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Progetti di Luce 2008, i vincitori

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Ricordate? nel mese di maggio scrissi un’articolo su “Progetti di Luce 2008”, concorso indetto dalla rivista Flare, avente come tema il design di un oggetto per l’illuminazione in ambiente domestico o lavorativo a basso impatto ambientale.

Venerdì, un po’ in sordina devo dire, sono stati proclamati i vincitori di Progetti di Luce selezionati tra 215 proposte, si avete capito bene “i vincitori”, infatti la giuria dopo ore di dibattito si è espressa per una vittoria ex-equo:

Il primo premio è andato a:

  • progetto Skyline, eseguito da Alberto Benedetti
    “…nella sua semplicità costruttiva e tecnica, realizza un oggetto di forte impatto comunicativo con pochi e strettamente necessari elementi. La tegola in lastra piana piegata traforata e il diffusore interno sono disegnati in modo da costruire una misurata ed elegante versione della comune tipologia della lampada a sospensione lineare. La leggera linea di puntini luminosi introduce un brillante elemento grafico e narrativo. Il progetto presenta anche positivi elementi di fattibilità ed economicità costruttiva che lo rendono interessante per una produzione concreta”.
  • progetto Zipper, eseguito da John Niero:
    “…affronta con misura e creatività il tema delle superfici luminose flessibili. Questa morfologia è resa possibile dall’uso di luci LED discrete e collegate in una regolare scansione spaziale all’interno di un sandwich di fogli in silicone che attenua e diffonde la luce abbagliante dei LED. L’idea di applicare su un lato una chiusura a lampo permette un’interessante flessibilità funzionale che costituisce il carattere innovativo di Zipper”.

Non mancano ovviamente le menzioni speciali, che elencherò brevemente qua di seguito:

  • La menzione speciale Gi Plast è stata assegnata al progetto Pipeline, eseguito da Moreno Zandonà
  • La menzione speciale Osram è stata assegnata al progetto Dalti1, eseguito da Giuseppe Pio d’Altilia
  • La menzione speciale Steab è stata assegnata al progetto Tarta_Ruga, eseguito da Fabio Vincioni
  • La menzione speciale della Giuria è stata assegnata al progetto Cactoon, eseguito da Giuliano Valeri e Silvia Pinc

(fonte professione architetto)

Per ora non ho trovato immagini esaustive, ne’ dei progetti vincitori, ne’ di quelli a cui è stato assegnata la menzione speciale.

Spero di poterli pubblicare il prima possibile, magari con qualche riflessione!

ciao e a presto



Giacomo
Giacomohttp://www.rossilighting.it
Giacomo Rossi, architetto e lighting designer free lance, fondatore di Luxemozione.com. Dopo anni di attività nella progettazione della luce, fonda assieme ad altri colleghi LDT-Lighting Design Team , studio multidisciplinare di progettazione della luce. Alla progettazione affianca l'attività come docente presso il Politecnico di Milano e altre importanti scuole di architettura e design. tra cui IED Istituto Europeo di Design. E' inoltre autore di articoli su riviste del settore illuminotecnico. Dal 2014 è membro del Consiglio Direttivo di Apil-associazione dei professionisti dell'illuminazione.

35 Commenti

  1. Ciao gente. Mi presento: sono una persona a cui piace ogni tanto curiosare nel mondo del design in generale per scoprire i nuovi oggetti, soprattutto quelli premiati ai concorsi di design.
    Ebbene…volevo parlarvi di Pipeline, il progetto presentato da Moreno Zandonà al concorso internazionale Progetti Di Luce 2008 e premiato con una menzione speciale. A volte mi capita che difronte ad un nuoco oggetto-progetto mi capita di pensare: “ma stà cosa l’ho già vista da un’altra parte!!!”. Provate a confrontare questo progetto con “Tubone” di Andrea Crosetta, un radiatore pubblicato anche su Arketipo del 4 giugno 2006. Praticamente si può dire che sono la stessa cosa, almeno nell’espressione formale. Mi si dirà che la funzione cambia e quindi potrebbero essere considerati 2 oggetti diversi…allora tutti potrebbero aspirare a vincere un concorso semplicemente mettendo una lampadina in una bottiglia di vetro!!!!!Ovviamente nulla contro Moreno, anzi ne approfitto per fargli i complimenti per il suo lavabo, ma è possibile essere premiato ad un concorso copiando un altro oggetto? e poi, ma le giurie che valutano i progetti non hanno una conoscenza tale da riconoscere l’originalità e la creatività di un progetto presentato???? se qualcuno vuole rispondere e chiarirmi questo aspetto, ne sarei davvero felice….

  2. Buongiorno, sono uno dei 220 designer, o simil progettisti, che si sono cimentati nella realizzazione di un progetto per il concorso “progetti di luce 2008” classificandomi tra “i 14 elaborati che si sono distinti per aver risolto le esigenze progettuali con soluzioni originali e pertinenti”(definizione della giuria).
    Lascio questo post per evidenziare non solo quello che Temist scrive e cioè l’ignoranza/disattenzione di base delle giurie ma soprattutto le premiazioni basate su concetti totalmente fuori tema; esiste un bando, esistono delle ragole, il progettista viene messo di fronte a problematiche progettuali non indifferenti per arrivare alla concretizzazione della propria idea ed il giorno della premiazione si vede superato da progetti assolutamente da scartare a priori es: ecosostenibilità ed utilizzo di materiali di recupero-progetto Zipper, eseguito da John Niero(totalmente realizzato in fogli di silicone)….dal canto mio questo è prendersi gioco di chi non ha ancora affermato il proprio nome nel mondo del design, sarà una banalità ma i fatti sono questi, i vincitori sono e saranno sempre personaggi già noti e al dentro delle grandi loggie.

    • Benvenuti tutti e due su Luxemozione,
      Sono contento che voi esprimiate il vostro dissenso su questo blog, perchè e proprio per questo che è nato Luxemozione, per creare un luogo di dibattito ed approfondimento sugli argomenti che sono stati trattati.
      Per quanto riguarda nello specifico l’arogmento “progetti di luce” non sono molto informato, anche perchè non è che sia stata fatta molta propaganda sui prodotti selezionati, mezionati o vincitori del concorso. Ho provato a scrivere alla redazione di Flare per avere maggiori info ma senza successo.
      Comunque se conoscete qualcun’altro che ha partecipato al concorso e vuole esprimere educatamente la sua opinione sul blog benvenga, invitatelo pure qua per esprimere il proprio pensiero.
      Per quanto riguarda Zipper, non ho tovato in giro nemmeno un’immagine, ma se come dici tu è realizzato in fogli di silicone, bhe di ecocompatibile non ha proprio nulla! Ma dico con tutti i materiali proprio il silicone? mha! 🙁
      Per quanto riguarda le giurie, bhe non è una novità che spesso siano composte da persone di rilievo, che nulla però nulla hanno a che fare con l’argomento trattato… da chi era composta la giuria? C’era qualcuno in grado di valutare l’aspetto illuminotecnico in senso stretto? Fatemi sapere.
      a presto dunque! 😉
      Giacomo

  3. grazie per aver risposto….
    comunque penso che il progetto di John Niero, lasciando perdere il discorso della ecosostenibilità e dell’utilizzo dei materiali di recupero (poteva in effetti impiegare altri materiali!!!!), sia originale e creativo!!!Non è che voglia difenderlo, ma almeno il progetto, nella sua forma era valido. Magari ci sarà una stipula sul materiale da utilizzare effettivamente..eheheheh. Il problema, secondo me, è che i punti stabiliti dal bando di concorso, come ricorda Marco, che richiedono impegno, creatività ed ingegno, dovrebbero essere poi, al momento della valutazione oggettiva dei progetti, dei punti saldi dai quali non si dovrebbe prescindere!!!
    Non penso invece che vengano premiati solo personaggi già noti, infatti basta informarsi un pò sui premiati, non solo di questo concorso!!!. Come potete notare sono molto attaccato alla definizione formale, alla forma e a quello che essa può e deve trasmettere. Per me è un fattore importantissimo nel mondo del design, che però viene calpestato ogni qual volta ci si trovi a confrontarsi con progetti banalmente copiati o con poca applicazione di ricerca, creatività e originalità. Penso che con un po di più ricerca, informazione, il progetto da me citato in questo caso (Pipeline), poteva sicuramente essere sviluppato in maniera sempre conforme all’idea di base del progettista, ed evitando quindi una figura del genere!!!!

  4. …..per quanto riguarda il mio progetto, non sento la necessità di mostrarlo allo scopo di soddisfare curiosità,ma se 200 progetti sono stati considerati inferiori significa che qualcosa di buono ho prodotto.
    Tornando al progetto Zipper di John Niero, vorrei invitarvi a fare una semplicissima ricerca in google su tutto ciò che già di esistente ci circonda nel campo delle flexible light ad es: http://www2.electronicproducts.com/Flexible_panel_delivers_white_light_anywhere-article-puap12-apr2007-html.aspx
    oppure guardate questa lampada realizzata già da un paio d’anni:
    http://dtti.wordpress.com/2008/09/21/shattered-lights-lamp/
    dovrei mettermi a ridere dato che il progetto Zipper è a dir poco identico e realizzato da un designer senior di 40 anni oppure vogliamo continuare sul piano della disinformazione che genera stupore solo al momento in cui un grande nome se ne esce con progetti già visti e rivisti da anni, basta vedere tutti i concetti, che ogni anno vengono spudoratamente copiati ai giovani designer del salone satellite, visti, immagazzinati e riproposti come pezzi unici e vincenti…….ma stiamo scherzando??

  5. @Marco
    Non sono riuscito ancora a vedere il prodotto di Niero, se hai qualche link da consgliarmi….
    Poi…dovresti sapere che a 40 anni in Italia sei considerato ancora junior designer… 😉
    alla prossima

  6. http://www.professionearchitetto.it/news/notizie/8735.aspx
    ecco qua…l’immagine è piccola ma si comprende perfettamente il concept.
    Lo so che in Italia funziona così ma dato che mi considero, in tutta umiltà un pensatore indipendente,in base al fatto che concepisco idee come pensiero profondo, a mia immagine e somiglianza, senza troppe pretese e non come oggetti da buttare nella mischia per essere industrializzati fine a se stessi, ho la sensazione che questo signore 40enne non abbia più un briciolo di fantasia tale da potersi considerare junior, per questo scrivo senior…
    Non vorrei sembrare polemico, il mio tono di voce in questo pensiero sarebbe calmo ma con una smorfia di tristezza nel comprendere che il mio lavoro,(che farò per il resto dei miei giorni e nel quale credo profondamente)il nostro lavoro viene sbrigativamente cestinato e snobbato per aprire porte a personaggi i quali, queste porte, le hanno già spalancate….
    senza nulla togliere a Niero, ora è lui ma poteva essere chiunque altro.L’immagine che mi si pone di fronte, osservando il mondo del design all’estero, è nitida, brillante, satura di colori, giovani, speranzosi ricambiati da studi ed aziende pronti ad investire sulle fresche menti e sto parlando da laureato in design, con 2 anni di lavoro a Milano e 2 a Firenze quindi nulla da invidiare a nessuno, per la cronaca…ma queste immagini in Italia non le vedremo mai, neanche su Flikr…:)

  7. Ma come milano non è la capitale del design??? 🙁
    …si forse un ventennio fa…
    In effetti il panorama non è molto più roseo di quello che dipingi…se ti può consolare anche nel mondo del lighting design, dell’architettura, ecc è + o – la stessa cosa. Nulla di cui andare fieri diciamo!
    Ciao

  8. Ciao a tutti. Visto che sono l’autore del progetto Pipeline volevo dire anch’io la mia 🙂

    Non è un progetto nato casualmente e in poco tempo. Sotto c’è stata molta ricerca e per arrivare a quella forma ne ho scartate veramente molte altre.
    E’ pensata per la produzione industriale. Lo stesso supporto in acciaio è adatto a produrre infinite soluzioni solamente tagliando i tubi in pmma in base alla lunghezza dei tubi fluorescenti in commercio. I vari colori e finiture dei tubi GiPlast poi ne moltiplicano le possibilità.
    Lo sapevo benissimo che con quelle proporzioni è identica a Tubone di Crosetta però la funzione è completamente diversa e qualsiasi dettaglio ha un suo perchè. Effettivamente se facevo i render della versione con i tubi fluorescenti più corti sarebbe stata completamente diversa dal radiatore… magari sarebbe stata più simile a qualche altro prodotto… parliamoci chiaramente, quante decine di lampade si assomigliano? e dico lampade! che hanno anche la stessa funzione. Anche Jonathan Ive prende ispirazione dai prodotti braun del passato e visti i risultati ottenuti credo faccia molto bene 🙂

    Parlando del concorso mi dispiace solo per Alberto che abbia dovuto dividere il meritatissimo premio con quella “cosa” che Niero ha chiamato lampada ahah. Luce praticamente non ne fa quindi non è funzionale, non è riciclabile, esteticamente ci sarebbero molte cose da dire… boh…
    Non concordo però con il discorso di Marco che dice che Zipper è praticamente identica al progetto linkato. A parte il fatto che il primo è solamente un pannello luminoso, l’altra lampada mi sembra diversa formalmente. Il concetto certo che è lo stesso medesimo, su questo niente da dire.

    • Benvenuto anche a te in questa discussione dunque…A quanto pare il prodotto vincitore non piace a nessuno, peccato solo che, a parte l’immagine microscopica che mi ha linkato Marco, non se ne trovino in giro di migliori. Giusto una curiosità, ma oltre alle aziende chi c’era in commissione?
      Buonanotte
      G. 😛

  9. hei,ciao a tutti.
    mi sono imbattuto x caso su questo blog, e leggevo sta discussione sul concorso, bè,intanto per i fans d NIERO andate qua http://www.niero.net/ e trovate tt quello che volete su d lui. non lo difendo,non è uno sconosciuto ma nenache uno che fattura milioni nel design, fa le sue cosette,sperimenta,aveva sta lampada pronta,girata al concorso(nn so come sia arrrivata la notizia del concorso in california) e gli è andata bene.voglio dire, anche a me scazza vedere premiate idee che sanno d gia visto o che magari rispetto ad altri sembrano inferiori, ed è palesemente impossibile che una giuria,spesso fatta da imprenditori e commerciali abbia tempo e volgia d sfogliare blog di cool hunting,design o altro,che se ne sono mille in rete x sapere tutto di tutti.quando va bene nelle giurie c’è gente che ne sa d design ma resta il fatto che le decisioni vengono prese a maggioranza.
    cmq sia, certo che era meglio che nn vincesse l’americano, non avrei dovuto dividere il premio con lui.io sono l’altro vincitore e devo ammettere che tra i progetti esposti alla premiazione ho visto delle cose interesssanti davvero,che ,fossi stato in giuria,avrei premiato.dipende sempre da quello che hanno in testa i giurati.de gustibus non disputandum est. fermo restando che alcuni parametri di giudizio dovrebbero essere obiettivi e oggettivi.
    aggiungo che io nn sono affatto famoso,mi faccio il culo per partecipare ai concorsi,vistoche lavoro e l’extra lo faccio dalle 22 in poi…è andata cosi.credo che l’importante sia crederci,è un lavoro cazzuto,faticoso e nessuno regala nulla.
    apprezzo cmq che nnci siano critiche feroci sulla mia lampada…

  10. dirò la mia su ciò che ha affermato marco sull’originalità del progetto zipper che lui dice copiata dall’immagine linkata. Penso, e in questo mi affianco a banuva, che siano due realtà completamente diverse, sia nelle proporzioni che nella forma. Ritengo, come ho già scritto, che zipper sia un prodotto creativo ma non tale da essere il progetto vincitore soprattutto in questo tipo di concorso!!!poco funzionale, poco ecosostenibile, ma originale!!! poi, per quanto concerne pipeline, come risposta mi vien da pensare: perchè tra tutte le soluzioni che banuva dà per risolvere la forma del suo prodotto, proprio quella ha scelto, conoscendo già, come lui stesso scrive, il progetto del radiatore ????penso invece che si stia nascondendo dietro un dito…anche perchè se pipeline avesse avuto altre dimensioni pur mantenendo quella conformazione di base nn avrebbe funzionato a livello concettuale e di proporzione. La verità purtroppo è che, e questo vale in generale, non si ha più la capacità di inventare, mettersi in gioco sul serio, di sperimentare e di azzardare!!!!! Niero almeno è uno di quelli che ha azzardato, ha sperimentato…non per questo doveva essere premiato visto che il progetto da lui presentato non era adatto al tema del bando di concorso…avrà semplicemente inviato i suoi progetti all’indirizo sbagliato…e paradossalmente la giuria spinta da un non so che di folle lo ha premiato…ahahahah….

  11. scusa tu,Temist,non condivido troppo le cose che dici. il progetto di Moreno ci sta dentro nel bando,è producibile,ha un buon concept sotto,e ottimizza le risorse da cui partiva.
    che ricordi il radiatore non c’entra nulla.è un altra cosa.uno puo ispirarsi alle forme e alle cose che preferisce o ch egli restano impresse.
    se il tuo giudizio è solo formale, quindi mooolto relativo, resta tuo,ma non puoi dare torto o del marcio ad un progetto fatto e finito.dove uno c ha perso del tempo. le forme non sono d proprieta di nessuno,le idee si.ogni cosa ha sempre un riferimento.Il tuo giudizio è molto superficiale, non conosci il progetto e dai sentenze guardando un immagine.non ci siamo. non hai dimostrato nulla.anzi.saluti a tutti.

  12. Mha guarda un po’ … mi allontano un attimo e scatta la rissa??
    Ho precisato all’inizio di questa discussione per favore di discutere in maniera educata…pertanto vorrei pregarvi di adottare un atteggiamento di rispetto reciproco. Temist, non posso biasimare sia Alberto che Banuva…ti pregherei pertanto di riservare per te commenti che potrebbero risultare offensivi. Non vorrei ritrovarmi a dover censurare i commenti, perchè non è questa la politica che ho adottato sin ora e preferirei non iniziare oggi.
    Grazie per la comprensione
    Giacomo

  13. a Temist:(RISPETTANDO GIACOMO CHE CI CONSENTE DI DIBATTERE) ti stai battendo per dimostrare che il progetto Pipeline di Moreno è in parte simile o troppo somigliante al radiatore Tubone di Andrea Crosetta ma non concordi con me,quindi contraddicendoti, sull’uguaglianza di concetto che c’è tra la seconda immagine che ho linkato ed il prodotto di Niero ed in tutto ciò muovi le tue critiche basandoti su un solo elemento, l’estetica del prodotto finito, ma non stai tenendo in considerazione che l’estetica è il frutto del concetto applicato, la funzione non deriva dall’estetica ma viceversa, è questo il fulcro dell’ergonomia e del pensiero di un progettista che si rispetti , sempre per mio modesto parere, quindi come fai a dire che zipper è ORIGINALE(parole tue) quando ti ho dimostrato in un link che quel tipo di progetto è già stato realizzato da anni se pur con un’estetica differente? non puoi legarti alle proporzioni ed alla forma, cosa mi dimostri dicendo questo?vuoi farmi credere che basta cambiare le dimensioni di un’ggetto e smussare un pò gli angoli per crearne uno nuovo?SE TI CAMBI IL VESTITO, SOTTO, CI SEI SEMPRE TU.
    Tornando a Niero, non sto dicendo che ha copiato quel progetto linkato ma cerco soltanto di dire, come alcuni di voi hanno compreso, che alla base delle giurie non c’è professionalità ne tanto meno conoscienza nel settore…..chiediamo soltanto che queste giurie facciano delle ricerca di settore apporfondite prima di giudicare…tutto qua….
    Temist, non ho nulla contro di te ci mancherebbe, è solamente uno scambio d’opinioni.

  14. ma sono il primo a colpevolizzare le giurie…
    poi voglio dire ad alberto che ho solo espresso un mio giudizio, e come tale puo essere condivisibile o meno….io nn abbraccio l’idea di usare l’espressione formale di un oggetto con funzioni diverse….ci sentiamo più tardi…ora sto lavorando!!!!!

  15. temesis, riporto qui la frase che hai scritto qualche post fa, per farti capire concettualmente dove sbagli, e non lo dico perchè sono io, anzi non sono proprio nessuno. Solo che certi concetti sono ben definiti, diciamo scientificamente, con delle prove. Se poi ho sbagliato ad interpretare ciò che volevi dire mi scuso.

    “comunque penso che il progetto di John Niero, lasciando perdere il discorso della ecosostenibilità e dell’utilizzo dei materiali di recupero (poteva in effetti impiegare altri materiali!!!!), sia originale e creativo!!!Non è che voglia difenderlo, ma almeno il progetto, nella sua forma era valido”

    Il bando era “luci virtuose. Per una estetica della luce ecologica”
    Zipper è andata completamente fuori bando. Non è ecologica e quindi non è neppure virtuosa. Concordo quindi sull’ignoranza della giuria che non ha fatto l’errore di premiare qualcosa di già visto, magari per svista, ma ben peggio! Anche senza mai aver visto una lampada in commercio, Zipper era da scartare a priori.
    Che formalmente sia valido come dici te, è l’ultimo pensiero che un designer deve prendere in considerazione in un progetto. E’ proprio qui dove sbagli.

    Nota bene, ho detto designer, non stilista. Spesso la gente confonde i termini. Ecco le spiegazioni direttamente prese dallo Zingarelli.

    → STILISTA: chi progetta la linea estetica dei modelli per una serie di prodotti industriali.
    → DESIGNER: chi si occupa professionalmente di design. (ne consegue) → DESIGN: Attività di progettazione di un oggetto da fabbricare in serie.

    Che poi i designer facciano ANCHE gli stilisti è naturale. Ma non sono SOLO stilisti.

    Ti consiglio di leggerti il libro “Introduzione al disegno industriale” di Gillo Dorfles che tratta in modo semplice e diretto questi concetti base.
    Anch’io ho fatto sempre confusione in passato, è normale. Se tutta le gente dice un qualche cosa, noi per pigrizia tendiamo a dare tutto per scontato. Per questo a me piace discutere e difatti sono ritornato qui. Dalle discussioni si impara sempre, soprattutto se c’è gente contraria ai propri pensieri.

    Se tu non abbracci l’idea dell’espressione formale di un oggetto con funzioni diverse, è un tuo pensiero e può essere condivisibile o meno, e l’hai pure detto… Allora non capisco perchè ti domandi se ha il diritto di vincere un concorso… la risposta mi sembra ovvia… o sbaglio?

  16. caro banuva…ti ringrazio per la precisazione…(anche se nn aggiungi nulla di nuovo!!)…cmq..io sono per la trasgressione di ciò che è fissato!!!Il designer, a mio modo di vedere, non deve limitarsi a progettare qualcosa che vada bene per la produzione in serie. Addio bellezza, creatività..allora!!!!non confondo le due parti…ma voglio dire che non posso far produrre un oggetto che sia solo fine a se stesso, che non abbia un’anima,non trasmetta un’emozione!!!!Il lavoro del designer…almeno come lo svolgo io..deve essere qualcosa che vada oltre la semplice produzione…Ti propongo a sto punto una altra distinzione: designer vs artista!!!Penso che il massimo a cui può aspirare un designer è comprendere cosa spinge un artista a modellare la sua opera, per poi “trasporlo” in qualcosa di producibile in serie!!!Cioè, ogni progetto di design secondo me dovrebbe essere permeato di cultura e innovazione tale da renderlo un oggetto “carico e pieno”.
    Il mio pensiero sul tuo progetto (pipeline) è ovvio che è un mio pensiero, è una cosa che penso io, e come tale condivisibile o meno!!Non voglio attaccarti assolutamente e ti ringrazio per la tua risposta e per aver continuato la discussione!!!Anzi volevo farti i miei complimenti sul tuo altro progetto ( mi pare T8 se nn ricordo male!!!)che ho avuto il piacere di vedere!!!!

  17. comunque vorrei scusarmi con tutti se i miei toni sono apparsi un po accesi…ma nn era assolutamente mia intenzione…
    giacomo stai tranquillo!!!anzi..meno male che c’è questo spazio per confrontarsi…!!!!!

  18. ahh…in risposta ad alberto..volevo spiegargli che l’espressione “marcio” non era assolutamente riferita all’operato e al lavoro di banuva..mi riferivo solo al fatto che nn condividevo la sua scelta (iniziale!!!) di scappare ad un confronto!!!quindi occhio a capire bene ciò che si dice…non è nel mio stile offendere le persone anche se non ne condivido il modo di operare!!!Finalmente c’è uno spazio in cui potersi confrontare con altri…e assolutamente non vorrei passare per quello che vuole accendere gli animi e le discussioni!!!!vado a nanna che sono distrutto…ciao a tutti

  19. temist condivido appieno che un oggetto deve trasmettere qualcosa. Se è funzionale e non bello nessuno lo comprerebbe, se fosse bello e non funzionale il mondo avrebbe un rifiuto in più da smaltire che non serve a nessuno.
    Il discorso poi è molto articolato in realtà.
    Nel concorsi di design ho notato però che si cerca quasi sempre l’innovazione “tecnica” che è la base di un progetto, prima di un’innovazione estetica che si è importante ma avviene nella fase successiva. L’innovazione tecnica è giudicabile in modo scientifico, mentre quella estetica no (o meglio secondo me c’è sotto qualcosa di scientifico anche nella bellezza ma è un argomento che sto cercando di approfondire e mi ci vorrà molto tempo).

    Vedi T8… ho preso il lavabo della Axolute già in commercio e ci ho aggiunto il meccanismo di rotazione e altri dettagli, stop. Tutti gli altri invece hanno sviluppato una nuova estetica dei lavabi. Hanno fatto tutti degli ottimi lavori te lo assicuro, però da un concorso si è alla ricerca di altro… Il secondo posto di Luca infatti è stato per l’innovazione del lavabo che “rompe” il getto d’acqua, visto che i lavabi axolute schizzano più degli altri.

    La forma deriva dalla funzione.

    Un designer secondo me può permettersi di focalizzare bene la parte 1 solo dopo essere entrato in contatto con un’azienda.
    Premetto che ho poca esperienza e per ora sono fermamente convinto di quello che ho detto. Magari più avanti cambierò idea chi lo sa… 😉

  20. caro banuva…sono daccordo con quello che dici..anche se il mio concetto è si di pensare alla forma estetica ma senza tralasciare la funzionalità…anzi è proprio da quella che bisogna partire per poi articolare la “pelle” che caratterizzerà e sopprattutto attrarrà l’utente finale!!!!certo…alla fine possiamo stare qui a parlare per ore e ore e ognuno di noi comunque avrà la stessa sfaccetatura di pensiero su tale argomento…forse il punto di arrivo di questa discussione è che queste sfaccettature di pensiero sono quegli elementi che caratterizzano ogni singolo progettista!!!anzi..sarà sicuramente questo!!!!mhe..ti saluto,,grazie per il confronto..magari chissà un domani lo potremmo fare di persona!!!!!cmq temist è solo un nick che nn ha che fare con la mia vera identità!!!!magari..se ci dovessimo incontrare da qualche parte..so chi sei e mi farò avanti…buon lavoro e buono studio…ciao a tutti

  21. Beh effettivamente potresti dare un nome a chi c’è sotto il tuo nick 😀 , così per sapere chi sei, vedere i lavori che fai e come ti approcci al progetto. C’è sempre da imparare da tutti… sicuramente potrei scoprire nuove cose interessanti da approfondire, soprattutto perchè ora come ora non sono nessuno e ho bisogno di guardarmi bene attorno.
    Ciao!

  22. hei hei..qua sta scattando una scintilla…temist..moreno, mi propongo come moderatore in un incontro\discussione tra d voi.e che vuole partecipare. non so bene la vostra provenienza, ma si sa mai. ah,io questi incontri li preferisco davanti ad un po di carne alla brace e vino rosso…

  23. alberto io ci sto! un bell’incontro a chi mangia più carne alla brace… però visto che l’idea è tua… ti tocca cucinare ahah.
    (ah il vino rosso lo lascio tutto a te e temist… che sono astemio 😛 )

  24. magari ci troviamo tutti al salone dai. Così alberto ci offre da bere perchè ha vinto il concorso ahaha (adesso me le sento….)

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