Quando si parla di nuove tecnologie subito la mente divaga in mille fantasie sulle possibili applicazioni che queste potrebbero avere nella vita di tutti i giorni. Parlando più nello specifico di illuminazione, il mondo dell’industrial design, inteso nella definizione che più gli si addice, è sempre di più lanciato alla ricerca della miglior applicazione di LED e O-LED. Sicuramente la prossima fiera sull’illuminazione in terra tedesca, Il Light and Building, sarà l’ennesimo banco di prova per queste tecnologie: dai lampadari ai proiettori stradali .
Dunque, solo banale riutilizzo in applicazione in cui anche le care vecchie sorgenti riescono ancora a dire la loro? Questo è il futuro che ci aspetta? Nemmeno per idea. Le strade del design sono infinite, ma soprattutto sono infinite le applicazioni a cui possono tendere le nuove tecnologie di luce elettronica.
Proprio stamattina stavo leggendo della recente formazione (grazie ad un fondo EU di 10,9 milioni di euro) di Place-it (Platform for Large Area Comformable Electronics by InTegration), consorzio di aziende, in cui troviamo Philips Research, il cui obiettivo è quello di trovare possibli integrazione della tecnologia LED negli oggetti di uso quotidiano, tra cui anche i tessuti.
Quello dei tessuti è francamente un ambito al quale non avevo pensato, almeno non tanto seriamente come sembra aver fatto invece Philips Research, che ormai da diversi anni si è lanciata in questo settore, aprendo addirittura un marchio, Lumalive, indirizzato fino ad oggi ad applicazioni legate allo spettacolo o eventi in generale.
Qua sotto un paio di video esplicativi
Ma obiettivi del gruppo Philips vanno ben oltre la semplice applicazione ludica della propria ricerca, sicuramente la formazione di Place-it è testimone di un impegno maggiore in ambiti di ben altro spessore: obiettivi per il lungo termine sono di fatto quello di trovare un applicazione del “photonic textile” in ambito medico, ad esempio per la cura delle malattie della pelle.
Ritornando a Place-it, propositi del neonato consorzio sono in linea di massima legati all’integrazione di un substrato optoelettronico all’interno di materiali flessibili di uso comune (fogli metallici, elastici e tessuti).
L’area di applicazione dei prodotti sviluppati saranno fondamentalmente due:
1)ambito medicale o comunque legato al benessere della persona. Tra cui appunto dicevo la cura delle malattie della pelle, adattamento ai ritmi circadiani, monitoraggio delle funzioni biologiche del corpo umano, ecc.
2)oggetti di uso quotidiano, in cui troviamo: corpi illuminanti e lampade, tende luminose, vestiti segnaletici o con integrati circuiti elettronici.
Sicuramente una ricerca con delle basi solide, che tra non molto porterà notevoli cambiamenti nel nostro stile di vita, a dimostrazione del fatto che quando si parla di tecnologia non esistono limiti di fantasia. Incredibile no? Voi cosa ne dite?
Ciao e alla prossima.