Ricercare nuove fonti energetiche alternative rinnovabili, questo l’imperativo della nuova società, non è più possibile chiudere gli occhi di fronte all’impellente bisogno di cambiamento: un nuovo stile di vita improntato alla salvaguardia dell’ambiente, ecosolidale ed ecocompatibile.
E la ricerca non sta certo ferma a guardare: è notizia di qualche giorno fa che presso i laboratori di ricerca dell’università dell Ohio, dipartimento di chimica, sono riusciti a produrre un nuovo materiale per sistemi fotovoltaici in grado di convertire in energia utilizzabile gran parte dello spettro emesso dalla luce del sole.
Si tratta di un nuovo materiale ibrido Metallo-Plastica che, vista la struttura costituente è in grado di assorbire l’energia emessa all’interno dello spettro del visibile. Fino ad oggi i comuni materiali utlizzati nel processo fotovoltaico erano in grado di utilizzare solo in piccola parte l’emissione spettrale: minore spettro minore energia catturata e quindi utilizzabile.
Il nuovo materiale osservato in labosratorio, si comporta in maniera differente da più comuni fino ad oggi utilizzati, infatti se comunemente gli elettroni liberati sono utizzabili solo per qualche frazione di secondo (12 picosecondi)prima di ritornare sull’atomo, in un processo simile alla fluorescenza, dove appunto l’emissione luminosa generata da uno stato di eccitazione elettronica cessa quasi immediatamente.
Il nuovo materiale ibrido rende disponibili gli elettroni più a lungo (83 microsecondi), processo assimilabile alla fosforescenza rendendo più semplice il processo di utilizzo dell’energia prodotta.
Qua e Qua le fonti dell’articolo
Sicuramente questo è solo un esempio interessante di come sta evolvendo la ricerca in ambito energetico, alla ricerca di nuove risorse da utilizzare.
Voi cosa ne dite? conoscete altri esempi interssanti da segnalare?
alla prossima