La luce è un mezzo in grado di offrire delle emozioni, delle suggestioni senza precedenti, sia essa espressione supertecnica, come l’emissione del fotone dopo il salto di orbitale dell’elettrone, sia quando a venir espressa è la natura più giocosa, in un installazione luminosa, nello spettacolo, ecc.
Personalmente credo che la massima espressione emozionale abbia origine quando un po’ di tecnica e un pizzico di gioco si fondono insieme.
Oggi vi vorrei presentare FURIN (nome che si ispira alle caratteristiche campanelle giapponesi), un installazione estremamente interessante che nasce dalla collaborazione tra lo studio Toyo Ito & Associates e Takram design engineering.
Una composizione di esili campanelle di vetro disposte in forma di onda tridimensionale all’interno di un ambiente completamente nero secondo una maglia di triangoli equilateri, che si animano, come la cresta d’onda su un piano d’acqua.
280 campanelle installate ad altezze diverse, realizzate in vetro soffiato, che si accendono ed emettono un suono al passaggio dello spettatore, come mosse dal vento, con un intensità che decresce a partire dal centro, proprio come accade quando si getta un sasso in uno stagno. Un progetto che ancora una volta si è ispirato dall’osservazione della natura, in questo caso prende spunto dall’analisi del comportamento tipico di certi animali come le lucciole, che in gruppo si comportano non come singole entità indipendenti, ma sincronizzate con le altre.
Tecnicamente il sistema funziona grazie a dei sensori di presenza posizionati sul soffitto che al passaggio dell’osservatore gestiscono sia l’accensione del LED, installato all’interno di ciascuna campanella ,che l’emissione sonora definita grazie ad un sistema meccanico costituito da un martelletto e da un sistema di barrette di metallo in grado di generare diverse tonalità di suono.
Qua sotto troverete 2 interessanti filmati, che spiegano un po’ più approfonditamente le diverse fasi del progetto che poi hanno portato alla realizzazione finale.
Una bellissima idea, sicuramente emozionante, peccato no averla vista dal vero! Voi cosa ne dite?
via Designboom