energetiche made in USA.

Per il mercato americano a partire dal Gennaio 2012 tutti gli imballaggi delle sorgenti dotate di attacco a virola tipo Edison (EDISON Screw) devono obbligatoriamente includere una nuova etichetta denominata FTC (Federal Trade Commission) Lighting Facts Label.

L’aspetto interessante è che questa etichetta pone l’accento sull’informazione del flusso luminoso della lampada piuttosto che sulla sua potenza.

buy lighting bulb FTC

Prima di tale direttiva esisteva già un’etichettatura che per anni aveva privilegiato l’informazione sulla potenza. Secondo la FTC l’informazione sulla potenza non riesce a semplificare al cliente finale la comparazione tra lampade più o meno efficienti, perciò hanno adottato questo cambiamento che secondo FTC aiuterà i consumatori a risparmiare denaro.

Qua di seguito un interessante video promozionale realizzato dallo U.S. Department of Energy (DOE) in cui, con grande semplicità ed efficacia, viene presentata la nuova etichettatura e spiegato il perché si è deciso di privilegiare l’informazione sul flusso luminoso piuttosto che sulla potenza.

Addirittura il DOE nel seguente modo suggerisce al consumatore di sostituire delle esistenti lampade di x Watt con delle lampade di y lumen.

  • To replace a 100 watt (W) incandescent bulb, look for a bulb that gives you about 1600 lumens. If you want something dimmer, go for less lumens; if you prefer brighter light, look for more lumens.
  • Replace a 75W bulb with an energy-saving bulb that gives you about 1100 lumens
  • Replace a 60W bulb with an energy-saving bulb that gives you about 800 lumens
  • Replace a 40W bulb with an energy-saving bulb that gives you about 450 lumens

Di seguito l’illustrazione delle etichette da apporre sull’imballo della lampadina

Lighting Facts FTC back
Etichetta FTC LF posta sul retro delle confezioni
Lighting Facts FTC front
Etichetta FTC LF posta sul fronte delle confezioni
Lighting Facts FTC
Etichetta FTC esempio

 Esiste anche un’altra etichetta per tutti i prodotti LED (lampade ed apparecchi di illuminazione) e non obbligatoria, studiata per i professionisti del settore (lightind designer, gestori, produttori, rivenditori, progettisti, educatori) ed elaborata da un programma del DOE creato per supportare la ricerca e sviluppo del settore SSL, chiamato LED Lighting Fatcs

Qua una tabella comparativa tra LED Lighting Facts e FTC Lighting Facts.

LightingFacts comparative

Al LED Lighting Facts  hanno aderito 1914 partner, 98 laboratori accreditati dallo stesso programma ed inseriti in  un database consultabile liberamente sul sito senza necessità di registrazione, che ad oggi, conta oltre 23 mila prodotti testati ed etichettati.

Prodotti LFLED

Da evidenziare come il numero di partner e di prodotti testati sia in continua crescita di giorno in giorno.

Ad uno sguardo veloce alla lista dei partner, mi è sembrato che per la maggior parte sia costituito da aziende nord americane ed asiatiche o con un mercato molto forte in US.

Ecco uno screenshot di esempio del database in questione in cui viene presentato un prodotto dell’azienda Schreder

schreder doe lighting facts

Di seguito un’illustrazione di esempio della DOE LED Lighting Fatcs Label

Lighting facts Label
Esempio di etichetta DOE lighting facts estesa
Lighting facts Label
Esempio di etichetta DOE lighting facts

Nonostante tale etichetta non sia obbligatoria, sembra essere più autorevole di quella FTC in quanto:

  • richiede dei specifici test secondo la norma LM-79 verificati dal DOE, mentre per l’altra etichetta occorre fidarsi di ciò che dichiara il produttore
  • viene applicata non solo alle sorgenti E26/E27 ma a tutti i prodotti LED
  • FTC stessa incoraggia i produttori a testare le proprie lampade LED attraverso tale programma visto che il DOE sta investendo molto nelle metodologie di calcolo e test della durata di vita utile delle lampade LED

Un sistema come il DOE Lighting Fact (probabilmente meno intuitivo delle nostre classi energetiche) è fondamentale, soprattutto a livello professionale, al momento della selezione del prodotto: con questa etichetta, infatti, i dati forniti, contro verificati da un ente terzo, possono essere considerati per quello che sono nella realtà e non, come accade di solito, bacati da regole di mercato, a cui la gran parte dei costruttori si adegua, fornendo dati palesemente non veritieri.

Si veda ad esempio  il dato di flusso luminoso uscente di sistema: ancora oggi molti produttori dichiarano in modo scorretto il flusso nominale del LED quale parametro di riferimento, forse ignorando la differenza tra una sorgente tradizionale ed una allo stato solido!

Se anche in Europa ci fosse un ente, ad esempio come Lighting Europe, o un ente pubblico come il DOE nordamericano, in grado di realizzare un programma di test super partes dei prodotti a tecnologia LED , e la costruzione di un database a disposizione di tutti gratuitamente, voi sareste favorevoli? In attesa del prossimo articolo attendo un vostro parere in merito!

Michele
Michele
Laureato in Ingegneria Elettronica presso l’Università Politecnica delle Marche ed ha frequentato presso il Politecnico di Milano il corso di formazione permanente in Lighting Design. Da quattro anni si occupa di Fotovoltaico Off-Grid e di Street Lighting Design a livello di impianto e di prodotto. Nel 2012 è finalista nel contest internazionale Lightitude organizzato da CLU fondation.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.