HomeEVENTIcorsi di formazioneCosa è successo a Progettare il Progettista, speciale Smart City

Cosa è successo a Progettare il Progettista, speciale Smart City

-

Il 25 Febbraio si è svolto a Milano, presso la sede Apil – Associazione dei Professionisti dell’Illuminazione, “Progettare il Progettista 2016 – Luci Intelligenti per la Città del Futuro”. Quest’anno la conferenza, ormai alla quarta edizione, era incentrata sul tema caldo delle Smart City.

susanna antico Progettare il Progettista 2016 Smart city
Discorso introduttivo alla Conferenza di Susanna Antico, presidente APIL

Dopo l’introduzione del Presidente Apil, l’architetto Susanna Antico, la conferenza è iniziata con la presentazione di Michele Vianello (digital evengelist di Ars & Inventio) dal titolo Smart City e Smart Grid, la Tecnologia al servizio della Città”.

L’intervento ha illustrato come le tecnologie di ricerca, condivisione e comparazione di dati possono essere messe al servizio della gestione e del controllo della città e dei suoi cittadini.

Non è un palo della luce con un’antenna wi-fi che trasforma la città in Smart

Interessante il concetto di relazione fra umani e oggetti (Internet of Every-Thing) , che sempre di più sta diventando un rapporto di stretta convivenza, non solo in ambienti casalinghi e lavorativi, ma anche all’esterno, specialmente in ambienti urbani.

Qua sotto un video interessante tratto da una video intervista a Vianello in tema di Internet of Everything & Smart Cities

https://youtu.be/CKSJKCms4wk

Esempi interessanti di città come Londra, che ha messo a disposizione dei suoi cittadini un vero e proprio traduttore di dati on line accessibile (http://citydashboard.org/london/) a chiunque; dati che vengono raccolti, esaminati, analizzati e messi a disposizione del cittadino per una migliore interazione con la città e gli oggetti urbani.

london data internet of everything

La grande mole di dati raccolti, filtrati ed analizzati permettono ai cittadini, utenti dell’ambiente urbano, e alle amministrazioni comunali di fare scelte consapevoli.

Questa metodologia viene definita come “predittività”, che insieme alla capacità di visualizzare e analizzare i dati, sarà sicuramente una delle attività di maggiore successo nel prossimo, ma molto vicino, futuro. Pensiamo alla verifica dell’efficienza degli impianti energetici e di illuminazione di una città, alla programmazione dei consumi per una migliore progettazione dello sviluppo urbano, tutto questo diventa possibile attraverso l’utilizzo consapevole e concreto dei dati raccolti. Ma attenzione perchè di pari passo con la diffusione di informazione è necessario munirsi di sistemi protetti in modo adeguato contro attacchi hacker, che potrebbero compromettere la privacy di ognuno di noi.

A seguire l’intervento dell’ingegnere Giovanni A. Albertin dal titolo Ai piani luce hanno tarpato le ali, illustra l’evoluzione del Piano della Luce e il susseguirsi di piani della luce contro l’inquinamento luminoso. Particolare attenzione è stata posta ai PCIL piani della luce contro inquinamento luminoso, che cambiano e trasformano notevolmente il paesaggio urbano del centro storico.

Giovanni Albertin Piani della Luce
Giovanni Albertin in tema di Piani della Luce

Nota di critica durante il dibattito finale, verso la metodologia d’intervento che alcune amministrazioni comunali stanno attuando, in nome del mero risparmio energetico, senza alcun riguardo per il paesaggio urbano.

L’ingegnere Matteo Raimondi, responsabile del laboratorio illumazione IMQ, e l’ing. Cavenaghi, certificatore prodotto IMQ, hanno affrontato i temi sulla sicurezza dell’utilizzo della tecnologia LED negli apparecchi di illuminazione e di come le continue evoluzioni, sempre più rapide rispetto alle vecchie tecnologie, hanno portato a ridisegnare la complessa macchina di produzione e controllo.

IMQ

Vantaggi e criticità di questa nuova tecnologia, legati soprattutto alla sicurezza: sicurezza interna del prodotto e sicurezza dell’utente, come anche l’importanza e l’affidabilità che deve avere il dato fotometrico fornito dalle aziende.

Particolare focus sul lavoro dell’istituto IMQ riguardo il controllo e la verifica di prodotti che arrivano da paesi Extra UE, molti dei quali vengono bloccati e vietato l’ingresso nel nostro paese poiché non rispettano nessuno standard di sicurezza.

La collaborazione dell’istituto IMQ con la guardia di Finanza e le dogane è molto intenso, e la direzione presa è quella di una sempre maggiore collaborazione per garantire al meglio la sicurezza degli impianti e di conseguenza degli utenti.

Il tema dell’importazione di prodotti fuori norma, attraverso nuove rotte non vigilate, è stato tema di approfondimento durante il dibattito conclusivo.

Per maggiori info si rimanda a questo documento IMQ dve sono resi noti meggiori dettagli.

A concludere la giornata,  Helena Gentili con la presentazione della sua tesi di Dottorato al Politecnico di Milano in Progettazione Architettonica e Urbana. La tesi dal titolo L’artificio della Luce: Interpretazioni del Paesaggio Notturno Contemporaneo, ha l’obiettivo di studiare approfonditamente il ruolo della luce artificiale nel contesto urbano contemporaneo.

Helena Gentili Progettare il progettista
Helena Gentili presenta la tesi di dottorato The Artifice of Light

L’uso strategico e creativo della luce contribuisce in modo sostanziale allo sviluppo della dimensione notturna degli spazi urbani, infatti oggi le nostre città sono una sovrapposizione di layer di illuminazioni, di luci e di colori, si perde la connotazione dell’immagine della città notturna.

Un esempio di grande effetto, citato nella tesi, è la foto  di New York, dopo l’uragano Sandy del 2012: una città che abusa di luce 24 ore su 24, completamente ricoperta dal buio.

New York after Sandy Hurricane
New York , Manhattan al buio dopo l’uragano Sandy del 2012

Gli strumenti adeguati, che bisognerebbe utilizzare per progettare la città notturna, si fondano su 4 temi principali: percezione visiva, ritmi sociali, progressi tecnologici e competenze di comunicazione.

La tesi non dà una risposta certa, né un manuale pronto all’uso per la progettazione dell’illuminazione urbana, ma solleva delle domande, delle perplessità e delle critiche che ogni progettista deve porsi nel momento un cui gli viene affidato un incarico, poiché questo incarico, ossia il progetto, è l’unico evento in grado di trasformare radicalmente un territorio. Come corollario della tesi, il caso studio sulla città di Rotterdam, uno studio approfondito sulla conformazione urbanistica della città e sul cambiamento dei flussi durante le diverse ore della giornata e della notte. Dall’analisi è emerso come diverse zone della città sono molto frequentate durante il giorno, ma completamente svuotate durante la notte.

Questo comporta che, la progettazione dell’illuminazione urbana dev’essere pensata e ragionata secondo la città e le esigenze delle persone che la vivono di giorno e di notte.

Davvero una bella conferenza, arricchita da un dibattito davvero interessante!

Giulia
Giulia
Giulia Gobino, laureata in architettura al Politecnico di Torino, Già dal terzo anno di università segue workshop all'estero e corsi di formazione sui temi dell'illuminazione, fino a scrivere la tesi di laurea sul tema della riqualificazione urbana tramite l'illuminazione. Questa passione viene portata avanti ed approfondita con diverse esperienze professionali pre e post laurea, in azienda ed importanti studi professionali di lighting design, presso cui si forma come architetto specializzato nella progettazione della luce.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.