Illumina-Mi, luce come narrazione collettiva del territorio.

Quando cala la notte e la città si spegne inizia un racconto nuovo, quello di chi vive la città ogni giorno. Astronove in collaborazione con la Repubblica del Design si impegna a trasformare le strade e le facciate del quartiere in uno strumento narrativo sul filone dell’Urbanistica della gentilezza, attraverso una serie di racconti visivi nati dall’esplorazione e rilettura della Bovisa da parte dei suoi abitanti.

[Immagine in header cortesia Cecilia di Gaddo]

Milano, 3 ottobre 2019. Tutto iniziò da qui. L’amministrazione del Comune di Milano stanzia un contributo complessivo di un milione di euro nell’ambito del Bando Quartieri 2019: rappresenta un momento centrale e strategico nello sviluppo del Piano dei Quartieri, con l’obiettivo di contribuire alla rigenerazione urbana cofinanziando attività di natura sociale, sportiva, ludico-ricreativa, ambientale e culturale in ognuno dei 9 municipi della città.

Per il Municipio 9 vengono selezionati tre differenti progetti tra cui Illumina-Mi, i cui promotori sono Astronove in partenariato con la Repubblica del Design.

Astronove: è un APS fondata nel 2017 da Cecilia Di Gaddo, Lorenzo Bruscaglioni e Elena Perondi che promuove e diffonde la cultura di progetto con azioni di inclusione e innovazione sociale attraverso la pratica delle arti visive e applicate, dell’artigianato, del design. L’associazione si propone di sviluppare e divulgare ambiti di ricerca multidisciplinari, sociali e territoriali, in funzione delle trasformazioni del tessuto sociale ed urbanistico contemporaneo.

La Repubblica del Design: è stata costituita formalmente nel 2019 in funzione di un evento temporaneo, la Milano Design Week, dando però impulso alla nascita di un distretto permanente in zona Lancetti-Dergano-Bovisa, in grado di concepire la rigenerazione urbana della periferia come frutto di un processo partecipativo con azioni ed interventi che si sviluppano durante tutto l’anno.
Lo scopo generale è la promozione di tali aree con l’intento di riunire e rappresentare in un unico network differenti attori fine a promuovere il design, sostenere lo sviluppo della creatività ed incentivare l’uso della tecnologia.

Installazione 1/3 Progressivo

Via Livigno 9. Siamo di fronte all’ingresso di Nuovo Armenia. Nuovo Armenia è un’associazione culturale dove nasce al suo interno un sala cinematografica, un bar e un’area pedagogica.

Vista dell’opera luminosa da Parco Nicolò Savarino cortesia Marco Nozza

La parete retrostante al bar che si orienta verso il Parco Nicolò Savarino di Via Livigno, ospita l’installazione luminosa site-specific.
Il dispositivo luminoso è programmabile e dinamico, modulare e componibile.
Vengono riprodotte sequenze di immagini a bassa risoluzione trasformando lo spazio pubblico in un insieme di schermi a dimensione urbana.
La narrazione di questa prima installazione è stata co-progettata con le classi di 4° e 5° B (anno scolastico 2019/2020) della Scuola Primaria Marie Curie attraverso un ciclo di laboratori ed un’esplorazione fotografica urbana.

Zoom-in nella parte tecnica dell’opera.
Si compone di due led wall aventi tre distinte risoluzioni, scandite da destra verso sinistra in questo mood: HR = High Resolution, MR = Medium Resolution, LR = Low Resolution.

Le tre distinte risoluzioni realizzate grazie al racconto grafico delle scolaresche cortesia Marco Nozza

Le ‘pareti luminose’, fissate da zanche ad ‘L’ alla superficie verticale dell’edificio, sono costituite da cornici in legno, cellophane in primo piano per ottenere un effetto diffuso, rete a maglia in PVC per il sostegno delle stringhe luminose e griglie cartonate per ricreare la dimensione ‘pixelata’.
Le sorgenti di luce hanno tecnologia RGBW da 4 metri ciascuna, disposte orizzontalmente e alimentate da drivers da 190W. Il controllo dello ‘show’ è scandito da standard di comunicazione DMX.
L’exhibition scorre da destra verso sinistra: in particolare risaltano autentici e vividi i disegni degli studenti che acquisiscono dinamicità nello spazio di Nuovo Armenia.
Osservando con perizia si nota il concept che i progettisti hanno volutamente messo in rilievo: nella sezione HR il pannello è privo di superficie diffusiva (cellophane) a mostrare la stratificazione e la composizione e quindi mettere completamente a ‘nudo’ l’opera e il suo design, per una miglior comprensione del ‘how it’s made’ agli occhi dello spettatore.
Avanzando verso la parte MR vengono applicati tre strati di cellophane, per poi completare con 6 strati di ‘morbidezza’ il finale LR.

L’inaugurazione ha avuto luogo in Nuovo Armenia il 26 settembre.

Orari di accensione:
fino al 4 ottobre 18:30_24:00
dal 5 al 10 ottobre 18:30_20:00

Domenica 11 ottobre alle 18:30 verrà chiusa l’installazione con i bambini delle classi 4° e 5° B restituendo loro i disegni realizzati durante i laboratori.